Il gaffeur Joe Biden dice la verità ma poi si scusa

Il vice presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, si è scusato in maniera ufficiale con gli Emirati arabi uniti per aver dichiarato che questi “hanno sostenuto la crescita dei gruppi estremisti in Siria”. La Casa Bianca ha confermato una telefonata diretta fra Biden e il principe di Abu Dhabi, un giorno dopo le scuse espresse al governo della Turchia per accuse simili. Gli Emirati sono fra gli Stati arabi che hanno dato la propria adesione alla coalizione guidata dagli Usa che si propone di fermare i fondamentalisti in Siria e Iraq. Lo riferisce l’agenzia Asianews. Il numero due dell’amministrazione americana ha lanciato le proprie accuse lo scorso 2 ottobre, durante un incontro con gli studenti di Harvard. Durante il discorso, Biden ha dichiarato che Turchia, Emirati e Arabia Saudita “hanno fornito miliardi di dollari e decine di migliaia di tonnellate di armamenti” ai guerriglieri sunniti che combattono contro le forze del presidente siriano Assad, diventando poi capaci di invadere l’Iraq.

L’affermazione è stata ripresa da moltissimi giornali di lingua araba. Il ministro degli Esteri degli Emirati, Anwar Mohammad Gargash, ha reagito per primo: “Le frasi di Biden sono stupefacenti e ignorano il ruolo giocato dal Paese contro l’estremismo e il terrorismo”. Subito dopo, le autorita’ del Regno hanno richiesto “chiarimenti formali” al governo americano. Allo stesso modo, lo scorso 4 ottobre il vice presidente è stato costretto a scusarsi con Erdogan, che aveva commentato: “Se usa un linguaggio del genere, allora per me è un uomo che appartiene al passato”. Nella sua telefonata con il principe Mohamed bin Zayed Al Nahyan, il politico Usa ha chiarito che i suoi riferimenti erano “alle prime fasi del conflitto in Siria, e comunque non implicavano un sostegno degli Emirati allo Stato islamico, ad al Qaeda o ad altri gruppi estremisti in Siria”.

Per quanto rappresenti una gaffe diplomatica, la dichiarazione di Biden corrispondeva alla verità. Tutti i Paesi del Golfo e la Turchia hanno sostenuto con armi e denaro i gruppi anti Assad, soprattutto quelli estremisti confluiti poi nel gruppo qaedista Fronte al-Nusra e nell’ISIS.

L’unica cosa che Biden ha dimenticato è che a sovrintendere i traffici di armi diretti a questi miliziani c’erano gli agenti della CIA disseminati lungo le frontiere turca e giordana come hanno raccontato anche i reportage di diversi giornali statunitensi. Indimenticabili le immagini dei miliziani dell’ISIS che prendono Mosul impugnando le armi croate comprate dagli USA e pagate dai sauditi per armare i “ribelli moderati” dell’Esercito Siriani Libero le cui brigate sono oggi quasi tutte con i qaedisti e con lo Stato Islamico. Povero Biden, una volta che ha detto una cosa sensata si è dimenticato di dirla tutta e si è dovuto persino scusare.

Foto: CNN, AP, Stato Islamico

Gianandrea GaianiVedi tutti gli articoli

Giornalista bolognese, laureato in Storia Contemporanea, dal 1988 si occupa di analisi storico-strategiche, studio dei conflitti e reportage dai teatri di guerra. Dal 1991 al 2014 ha seguito sul campo i conflitti nei Balcani, Somalia, Iraq, Afghanistan, Sahara Occidentale, Mozambico e Sahel. Dal febbraio 2000 dirige Analisi Difesa. Ha collaborato o collabora con quotidiani e settimanali, università e istituti di formazione militari ed è opinionista per reti TV e radiofoniche. Ha scritto diversi libri tra cui "Iraq Afghanistan, guerre di pace italiane", “Immigrazione, la grande farsa umanitaria” e "L'ultima guerra contro l’Europa". Presso il Ministero dell’Interno ha ricoperto dal 2018 l’incarico di Consigliere per le politiche di sicurezza di due ministri e un sottosegretario.

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