Parigi pagherà 3 miliardi a Mosca per le Mistral negate

Dopo le forti pressioni subite dagli alleati statunitensi e dell’Europa Orientale la Francia ha confermato ieri la sospensione “fino a nuovo ordine” della consegna alla Russia della “Vladivostok”, la nave da assalto anfibio tipo Mistral pronta da settimane nei cantieri navali di Saint Nazaire per essere consegnata alla Marina Russa che ne ha ordinati due esemplari.

Il Presidente Francois Hollande “ritiene che la situazione attuale nell’est dell’Ucraina continui a non consentire la consegna della prima unità e ha stimato che conviene soprassedere, fino a nuovo ordine, all’esame della richiesta per l’autorizzazione necessaria all’esportazione della prima nave alla Russia”, ha reso noto l’Eliseo in un comunicato. Da fine giugno 400 marinai russi sono a Saint Nazaire per il programma di addestramento in previsione della consegna della portaelicotteri che era prevista per metà novembre.

L’accordo da 1,2 miliardi di euro sottoscritto fra Mosca e Parigi nel giugno del 2011 prevede la consegna della seconda unità, la Sebastopoli, nel 2015.

La Russia “per il momento” non intende ricorrere contro la violazione  del contratto da parte della Francia e “intende aspettare con pazienza, ha dichiarato il vice ministro della difesa Yuri Borisov, citato dall’agenzia Sputnik International, precisando tuttavia che il contratto “prevede virtualmente ogni situazione”, ovvero il pagamento di penali in caso di mancata consegna.

Il ministero della Difesa russo ha garantito che la Marina russa “se la caverà tranquillamente” anche senza le due navi da guerra Mistral.

“La portaelicotteri non rappresenta un elemento indispensabile per lo sviluppo della nostra flotta militare” ha dichiarato Borisov al quotidiano Kommersant  spiegando che i soldi dell’anticipo che Parigi dovrà ora restituire alla Russia verranno spesi da Mosca “in modo più efficace”.

Come hanno riportato i media russi, rompendo il contratto Parigi dovrebbe pagare a Mosca circa 3 miliardi di euro, tra risarcimenti e multe. Secondo Kommersant, i russi chiederanno prima il rimborso dell’anticipo versato (poco meno di un miliardo di euro) e subito dopo le penali. La scadenza per i pagamenti, sempre secondo il contratto, sarebbe febbraio 2015.

Foto: AFP, Express.co.uk, Defense Industry Daily

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