L’India sceglie i cannoni 127/64 LW Vulcano
Nonostante la crisi aperta con l’Italia per la vicenda dei marò e l’ancora irrisolto caso della supposta corruzione per la commessa (poi annullata) degli elicotteri AgustaWestland AW-101, la Marina indiana ha selezionato il cannone navale 127/64 LW Vulcano di OTO Melara come sistema d’arma da installare su 13 unità tra fregate e cacciatorpediniere. In seguito al ritiro di BAE System, l’azienda (ora divisione) di Finmeccanica è rimasta l’unica a presentare un’offerta qualificata per la gara da 243.5 milioni di dollari indetta dal Ministero della Difesa indiano.
La notizia, pubblicata dalla rivista specializzata britannica IHS Jane’s, precisa che il disciplinare del bando, pubblicato a novembre 2013, prevede che vincitore di gara potrà importare solo tre dei 13 cannoni acquistati; i restanti 10 verranno realizzati su licenza dall’azienda indiana Bharat Heavy Electricals Limited (BHEL), società di Stato impegnata nel settore dell’ingegneria industriale.
Il Ministero della Difesa indiano ha, inoltre, imposto che l’appaltatore si faccia carico della fase di avvio della produzione in India, dei tempi di produzione e del controllo di qualità, questo senza che gli venga riconosciuta la supervisione esclusiva sul programma.
Un rischio che BAE System ha ritenuto sproporzionato, a tal punto da decidere di ritirare l’offerta relativa al cannone Mk 45 calibro 127/62.
Nonostante le pesanti condizioni poste dagli indiani l’azienda italiana ha invece preferito acquisire la commessa anche se fonti industriali tengono a precisare che i tempi di eventuale acquisizione sono ancora lunghi e prevedono le necessarie negoziazioni e le prove di tiro del cannone.
L’ordinamento indiano, che in presenza di una sola offerta scoraggia l’assegnazione di appalti pubblici, prevede comunque alcune eccezioni, come nel caso di esigenze operative di vitale importanza; in particolare, per quanto riguarda l’offerta OTO Melara la proposta dovrà prima essere approvata da una speciale commissione del Consiglio di Difesa. In seguito alla vicenda AgustaWestland nel febbraio scorso il precedente governo indiano decise, all’ultimo momento, di non ammettere Finmeccanica (e tutte le aziende del gruppo) al Salone DEFEXPO.
Un ostacolo superabile, visto che la sospensione dei contratti con Finmeccanica e con le sue controllate non riguarda le acquisizione giunte ad una fase avanzata delle trattative e che il ministro della Difesa indiano, Manohar Parrikar (nella foto a sinistra), ha recentemente respinto l’ipotesi di stilare la così detta “lista nera dei fornitori”, una mossa che a suo dire potrebbe limitare Nuova Delhi nella scelta delle aziende idonee a concorrere alla fornitura all’India di materiale militare.
“Finmeccanica ha 39 aziende controllate. Dovremmo stoppare i contratti con tutte 39? Io non credo. Le forze armate hanno bisogno di equipaggiamenti.” ha detto il ministro il 12 dicembre.
Il sistema d’arma 127/64 LW Vulcano è il più avanzato cannone navale di medio calibro installabile su navi di medie e grandi dimensioni; usato principalmente per il fuoco di superficie e per il fuoco navale di supporto, è anche idoneo al fuoco antiaereo.
(con fonte Jane’s e IT log defence)
Foto: OTO Melara, First Post
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