News da Mosca

 Nuovo contratto di Mi-171Sh per il Perù?
L’agenzia di analisi militare IHS Jane’s ha recentemente comunicato che il Ministero della Difesa peruviana avrebbe intenzione di acquistare ulteriori 8 elicotteri multiruolo Mil Mi-171Sh.Ricordiamo che nel dicembre dello scorso anno il Ministero della Difesa peruviano ha firmato un contratto per 24 Mi-171Sh del valore di 406 milioni di dollari. Come stabilito, i primi otto velivoli saranno consegnati il prossimo novembre, mentre i rimanenti 16 nel corso del 2015; tale contratto prevedeva inoltre l’apertura nel 2016 di un centro MRO (Maintenance, repair and operations), un progetto che è stato istituito nella rete di un accordo di compensazione del valore di circa 180 milioni di dollari e che consentirà al Perù di offrire servizi di assistenza ad altri operatori di elicotteri Mi-17/171 nella regione.Riguardo al nuovo contratto, il Jane’s afferma di sconoscere la data in cui sarà siglato il nuovo accordo ma cita espressamente l’intenzione del paese andino di espandere la sua flotta di elicotteri Mi-171Sh ad almeno 38 esemplari.

Il Mi-171Sh (noto come Mi-8AMTSh sul mercato interno russo) è un derivato da esportazione del Mi-171; è alimentato da due motori turboalbero Klimov TV3-117VM ed è utilizzato in primis per il trasporto aereo armato delle forze d’assalto (fino ad un massimo di 36 soldati completamente equipaggiati); può essere anche configurato per eseguire fuoco di supporto alle truppe, trasporto merci, scorta delle colonne militari, operazioni MedEvac e operazioni di soccorso in tutte le condizioni climatiche.
Secondo quanto riportato dalla stampa locale peruviana, i Mi-171Sh saranno utilizzati per combattere il traffico di stupefacenti e per le operazioni di controinsurrezione volte a reprimere le cellule dell’organizzazione terrorista Sendero Luminoso localizzate nelle valli dei fiumi Mantaro, Apurìmac ed Ene e nelle province di Junin, Yauli, Jauja, Concepción e Huancayo.

NAPO consegna 3 Su-34 alle Forze Aeree russe
Lo stabilimento Novosibirsk Aviation Production Association (NAPO), facente parte della Sukhoi Holding Company, ha consegnato tre cacciabombardieri Sukhoi Su-34 – Codice NATO “Fullback” alla base aerea di Baltimor di Voronezh nel sud-ovest della Russia.

Saranno 18 i Su-34 che lo stabilimento di Novosibirsk dovrà consegnare ai reparti operativi entro la fine del 2014. Ricordiamo che i contratti firmati finora sono tre: il primo risale al 2006 e prevedeva la consegna di 5 Su-34 (le cronache di allora narrano le condizioni disastrose dal punto di vista tecnico e professionale in cui versava lo stabilimento); il secondo contratto per la consegna di 32 Su-34 fu siglato dal Ministero della Difesa nel 2008 (contratto le cui consegne sono state completate alla fine dello scorso anno); quattro anni dopo, nel 2012, fu firmato un terzo contratto per la consegna di ulteriori 92 velivoli, assicurando in tal modo le condizioni per un carico di lavoro stabile degli impianti di Novosibirsk nel lungo periodo. Lo stabilimento siberiano che adotta il nome di Valerij Pavlovič Čkalov (un importante pilota collaudatore sovietico) è stato fondato nel 1931 e durante il Secondo conflitto Mondiale giunse a produrre oltre 15.000 caccia Yak-7/9; allo stato attuale il prodotto di punta dello stabilimento è il cacciabombardiere Su-34, tuttavia con ben 6700 addetti, la NAPO si occupa anche dell’assemblaggio di una serie di componenti per il regional biturbina Sukhoi Superjet 100 e le condizioni dei primi anni 2000 rimangono per molti operai ricordi di un tempo oramai lontano.

Approvato il piano di sviluppo per l’industria aerospaziale russa 2013-2025
Il sito web del Governo russo ha riportato la notizia circa l’approvazione del piano di attuazione del programma “Sviluppo dell’Industria Aeronautica per il 2013-2025” relativo al periodo 2014 e al biennio 2015-2016 al fine di garantire un controllo efficace dell’attuazione del programma statale.Tale piano specifica l’elenco e le scadenza delle principali tappe associate con lo sviluppo del settore dell’aviazione in Russia tra il 2014 e il 2016.   Tra queste elenchiamo le più importanti novità:

– la produzione di un prototipo e il primo volo del bireattore a corto e medio raggio Irkut-Yakovlev MS-21 (per l’anno 2016);
– lo sviluppo di un prototipo di un aereo da trasporto da 19 posti (2016);
– ottenere il rilascio della certificazione IAC (Interstate Aviation Committee ovvero l’ente per l’aviazione civile russo) per l’elicottero Mi-38 (2015);
– il primo volo di un banco di prova volante dell’elicottero avanzato ad alta velocità (2015);
– il primo volo dell’elicottero multiuso Ka-62 (2014). Si tratta di un totale di 69 tappe che sono state incluse nel piano per i periodi che vanno dal 2014 al 2016; 51 di queste prevedono un piano step-by-step di attuazione comprendente indicatori annuali che permettono di raggiungere i valori degli obiettivi fissati dal Decreto presidenziale № 596, firmato il 12 maggio 2012.

 Delegazione cinese a Kubinka per il Su-35
In virtù di un probabile (e imminente) accordo si è tenuta recentemente una dimostrazione in volo del caccia multiruolo Sukhoi Su-35 presso la base aerea di Kubinka e dinanzi ad una delegazione cinese guidata dal Vice Ministro della Difesa Zhang Youxia.

Gli specialisti militari cinesi hanno studiato le qualità e le prestazioni di combattimento aereo del Su-35, ne hanno osservato attentamente il volo dimostrativo e hanno avviato delle consultazioni con i tecnici russi relativi al funzionamento generale del caccia Sukhoi.
Secondo una fonte proveniente dal team russo all’agenzia Interfax, l’impressione destata alla delegazione cinese è stata estremamente positiva e nell’occasione è stata ribadita la chiara volontà di voler procedere all’acquisto del Su-35. “Abbiamo avuto anche dei colloqui sulla questione economica poiché gli specialisti hanno espresso un interesse circa tutti i dettagli possibili relativi alla firma del contratto” – ha riferito la fonte, ricordando inoltre che il capo della delegazione cinese, il generale colonnello Zhang Youxia, si era incontrato in precedenza con il Vice Ministro della Difesa della Russia Yuri Borisov per discutere i problemi relativi alla cooperazione tecnico-militare tra la Cina e la Russia. Ufficiosamente la Cina prevede l’acquisto di 24 caccia Su-35 provvisti di specifiche tecniche emesse dalla PLAAF (People’s Liberation Army Air Force) e pertanto sensibilmente diversi da quelli consegnati finora all’Aviazione militare russa.
Oggi la Cina è il più grande utilizzatore di caccia Su-27/30: sono ben 295 i “Flanker” attualmente in servizio con le Forze Armate cinesi, di questi 272 con l’Aeronautica (inclusi modelli di caccia J-11B, un clone del Su-27 prodotto in loco) e 23 in servizio con l’Aviazione navale.

 Pronto il Mi-8AMTSh-VA per l’impiego artico
Si chiamerà Mi-8AMTSh-VA la variante per l’impiego nella regione artica dell’elicottero biturbina Mi-8 di cui ci siamo occupati dettagliatamente su questa rubrica lo scorso febbraio.

Leonid Belykh, amministratore delegato dello stabilimento Ulan-Ude Aviation (conosciuta anche con la sigla UUAP e facente capo a Russian Helicopters), ha dichiarato a tal proposito all’agenzia di stampa RIA Novosti che: “Fondamentalmente tutto è pronto, compreso il primo prototipo. Se firmiamo un accordo quest’anno con il Ministero della Difesa, allora potremmo iniziare le consegne già a partire dal prossimo anno.”
La UUAP ha riferito che l’elicottero soddisfa tutti i requisiti per operare nelle condizioni climatiche estreme tipiche del Polo Nord: le sue caratteristiche tecniche permettono al Mi-8AMTSh-VA di operare a bassissime temperature e in condizioni di scarsa visibilità, persino di notte; inoltre il velivolo è in grado di volare anche in caso di problemi di navigazione, ad esempio in assenza di segnale satellitare.
La versione da impiego artico Mi-8AMTSh-VA è sviluppata sulla base dell’elicottero Mi-8AMTSh-V, che presenta nuovi motori turboalbero Klimov VK-2500-03, un impianto di potenza ausiliaria (APU) TA-14 più prestante e nuova avionica aggiornata.

Ripresa della produzione del MiG-31 e progettazione di un sostituto?
Secondo quanto affermato dal Vice Primo Ministro russo Dmitry Rogozin dopo aver visitato lo stabilimento JSC Nizhny Novgorod Aircraft SOKOL, la produzione dei caccia intercettori MiG-31 aggiornati dovrebbe riprendere poiché questi aerei potrebbero rivelarsi efficaci per i prossimi 15 anni. “Questo aereo oggigiorno non ha rivali nel suo ruolo” – ha commentato Rogozin, aggiungendo che questo è il pensiero comune della Commissione Militare Industriale della Russia, del Ministero della Difesa e della Duma di Stato. Rogozin ha ribadito inoltre che il MiG-31 continua ad avere grandi potenzialità per l’esportazione e ovviamente per la VVS russa che, per inciso, attualmente continua a ricevere esemplari della versione aggiornata MiG-31BM (Bolshaya Modernizatsiya, in italiano ampia modernizzazione). Nel dettaglio, per il programma di Stato russo in materia di armi relativa al periodo 2012-2020, saranno in totale 60 i MiG-31BM da consegnare all’Aeronautica Militare russa. Il periodo di tempo dichiarato da Rogozin servirebbe quasi certamente a coprire i tempi di progettazione di un ideale futuro sostituto del MiG-31, non a caso le parole del Col. Gen. Viktor Bondarev (Comandante delle forze aeree russe) all’agenzia di stampa ITAR-TASS confermerebbero tutto questo. Bondarev avrebbe dichiarato infatti che lo sviluppo di un nuovo intercettore a lungo raggio inizierà nel 2017, mentre l’ingresso in servizio avverrà non prima del 2025. In questo modo si conterebbe di mandare in pensione la flotta di 134 esemplari esistenti di MiG-31 entro la fine del 2028.

Consegnato alla Marina russa il primo Il-38N
Lo scorso mese presso l’aeroporto “LII M.M. Gromov” di Zhukovsky è stato consegnato all’Aviazione della Marina russa il primo aereo antisommergibile Ilyushin Il-38N con una solenne cerimonia e in presenza di numerose autorità militari e dirigenziali.

Accettato formalmente dal Comandante della 859^ Base Aeronavale (Centro di formazione aeronautica) di Lipetsk, Maggiore Generale Alexey Igorevich Serdyuk, l’esemplare di Il-38N è stato ribattezzato “Petrovich Radiy Papkovsky”, nome di un progettista di spicco dell’ufficio di progettazione Ilyushin che ha dato un grande contributo allo sviluppo dell’Il-38.
Secondo un portavoce della società OJSC Ilyushin Aviation Complex: – “Questo lavoro è stato completato nell’ambito di un contratto che prevede nel dettaglio la lavorazione di cinque aerei Il-38”.
L’aggiornamento in questione contempla il nuovo sistema radio elettronico antisom “Novella” sviluppato e prodotto da dalla OJSC System Engineering Scientifica Research Institute di San Pietroburgo e miglioramenti generali ai sensori MAD ed elettronici che gli consentono di rilevare bersagli di superficie fino ad una distanza di 320 Km e bersagli aerei fino ad una distanza di 90 chilometri. Alla fine della cerimonia, l’aereo condotto dal pilota collaudatore V. Irinarkhov è decollato alla volta della base aeronavale di Yeysk sul Mar d’Azov.

 Un altro Tu-142ME aggiornato per la Marina indiana
Dopo essere stato sottoposto a revisione da parte della Beriev Aircraft Company (facente capo alla United Aircraft Corporation) e dopo aver superato con successo tutte le prove previste, un velivolo antisommergibile Tupolev Tu-142ME (matricola IN317) è stato formalmente accettato dalla Marina Militare indiana.

Secondo l’agenzia Interfax, quest’aggiornamento costituirebbe la seconda turnazione di aggiornamenti degli otto esemplari di Tu-142ME forniti dalla Russia tra il 1987 e il 1988; la prima serie di aggiornamenti sarebbe iniziata nel 1994.Negli ultimi 25 anni la flotta di Tu-142ME avrebbe accumulato oltre 28.000 ore di volo e l’assenza di incidenti avrebbe aumentato notevolmente non soltanto la reputazione degli “Albatross” (nome dato affettuosamente dai piloti indiani al Tu-142 per via della enorme apertura alare) ma anche delle attività di manutenzione e supporto fornite dalla Beriev di Taganrog.
Ricordiamo che Il Tu-142 è la versione da ricognizione marittima del bombardiere strategico Tu-95; le sue performance eccellenti di velocità, carico, tangenza e autonomia ne fanno una risorsa preziosa per la Marina Militare indiana che li impiega nei compiti ASW (Anti-Submarine Warfare) e MR (Maritime Reconnaissance)  Attualmente i Tu-142ME indiani operano dalle basi di basi aeree di Rajali (sud-est del paese, che si affaccia sul Golfo del Bengala) e Hansa (ovest del paese, che si affaccia invece sul Mar arabico)

Aggiornamento per i Mi-8/17 messicani
Le Forze Armate messicane stanno provvedendo ad inviare gradualmente in Russia diversi elicotteri Mil Mi-8/17 al fine di realizzare un loro aggiornamento; secondo l’agenzia di stampa Lenta.ru quest’operazione si concluderà con la restituzione di tutti i velivoli riqualificati entro la fine del 2015.

E’ molto probabile che l’accordo in questione sia stato firmato nel dicembre 2013 in occasione dell’acquisto di 14 Mi-17 da parte del Ministero della Difesa messicano per un valore di circa 285 milioni di dollari. Non è certo il numero degli esemplari inviati; la stampa locale parla di 19 o 21 elicotteri, tuttavia da queste cifre è possibile dedurre che si tratti di parte dei 24 Mi-8/17 acquistati in due lotti distinti nel 1996 e nel 1998.Sempre secondo la stampa messicana una prima serie di nove Mi-8/17 sarebbe stata trasportata in Russia attraverso l’ausilio di due aerei da trasporto pesante An-124. A proposito della variegata flotta messicana ad ala rotante (che tra le sue file annovera numerose tipologie di elicotteri occidentali e russi), è notizia certa che entro il 2018 si procederà al suo ampliamento attraverso l’acquisto di oltre 50 nuovi modelli, anche se alla data odierna non è stata annunciata ufficialmente una scelta precisa.

Ripresa della produzione dell’Il-112?
Yuri Yudin, da pochi mesi nuovo CEO di OJSC Ilyushin Company (l’ex Direttore Generale Viktor Livanov è infatti venuto a mancare lo scorso 15 maggio all’età di 70 anni), ha dichiarato all’agenzia di stampa ARMS-TASS che è stata ripresa la lavorazione sul nuovo aereo da trasporto leggero ad ala alta Ilyushin Il-112: – “Se verrà firmato un nuovo contratto, credo che l’aereo effettuerà il suo primo volo entro il mese di novembre del 2016”.

La storia di questo turboelica derivato dall’Il-114 inizia nel 2003, quando viene selezionato dalla VVS come aereo da trasporto leggero superando in valutazione i progetti concorrenti sviluppati da MiG (110), Sukhoi (S-80) e Tupolev, e aggiudicandosi così un contratto per 62 esemplari. Il primo Il-112 doveva essere consegnato alle Forze Armate russe nel 2006, tuttavia l’attuazione del programma è stata ritardata più volte fino a quando nel 2010 il Ministero ha proceduto al taglio dei finanziamenti. Nel 2011, in prospettiva dell’interesse verso il pari classe An-140, il programma è stato annullato sotto la direttiva dell’ex Ministro della Difesa Anatoly Serdyukov. Oggi l’Il-112 avrebbe dunque trovato nuovi motivi d’interesse nelle dichiarazioni ottimistiche dell’attuale Ministro della Difesa Sergei Shoigu, oltre che nel contesto generale dell’attuale crisi russo-ucraina. Tuttavia è bene ricordare che già dalla fine del 2013 il Vice Ministro della Difesa Yuri Borisov si era espresso a proposito dell’Il-112 rivelando che i contratti sarebbero stati finalizzati e che le consegne sarebbero certamente iniziate nel 2017. A questo si aggiunga inoltre il contributo che potrebbe fornire alla causa l’unione imminente di un’unità di direzione nel settore dell’aviazione da trasporto tra l’OJSC Ilyushin e la JSC Myasishchev.

Foto:  Ria Novosti, Forze Aeree Russe, Forze Armate peruviane, Sukhoi e Ilyushin

Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli

Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.

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