I missili AA del Califfo e lo "scoop" degli 007 tedeschi

I jihadisti dello Stato Islamico hanno la capacità potenziale di colpire aerei di linea con sistemi missilistici antiaerei portatili sottratti alle forze armate siriane. La notizia,  riportata ieri dal domenicale Bild am Sonntag, è filtrata da una riunione confidenziale tenuta da rappresentanti dei servizi segreti (BND) tedeschi con parlamentari del Bundestag. Gli “007” hanno espresso la preoccupazione che tali armi rendano vulnerabili gli aerei civili soprattutto nelle fasi di atterraggio e decollo quando volano a quo9te basse alla portata dei missili portatili. Il timore in realtà circola già da diversi mesi.

Alla fine di luglio il Pentagono, secondo quanto riportato dalla stampa, ordinò alle forze speciali Usa presenti nel vasto territorio controllato dal “Califfato” di Abu Bakr al-Baghdadi di indagare “se l’IS fosse entrato in possesso di missili terra-aria capaci di colpire un obiettivo a oltre 3.000 metri”.

Le armi, si disse subito, avrebbero potuto essere state sottratte dagli arsenali dell’esercito siriano: armi acquistate dal regime Assad nei decenni, che spaziano da armi di fabbricazione sovietica a sistemi più moderni e sofisticati: nel 2011 le forze armate siriane disponevano di circa 4.000 sistemi antiaerei portatili (MANPADS) tipo SA-7, SA-14, SA-16. SA-18 e SA-24.Altre armi del genere sono state probabilmente recuperate dai miliziani islamisti nei depositi dell’esercito iracheno  catturati intatti a Tikrit, Mosul e Fallujah.

La preoccupazione per la presenza di queste armi in mano ai ribelli siriani indusse molte compagnie aeree che attraversavano regolarmente il nord dell’Iraq a modificare le rotte e in agosto l’autorità americana per il volo, la FAA, proibì a tutte le compagnie americane di sorvolare l’Iraq.
Gli 007 tedeschi hanno di fatto rilanciato un allarme già ben noto a tutti anche perchè i ribelli siriani e in particolare i gruppi islamisti (salafiti, qaedisti del Fronte al-Nusra e lo stesso Stato Islamico) diffondono da oltre un anno video in cui i loro miliziani armati di missili antiaerei portatili abbattono aerei ed elicotteri di Damasco e Baghdad.

Inoltre ai primi di ottobre in un video propagandistico messo in rete l’IS mostrava l’abbattimento di un elicottero d’attacco iracheno con l’uso di un missile a spalla di fabbricazione cinese di tipo FN-6, armi che furono fornite dal Qatar ai ribelli siriani “moderati” (nella foto a sinistra) ma oggi queste armi sono nelle mami dell’IS che sembra disporre anche dei missili antiaerei spalleggiabili Stinger statunitensi prodotti in Turchia e forniti l’anno scorso ad altri ribelli siriani “moderati” per contrastare jet ed elicotteri delle forze di Bashar Assad.

Armi in grado di colpire velivoli fino a 3-4.000 metri di quota, quindi potenzialmente anche aerei di linea in fase di decollo o atterraggio anche se una minaccia più concreta contro il traffico aereo commerciale è rappresentata dal possibile impiego da parte dei terroristi islamici di missili antiaerei a lungo raggio capaci di colpire velivoli ad oltre 10 mila metri di quota catturati intatti nelle basi siriane ed irachene e che alcuni miliziani (soprattutto ex militari delle forze di Damasco e Baghdad) potrebbero saper utilizzare.

Foto: Stato Islamico e AFP

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