News da Mosca

Rosoboronexport all’Africa Aerospace and Defense 2014

In occasione del Salone Africa Aerospace and Defense 2014 tenutosi nella municipalità metropolitana di Tshwane in Sud Africa dal 17 al 21 settembre, il capo della delegazione di Rosoboronexport Yuri Demchenko ha espresso una discreta soddisfazione agli organi di stampa russi in merito all’interesse che numerosi paesi africani hanno mostrato in particolare per l’aereo d’addestramento Yakovlev Yak-130.Ma tra i desiderati, secondo Demchenko, appaiono inoltre gli elicotteri prodotti dalla Kamov Design Bureau e Mil Moscow Helicopter Plant e vari sistemi da difesa aerea mostrati al salone dalla socieyà JSC Almaz-Antey.”Particolare attenzione – ha concluso Demchenko – è stata prestata infine ai simulatori di volo e a tutti gli argomenti inerenti la formazione e la consulenza relativa all’addestramento”.

 Bilancio finale per l’esercitazione Vostok 2014

Lo avevamo annunciato su AD di agosto: si è conclusa alla fine di settembre l’esercitazione strategica russa su larga scala denominata Vostok 2014 che ha coinvolto oltre 155 mila militari, migliaia di veicoli da combattimento, centinaia di aerei, elicotteri e decine di navi.

Soddisfatto il Ministro della Difesa Generale Sergej Shoygu, che ha spiegato come l’intensità dell’addestramento e le ispezioni senza preavviso abbiano contribuito alla crescita del livello di formazione dei vari organi del comando militare e al coordinamento delle unità partecipanti. Per la cronaca, la Vostok 2014 si è svolta dal 19 al 25 settembre sul territorio del Distretto Militare Orientale (che comprende la Siberia Orientale e l’Estremo Oriente russo), comprese l’isola di Sakhalin, la penisola di Kamchatka, Chukotka, e la parte meridionale del territorio Primorsky. All’osservazione delle manovre hanno partecipato ben 30 paesi e, in particolare, un esercizio svolto nella regione di Capo Skalisty in Kamchatka ha visto contemporaneamente osservatori gli addetti militari di Cina, Corea, Malesia, Venezuela, Zimbabwe, Perù e Angola.

 Siglato il contratto nigeriano per gli elicotteri russi

Come avevamo correttamente rivelato nel mese di maggio, la Nigeria ha effettivamente proceduto all’acquisto di una dozzina di elicotteri russi Mil. È stato Sergey Goreslavsky, Vice Direttore Generale di Rosoboronexport, a confermarlo ai giornalisti presenti al Salone azero ADEX-2014 tenutosi a Baku dall’11 al 13 settembre scorso. “Nel mese di agosto – ha dichiarato Goreslavsky – è stato firmato un contratto con la Nigeria per la fornitura di elicotteri d’attacco Mi-35M e utility Mi-171Sh.” Secondo molti analisti, benché le cifre esatte non siano state specificate, sarebbero nel dettaglio sei Mi-35M e sei Mi-171Sh. Riguardo i termini di consegna, il primo lotto di elicotteri potrebbe giungere a destinazione nel paese africano entro un anno dalla firma del contratto.Per la Nigeria si tratta di un contratto estremamente importante in virtù del necessario rinnovamento della flotta aerea più volte auspicata dal Capo di Stato Maggiore dell’Aviazione Militare nigeriana Adesola Amosu e per la necessaria strategia di contrasto al gruppo terroristico islamico di Boko Haram.

Procede lo sviluppo del nuovo Mil Mi-171A2

Russian Helicopter e la società Radio-Electronic Technologies KRET, entrambe parte della Rostec Corporation, hanno dato avvio alla sperimentazione dell’elicottero Mil Mi-171A2 equipaggiato con la suite avionica KBO-17.

Le prove in volo avverranno presso le strutture di collaudo dell’Helicopter National Building Center site nello stabilimento Mil di Mosca. L’avionica KBO-17 installata sul primo modello sperimentale di Mi-171A2, che per la cronaca è stato presentato allo scorso salone aerospaziale MAKS 2013 di Zhukovsky, è stata sviluppata presso l’Ulyanovsk Instrument Manufacturing Design Bureau facente capo alla KRET.

Grazie ad essa il Mi-171A2 può operare in qualsiasi ora del giorno o della notte anche in condizioni climatiche estremamente avverse. Per una maggiore sicurezza di volo, il Mi-171A2 è stato equipaggiato con moderni sistemi cartografici di navigazione satellitare (su display LCD a colori) GLONASS o GPS con mappe digitalizzate, sistemi di navigazione inerziali VOR/ILS, moduli di informazione meteorologica e sistemi di allerta collisioni (per la presenza di linee elettriche, tralicci, alberi solitari, etc.).

Il cruscotto del Mi-171A2 è ovviamente un glass cockpit dotato di cinque principali schermi multifunzione LCD a colori e l’intera suite può essere integrata con il sistema di visione notturna NVG KOC-17. L’elicottero è dotato inoltre di un moderno sistema di autodiagnosi che elimina la necessità dell’ingegnere di bordo riducendo in tutta sicurezza l’equipaggio ai soli due piloti. Alla data odierna, oltre ad un esemplare di laboratorio volante per il collaudo dei sistemi elettronici, esistono altri due elicotteri Mi-171A2 che vengono utilizzati attualmente per le prove statiche e di fatica. Russian Helicopter spera di completare l’intero ciclo di collaudi e successive certificazioni entro il 2015.

Secondo Michail Komar, responsabile Russian Helicopters del progetto Mi-171A2 – “Il nuovo elicottero combina i migliori vantaggi della famiglia di elicotteri Mi-8/17 e le ultime conquiste tecnologiche e di sviluppo nella scienza dei materiali e dell’ingegneria, dei controlli e dei sistemi di gestione. L’elicottero è dotato anche di motori più potenti, un nuovo sistema di rotore principale, è conforme inoltre ai nuovi requisiti di compatibilità ambientale e dotato di una sensibile riduzione dei livelli di  rumore. Il Mi-171A2 prevede una velocità massima di 280 Km/h, con una velocità di crociera di 260 Km/h, una capacità di carico di 5 tonnellate e la possibilità di operare senza problemi con temperature comprese tra -50° e + 50° ?”.

Firmato il contratto thailandese per i Mi-17V5

Avevamo anticipato qualcosa, a novembre dello scorso anno, circa l’approvazione del governo thailandese dei fondi destinati all’acquisto di otto elicotteri per il bilancio 2013-2015 (nel dettaglio sei Eurocopter UH-72A Lakota e due Mil Mi-17V-5).

Oggi, secondo un rappresentante del Centro di Analisi del commercio di armi globale (CAWAT – Centre  for Analysis  of  World  Arms  Trade), le forze armate thailandesi avrebbero firmato il contratto per la consegna del secondo lotto di elicotteri russi Mil Mi-17V-5. “I termini e le condizioni del contratto – ha dichiarato il portavoce del Centro di Analisi all’agenzia di stampa RIA Novosti – sono stati discussi a ottobre 2013, ma il contratto per la fornitura di due elicotteri per l’esercito thailandese è stato firmato a Mosca recentemente”. Si tratterebbe effettivamente del secondo ordine di Mi-17V-5, in quanto già nel 2008 Bangkok aveva acquistato tre esemplari di questo elicottero russo.

 MiG-35 per l’Egitto…?

Mentre scriviamo una delegazione russa della società RAC MiG si è recata in Egitto guidata dal Direttore Generale Sergey Korotkov al fine di condurre dei negoziati per la consegna di caccia  multiruolo MiG-35.

Korotkov avrebbe dichiarato all’agenzia ITAR-TASS che i rappresentati egiziani sono stati recentemente in visita in Russia e hanno avuto modo di vedere dal vivo il MiG-35 a terra e in un volo dimostrativo.“Siamo fiduciosi – ha dichiarato Korotkov – ma la certezza potrà dirsi soddisfatta dopo questi colloqui; la speranza è che in seguito a questo negoziato possa essere firmato un contratto per attivare le consegne già a partire dai prossimi mesi”.

Nei primi mesi del 2014, a seguito degli accordi siglati a Mosca tra il leader militare egiziano il Generale Abdel Fattah el-Sisi e il Presidente della Federazione russa Vladimir Putin, il Ministro della Difesa egiziano aveva confermato che l’acquisto di armi ed equipaggiamenti russi sarebbe stato finanziato per buona parte dall’Arabia Saudita e dagli Emirati Arabi Uniti. Secondo quest’ultimo, inoltre, nell’ambito dei suddetti accordi la Russia dovrebbe consegnare 24 caccia MiG-29 all’Egitto.

…e per il Perù?

Il costruttore russo RSK MiG cerca in tutti i modi di piazzare un ordine per il caccia avanzato MiG-35. Dopo l’Egitto è stata la volta del Perù. È sempre il Direttore Generale Sergej Korotkov a commentare agli organi di stampa nazionali questa notizia: – “Ci auguriamo che il Perù possa procedere all’acquisto di nuovi caccia; questa è la nostra priorità. Abbiamo discusso con le istituzioni locali questo programma, dato che hanno preso coscienza del fatto che parte della flotta dei loro MiG-29, realizzata circa 30 anni fa, sta arrivando alla fine della loro vita operativa.”Korotkov non ha specificato quando potrebbe essere firmato il contratto ma ha suggerito che un eventuale accordo potrebbe includere circa una decina di caccia MiG-35.

Il Perù, secondo quanto dichiarato da Korotkov, avrebbe analizzato recentemente le proposte di vendita di nuovi caccia giunte da varie nazioni, comunicando sempre il proprio diniego; sembrerebbe insomma che la nazione andina sia propensa al proseguimento del servizio su eventuali nuovi Fulcrum.  Secondo i dati degli analisti militari presso la Fuerza Aérea del Perú, sono operativi 17 Mig-29 e 2 MiG-29UB in carico presso il Grupo Aéreo Nº 6 con sede presso la base di Pedro Ruis Galio sita a Chiclayo. Considerato però che otto MiG-29 sono stati recentemente aggiornati allo standard SMT, non è da escludere che il Governo peruviano possa procedere all’aggiornamento di altri Fulcrum al fine di prolungare la vita operativa dell’intera flotta, rimandando così a data da destinarsi l’acquisto ex-novo dei MiG-35.

 Il Gen. US Army Campbell esalta il Mi-17

Nell’ambito dei recenti contenziosi geopolitici tra Stati Uniti e Russia (dal contesto siriano a quello ucraino, tanto per citare i due esempi più recenti e ampiamente discussi dai media), appaiono degne di nota ma soprattutto “politically correct” le affermazioni espresse del Generale dell’US Army John F. Campbell, capo delle forze americane in Afghanistan e di quelle dell’International Security Assistance Force, quando durante una conferenza stampa all’interno della sala briefing del Pentagono ha espresso parole di rispetto e di ammirazione nei confronti dell’elicottero russo Mil Mi-17: –

“L’elicottero Mi-17 ha rappresentato una svolta nella movimentazione delle forze afghane e nelle forniture di materiali necessari nella lotta contro gli insorti talebani”. “Penso che – ha proseguito Campbell – [il Mi-17] sia stato un moltiplicatore di forze sia per i gruppi operativi speciali che per quelli convenzionali, per l’esercito e per la polizia; è stato così intensamente usato nel trasporto truppe e materiali che ritengo tali capacità abbiano contribuito sensibilmente a infondere un clima di fiducia nel popolo afghano nei confronti delle loro forze armate e di questo sono rimasto personalmente colpito”.

Secondo Campbell le capacità operative del Mi-17 (che il Generale americano non ha avuto timore a definire “davvero incredibili”) hanno permesso ai soldati afghani di ricevere e inviare rifornimenti in condizioni orografiche e meteorologiche estremamente difficili, anche negli angoli più remoti del paese afghano.

Nonostante le continue e recenti polemiche da parte di icani) da destinare all’Afghanistan, il Gen. Campbell e altri funzionari militari americani hanno schiettamente espresso il loro parere contrario ad ogni restrizione sull’uso dei Mi-17 da parte delle forze armate afghane e dei membri della coalizione.

Ka-226T: assemblaggio in Kazakhstan?

Lo stabilimento di Produzione aerea nr. 405 del Kazakhstan (Aircraft Repair Plant 405 o ARP-405), situato accanto all’aeroporto Internazionale della capitale Almaty (Alma-Ata), ha espresso all’agenzia di stampa russa Interfax tramite il suo portavoce una fervida speranza di iniziare l’assemblaggio dell’elicottero russo Kamov Ka-226T a partire dal 2016.

Tale aspettativa è nutrita dalle dichiarazioni fornite lo scorso anno da Russian Helicopter che miravano a creare una joint venture in Kazakhstan per questo scopo. Ricordiamo infatti che già nel 2012 proprio l’elicottero in questione era stato mostrato in volo al Ministero delle Emergenze kazako per le funzioni principali di MedEvac. Attualmente, i rapporti collaborativi tra Russian Helicopters e l’ARP-405 sono eccellenti: dal 2009 l’impianto si occupa infatti della manutenzione, della riparazione e della revisione degli elicotteri russi operanti nel paese asiatico quali Mi-8, Mi-8MT, Mi-8MTV-1, Mi-17 e Mi-17-1V.

Foto: Russian Helicopters, Defence Russia e MiG

 

Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli

Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.

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