In Afghanistan è record di vittime civili

Il numero di vittime civili del conflitto afghano ha raggiunto un picco nel 2014, con un incremento del 19% rispetto all’anno scorso. E’ quanto emerge dal  rapporto annuale della Missione di assistenza Onu in Afghanistan (Unama), in base al quale 3.188 civili sono stati uccisi fino alla fine di novembre e 6.429 sono stati feriti. “Il numero di civili uccisi e feriti quest’anno -recita il rapporto- è il più alto che sia mai stato registrato dalle Nazioni Unite. Scontri di terra che coinvolgono le truppe regolari e lo scoppio di ordigni improvvisati (Ied) sono le cause principali di queste vittime”.

Tra i feriti, il numero delle donne è cresciuto del 14% e quello dei bambini del 33%. “Le stime -dice ancora l’UNAMA – indicano che entro la fine del 2014 le vittime civili (tra morti e feriti, ndr) supereranno le 10.000, per la prima volta in un solo anno da quando l’UNAMA registra questi dati”.

Commentando questi dati, la direttrice per i Diritti umani della Missione, Georgette Gagnon, ha sostenuto che “la situazione per i civili in Afghanistan sta diventando sempre più tragica”.

L’Onu segnala che per la prima volta dall’inizio del conflitto le vittime civili provocate dagli scontri fra forze di sicurezza ed i movimenti antigovernativi hanno superato quelle causate dagli attentati e dallo scoppio di rudimentali ordigni (ied). Infine il rapporto conferma che, come negli anni passati, il 75% delle vittime sono stati colpiti dai talebani.

(con fonti Adnkronos e ANSA)

Foto: AP, Rawa.org

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