Iraq: le forze speciali USA combattono a Ramadi
Un contingente formato da 300soldati statunitensi, veicoli corazzati e tre elicotteri d’attacco Apache (provenienti dall’aeroporto di Baghdad dove sono basati 12 elicotteri di questo tipo) è giunto il 23 dicembre nella base Ein al Assad di Ramadi, da giorni sotto attacco da parte delle milizie dello Stato Islamico. Lo riferisce una fonte della sicurezza irachena. “I 300 soldati Usa sono arrivati nella base di Ein al Assad, a ovest di Ramadi. Con loro sono arrivati anche mezzi corazzati e tre elicotteri Apache per sostenere le forze di sicurezza e le milizie tribali” ha affermato la fonte mantenendo l’anonimato.
In totale sono 3.100 i soldati Usa inviati da Barack Obama in Iraq (ai primi 1.500 se ne sono aggiunti altri 1.600) tutti ufficialmente – non impiegati in operazioni di combattimento.
Il coinvolgimento in scontri armati di consiglieri militari statunitensi appartenenti alle forze speciali è già stato segnalato più+ volte negli ultimi mesi così come è noto che gli apache hanno fornito appoggio di fuoco alle milizie sciite irachene impegnate a proteggere i sobborghi nord occidentali di Baghdad dalle forze dello stato Islamico che puntavano sull’aeroporto della capitale irachena.
Secondo quanto riferito il 22 dicembre da al-Jazeera, proprio a Ein al Assad i soldati statunitensi avrebbero partecipato a una battaglia terrestre per respingere un attacco dei miliziani dello Stato islamico contro una cittadina nei pressi della base aerea che ospita i team di forze speciali che affiancano in prima linea le forze irachene dell’8° brigata dell’Esercito .
Al-Jazeera cita testimoni oculari nella cittadina di al-Baghdadi, sulla riva dell’Eufrate, che sostengono di aver “visto circolare soldati Usa su veicoli militari Hummer”. Al-Jazeera ha comunque sottolineato che il presunto coinvolgimento diretto dei marine nella battaglia contro l’Is non trova conferma ufficiale da parte di Baghdad e di Washington.
La base di Ein al-Assad, sede del Comando iracheno delle operazioni nella provincia a maggioranza sunnita di Anbar, è stata tra le prime installazioni dell’Esercito iracheno ad accogliere i consiglieri militari americani.
La caduta di questa base significherebbe la perdita di Ramadi e dell’intera provincia in gran parte già in mano ai jihadisti. Attualmente gli uomini del Califfato controllano i sobborghi della città il cui centro resta in mano alle forze governative.
Foto US DOD e AP
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