300 cinesi combattono con il Califfato
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Circa 300 cinesi combattono nelle file dello Stato islamico (Is) in Siria e in Iraq. Lo ha rivelato il quotidiano di Pechino Global Times con un’iniziativa inedita per la stampa cinese che tende in genere a sminuire le minacce di sicurezza con cui si confronta il Paese. Secondo il quotidiano del Partito Comunista, a viaggiare verso le zone in cui combatte l’Is sono membri dell’East Turkestan Islamic Movement (Etim), che arrivano in Siria e in Iraq attraverso la Turchia. “Secondo informazioni raccolte da varie fonti – si legge sul quotidiano – inclusi funzionari della sicurezza del Kurdistan iracheno, della Siria e del Libano, circa 300 estremisti cinesi combattono con l’Is”. L’Etim è in genere additato da Pechino come responsabile di attentati nella regione dello Xinjiang, dove risiede la comunità uigura, di fede musulmana.
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