News da Mosca

 Sviluppo del nuovo AEW Beriev A-100

Durante la mostra militare Oboronexpo-2014 tenutasi a Zhukovsky, Anatoly Krailyuk, vice direttore generale per la ricerca e lo sviluppo di JSC Vega Radio Engineering Corporation ha dichiarato che le prove di accettazione del nuovo velivolo russo AEW&C (Airborne Early Warning & Control) di nuova generazione Beriev A-100 potrebbero iniziare nel 2017. Krailyuk, che ha parlato in rappresentanza della società JSC Vega, ovvero della società che si sta occupando dei vari sistemi radar del nuovo velivolo, ha affermato che le prove sperimentali delle apparecchiature di bordo sono state completate e la documentazione di progettazione già predisposta; l’apparecchiatura dovrà essere presentata assemblata per le prove di accettazione nel 2016.  Il Beriev A-100, che rimpiazzerà l’AEW Beriev A-50 (nella foto)  utilizza come piattaforma di base la cellula del nuovo Il-476 (Il-76MD-90A) alimentato da motori Aviadvigatel PS-90A-76 e la linea di produzione sarà quasi certamente la stessa dei velivoli da trasporto Il-476, cioè la Aviastar di  Ulyanovsk.
Ripresa della produzione dell’Il-114?

Nel corso di un summit dedicato allo sviluppo sociale ed economico della regione di Samara il Presidente della Federazione Russa Vladimir Putin ha incaricato il governo di valutare la fattibilità di un progetto per lanciare la produzione in serie di aerei Ilyushin Il-114 per specifiche esigenze militari.

All’incontro hanno partecipato membri del gabinetto dei ministri e il CEO di Aviacor Alexey Gusev. Secondo una stima presentata da quest’ultimo serviranno circa 5 anni e non meno di 10/12 miliardi di rubli per avviare la produzione del velivolo. Secondo la stampa intervenuta al convegno, la stima avrebbe sorpreso Putin per la consistenza dei costi, benché lo stesso abbia rimarcato proporzionalmente l’importanza del progetto; in un secondo tempo lo stesso Putin avrebbe chiesto a Gusev che tipo di sostegno avrebbe voluto al fine di realizzare l’Il-114. A questa domanda il CEO di Aviacor avrebbe risposto con la necessità di un ordine consolidato da parte governativa.

Al colloquio sono interventuri successivamente il Ministro dell’Industria e del Commercio Denis Manturov, il quale avrebbe dichiarato di non essere pronto a confermare le cifre esposte da Gusev, e infine il Vice Primo Ministro della Russia Dmitry Rogozin, il quale avrebbe confermato anch’esso che le cifre esposte dovevano essere necessariamente sottoposte a revisione; Rogozin avrebbe comunque poi concluso il suo intervento ribadendo la necessità di velivoli di questa classe per il paese russo data la mancanza reale di progetti alternativi in patria e l’impossibilità di contare su analoghi programmi esteri a causa dell’attuale situazione politica (n.d.a. riferimento certamente attribuibile alla situazione politico-economica con l’Ucraina).

L’Il-114, velivolo bimotore turboelica regional da 60 posti, è stato prodotto fino al 2012 presso la Tashkent Aviation Production Association in Uzbekistan. Successivamente, in seguito a decisioni politiche interne uzbeke, l’impresa avrebbe orientato il suo ciclo produttivo verso altri prodotti, interrompendo definitivamente la produzione di Il-114.

Attualmente dunque la società Ilyushin si sta adoperando al fine di avviare la produzione di Il-114 in patria; secondo le previsioni della suddetta, la Difesa russa avrà bisogno non meno di 100 velivoli della classe dell’Il-114 per un periodo stimato fino al 2030. L’Ilyushin Il-114 è un aereo di linea bimotore turboelica per il trasporto passeggeri su tratte a corto  raggio, il cui progetto risalente alla fine degli anni Ottanta è stato ideato al fine di sostituire  numerosi aerei di linea sovietici obsoleti quali gli Antonov An-24 e gli Yakovlev Yak-40.

 Collaborazione tra Sukhoi e India per un nuovo velivolo da trasporto?

Secondo quanto riferito da Mikhail Pogosyan, presidente di United Aircraft Corporation (UAC), la Sukhoi Holding Company potrebbe iniziare presto lo sviluppo di un velivolo da trasporto multiruolo in collaborazione con diversi partner indiani. “Già nel 2013 – ha dichiarato Pogosyan – avevamo completato il programma dello studio di fattibilità con alcuni partner indiani; oggi invece dovremmo discutere l’ulteriore attuazione di questo progetto e il successivo sviluppo dell’aereo in questione.” Secondo Pogosyan, le parti devono adesso concordare la pianificazione del progetto a seguito dei risultati dei trascorsi colloqui con i colleghi indiani.

Negoziati per la locazione francese dei Be-200

Durante una conferenza stampa del Gidroaviasalon 2014, salone aerospaziale russo dedicato ai velivoli anfibi, idrovolanti e mezzi antincendio tenutosi dal 4 al 7 settembre 2014 sulla riva della baia di Gelendzhik, l’Amministratore Delegato di Beriev Aircraft Company, Igor Garivadsky, avrebbe dichiarato che sono in corso dei negoziati col Ministero delle Situazioni di Emergenza francese per l’affitto di un velivolo anfibio Beriev Be-200.  “Da diversi anni molti paesi occidentali hanno mostrato un vivo interesse per il Be-200; anche la Francia, benché non interessata propriamente all’acquisto di questi idrovolanti, ha mostrato l’intenzione di voler procedere alla locazione di un Be-200, un velivolo considerato estremamente efficace nella lotta agli incendi (N.d.A. il Be-200 può trasportare fino a 12.000 litri d’acqua ad ogni volo). I negoziati sono in corso mentre scriviamo.

Aggiornamento di cinque Il-38SD indiani

Sono cinque gli aerei antisom Il-38SD indiani che verranno revisionati dalla russa Ilyushin e secondo quanto dichiarato dal CEO della società Yuri Yudin all’agenzia ITAR-TASS sarebbe in corso di lavorazione il secondo esemplare di Il-38SD mentre entro i prossimi quattro mesi dovrebbe giungere il terzo velivolo.

Lo stesso si è premurato di specificare inoltre che non si tratterebbe di upgrade “rivoluzionari e significativi”. Alla richiesta dell’esistenza o meno di un interesse indiano verso nuovi velivoli di questo tipo Yudin ha risposto negativamente, affermando che la nazione indiana non ha più alcuna intenzione di espandere la sua flotta di Il-38SD considerando inoltre che nel 2009 lo stato asiatico ha firmato un contratto per l’acquisto di 8 aerei P-8I Poseidon americani. Per la cronaca, i cinque esemplari di Ilyushin Il-38 furono presi in consegna dalle Forze Armate indiane in due distinte tranche nel 1975 e nel 1983; successivamente nel 2002 furono aggiornati alla versione SD (acronimo di Sea Dragon) e sempre nel 2002, in un grave incidente avvenuto durante il venticinquennale del gruppo di volo, due Il-38 si urtarono in volo per un errore umano causando la perdita di due velivoli e dei dodici membri dell’equipaggio. La Federazione russa decise poi di regalare due velivoli precedentemente in uso alla Marina, successivamente dismessi e ricondizionati. L’Il-38 (Codice NATO “May”) è un quadrimotore turboelica da pattugliamento marittimo e per la lotta antisommergibile in grado di svolgere missioni della durata fino a 14 ore; con una velocità di crociera di 450 Km/h l’aereo, derivato dalla versione civile Il-18, ha un raggio d’azione di 2500 Km e un’autonomia di 7500 Km.

Primo atterraggio stradale per un caccia russo

Avviene regolarmente da molti anni in numerose forze aeree europee (quali Svizzera, Austria, Germania, Svezia, Finlandia, etc.) e per la prima volta nella storia delle forze armate russe, nel quadro di un’esercitazione militare avvenuta nell’Estremo Oriente russo ai primi di settembre, un aereo della VVS, un Sukhoi Su-25 del 3° Comando Forza Aerea e Difesa Aerea pilotato dal Colonnello Alexander Zaripov proveniente dal 18° Reggimento Aviazione d’Interdizione e Attacco  è atterrato presso una pista d’atterraggio stradale presso il territorio di Primorsky Krai. È stato il vice ministro della Difesa, il Generale Bulgakov, a dare questa notizia agli organi di stampa nazionali: – “Il velivolo dopo aver effettuato l’atterraggio stradale ha ricevuto la prevista manutenzione e il rifornimento di carburante, la sostituzione delle armi per la variazione del profilo di missione, dopodiché è decollato alla volta della zona assegnata nello scenario previsto (VIDEO) .” All’esercitazione hanno parteciperanno circa venti unità militari, le organizzazioni del Distretto militare Orientale nonché il Ministero dei Trasporti, le Ferrovie russe (RZD Rossijskie železnye dorogi) e la società delle Autostrade russe (Avtodor).
Ripresa dei voli del MiG-29 serbo

Il 2 settembre, dopo oltre quattro mesi d’inattività, è ritornato a volare uno dei MiG-29 dell’Aeronautica Militare serba che erano rimasti inattivi per problemi connessi agli accumulatori probabilmente fuori uso. Sono stati il ministro della Difesa Bratislav Gasic e Capo di Stato Maggiore Ljubiša Diković a commentare con soddisfazione la notizia della ripresa dei voli. Il merito di tutto ciò, secondo il primo ministro serbo Aleksandr Vucic, è da attribuire all’arrivo di nuovi accumulatori giunti a Belgrado su esplicita richiesta del presidente russo Vladimir Putin: – “Avevamo presentato una gara d’appalto per l’acquisto di nuovi batterie – ha dichiarato Vucic alla stampa locale – ma su insistenza personale del presidente russo Vladimir Putin, queste batterie ci sono state donate; adesso finalmente possiamo tornare ad avere la piena sovranità sui nostri cieli”.
 Sette Su-30SM per l’Aviazione Navale russa

In occasione del Gidroaviasalon 2014 tenutosi dal 4 al 7 settembre 2014 sulla riva della baia di Gelendzhikm, il Ministero della Difesa russo e la Irkutsk Corporation hanno firmato un contratto per la fornitura di sette nuovi caccia Sukhoi Su-30SM.

Il contratto del valore di 12 miliardi di rubli (pari a 321 milioni di dollari circa) è stato firmato rispettivamente dal vice Ministro della Difesa Yuri Borisov e dal presidente di Irkutsk Co. Oleg Demchenko. “Questi moderni caccia – ha dichiarato Borisov alla stampa intervenuta al salone – possono attaccare con disinvoltura bersagli aerei, unità navali e obiettivi terrestri, pertanto aumenteranno considerevolmente il potenziale dell’aviazione navale russa.

”Considerando che lo scorso luglio l’Aviazione navale aveva preso in carico dalla Irkutsk i primi tre Su-30SM realizzati in conformità col contratto firmato alla fine del 2013 per cinque velivoli, con questo nuovo contratto il totale dei caccia Su-30SM arriverà a quota dodici. Per la cronaca, il Su-30SM che aveva effettuato il primo volo il 21 settembre 2012 presso la pista della Irkutsk Aviation Plant è un’ulteriore variante del Su-30MK progettata dai tecnici Sukhoi sulla base delle richieste espresse dalla VVS russa (modifiche che comprendono specificatamente i sistemi radar, di comunicazione e IFF, nuovi sedili eiettabili, configurazione degli armamenti rinnovata e ulteriori modifiche ad altri sistemi elettronici). Il caccia intercettore multiruolo di generazione “4++” Su-30SM è caratterizzato inoltre da una supermanovrabilità a bassa velocità decisamente considerevole; questo caccia eredita infatti dal prototipo Su-37 “Terminator” (“Flanker-F” per la NATO) il sistema di propulsione a “vettore di spinta direzionabile”, ovvero con ugelli di scarico direzionabili indipendentemente lungo l’asse di beccheggio.

 Iniziano le consegne dei primi Mi-8AMTSh alla Russia

Un portavoce del Ministero della Difesa russo ha comunicato che è stata consegnata una prima serie di quattro Mil Mi-8AMTSh proveniente dall’ordine relativo a 40 elicotteri firmato lo scorso anno.

Secondo Russian Helicopters, il nuovo standard AMTSh è orientato non soltanto alla vocazione operativa armata del famoso Mi-8, ma anche alla sensibile riduzione delle manutenzioni del ciclo di vita della macchina. Il nuovo elicottero, secondo quanto affermato dal costruttore, ora ha un tempo di revisione accertato di 2.000 ore (le precedenti versioni giungevano fino a 1.500 ore) e una durata di vita prevista di 35 anni (25 per le precedenti); tutto questo mentre i costi dell’intero ciclo di vita dell’elicottero sono stati ridotti di circa il 25-30% rispetto al modello base. La versione AMTSh (ribattezzata “Terminator”) è una speciale versione da combattimento e assalto dell’elicottero utility Mi-8, dotato di turbine più potenti e rotore di coda posizionato a sinistra.

I suoi sistemi d’arma prevedono missili aria-aria Igla-V (versione specifica per elicotteri), missili aria-superficie Shturm-V ASM, lanciarazzi B8V20 e gun-pods dotati di mitragliatrici Gsh-23.  Il Mi-8AMTSh è inoltre dotato di un nuovo sistema di navigazione basato su GLONASS, nuovi sistemi di ricerca, puntamento e attacco (TV, IR e telemetro laser), un radar per il rilevamento degli obiettivi terrestri, doppi schermi MFD separati per entrambi i piloti, un faro proiettore agli infrarossi TSL-1600 progettato per illuminare il campo di battaglia anche in caso di oscurità o maltempo chiaramente compatibile con i sistemi di visione notturna (NVG) e un sistema di blindatura parziale dell’abitacolo a protezione dell’equipaggio. Designato Mi-171Sh per l’esportazione, il Mi-8AMTSh è stato venduto infatti finora alle forze aeree di Perù, Uganda, Ghana, Sri Lanka, Croazia, Repubblica Ceca e Ecuador.

 Consegne programmate per i MiG-29K della Marina russa

In occasione del Gidroaviasalon 2014 il Comandante della Marina Militare russa Ammiraglio Viktor Chirkov ha rilasciato dichiarazioni sulle consegne dei MiG-29K (Fulcrum-D) imbarcati. “La nostra forza aeronavale riceverà 10 esemplari di MiG-29K entro la fine del 2014” – ha dichiarato Chirkov, aggiungendo inoltre che – “quattro esemplari sono stati già accettati, dieci saranno consegnati entro la fine di quest’anno e altri dieci MiG-29K saranno consegnati durante il 2015.”

Foto, Beriev, Russian Helicopters e Ministero Difesa russo

Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli

Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.

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