Mosca rilancia la spesa militare oltre il 4 per cento del Pil
Il bilancio russo per la difesa raggiungerà nel 2015 la cifra record di 3,3 trilioni di rubli (81 miliardi di dollari), pari al 4,2% del Pil: lo ha reso noto l’ammiraglio. Vladimir Komoyedov, presidente della commissione difesa della Duma. L’incremento delle spese militari, rispetto a quest’anno, è di 812 miliardi di rubli (20 miliardi di dollari). La Camera bassa del parlamento russo prevede stanziamenti ingenti per tutto il triennio, nonostante l’economia russa soffra per le sanzioni occidentali, il calo del prezzo del petrolio a 80 dollari al barile, il crollo del rublo, la fuga massiccia di capitali: 76 miliardi di dollari nel 2016 (3,7% del Pil) e 79 miliardi di dollari l’anno successivo (3,6% del Pil). Con l’eccezione degli Usa, che nel 2013 hanno speso il 3,8% del Pil, la maggioranza dei Paesi investe meno del 3% del prodotto interno lordo nel settore della difesa, secondo i dati della Banca Mondiale, percentuale che in ambito NATO è inferiore mediamente al 2 per cento.
La spesa militare russa segue da anni un trend in crescita dovuto alla necessità di ammodernare gli apparati militari invecchiati progressivamente dopo il crollo dell’URSS ma a rafforzare la tendenza ha contribuito la crisi ucraina e le nuove tensioni con USA e Nato. Considerato il recente forte ribasso del rublo nei confronti di dollaro ed euro dovuto alle sanzioni occidentali l’entità della spesa militare russa è ancora maggiore e al cambio di alcuni mesi or sono sarebbe stata superiore ai 100 miliardi di dollari.
Il ministro delle Finanze russo, Anton Siluanov, rivolgendosi la scorsa settimana al Consiglio federale (la Camera alta del Parlamento di Mosca), ha chiesto “maggior realismo” tenendo conto delle difficoltà economiche nazionali. L’incremento della spesa militare annuale si inserisce in un programma che prevede una spesa di 576 miliardi di dollari per la difesa fino al 2020.
Foto : Reuters, RIA Novosti
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