Marina russa in difficoltà senza i motori ucraini

I cantieri Severnaya Verf di San Pietroburgo rinviano la consegna delle fregate classe Ammiraglio Gorshkov (Project 22350) alla Flotta del Nord. La ricerca sul mercato indiano di una società in grado di costruire le stesse unità propulsive fornite dell’azienda ucraina Zorya-Mashproekt non sembrerebbe, infatti, aver dato esito positivo. La notizia, pubblicata dalla rivista Jane’s Defence Weekly, precisa che ad essere interessate dal problema sarebbero le fregate Golovko e Isakov, terza e quarta unità delle sei previste dal contratto. Le prime due fregate costruite, la Gorshkov e la Kasatonov, non dovrebbero invece subire ritardi in quanto già equipaggiate con le turbine a gas M90FR da 27,500 shp (20,500 kW) prodotte negli stabilimenti di Mykolaiv, in Ucraina meridionale.

La NPO Saturm, che segue il Project 22350 e che ha collaborato con Zorya-Mashproekt fino al momento dell’embargo stabilito da Washington e Bruxelles, prevede di poter realizzare in modo autonomo i propulsori M90FR a partire dal 2017. Dopo i test sui sistema radar e sui sistemi di comunicazioni e le prove di manovrabilità e navigazione effettuati sulla Gorshkov (Mar Baltico, novembre 2014), sono ora attese le valutazioni relative alla Kasatonov, varata dai cantieri Severnaya Verf lo scorso 12 dicembre.

La Golovko, motori permettendo, dovrebbe essere invece completata entro la fine del 2015, mentre la Isakov, iniziata nel 2013, sarebbe ancora in fase di costruzione. Lunghe 135 m e con un dislocamento di 4.550 t, le fregate classe Ammiraglio Gorshkov raggiungono una velocità massima di 29 knots (54.6 km/h) ed hanno un’autonomia di 30 giorni e un raggio d’azione di 4,500 nmi (8,300 km) a 14 knots (26 km/h).

L’armamento prevede due lanciatori verticali per 8×2 missili da crociera Oniks SS-N-26 Strobile o Kalibr SS-N-27 Sizzler e quattro lanciatori Redut per 4×8 missili superficie-aria 9M96, gli stessi utilizzati dai sistemi di difesa aerea S-400 Triumf (SA-21 ‘Growler’) e S-350E Vityaz.

Le fregate Ammiraglio Gorshkov sono inoltre equipaggiate con un cannone principale Amethyst/Arsenal A-192M da 130 millimetri (cadenza di fuoco pari a 45 colpi al minuto), due sistemi antisommergibile  per 2×4 siluri Paket-NK da 324 mm, due sistemi d’arma per fuoco ravvicinato Palash CIWS  e due mitragliatrici KPV da 14.5 mm.

L’hangar e il ponte di volo sono omologati per accogliere un elicottero Kamov Ka-27 Helix, velivolo antisommergibile/ antinave biturbina con rotori controrotanti a tre pale. Secondo quanto dichiarato dal Comandante della Marina Militare russa, Ammiraglio Viktor Chirkov, la Gorshkov dovrebbe entrare in servizio entro la fine del 2015. Lo scorso febbraio la Zorya-Mashproekt ha siglato con l’azienda cinese Harbin Marine Boilers and Turbines Research Institute (HMBTRI) un contratto per la fornitura di tre turbine a gas da 6MW, motori che dovrebbero essere stati consegnati entro la fine del 2014. Con la HMBTR è inoltre allo studio un progetto per la realizzazione di una turbina da 25 MW. (IT log defence)

Foto: Topwar.com,  Severnaya Verf. Ria Novosti

Eugenio Roscini VitaliVedi tutti gli articoli

Colonnello dell'Aeronautica Militare in congedo, ha conseguito un master di specializzazione in analisi di sistema e procedure all'Istituto Superiore di Telecomunicazioni. In ambito internazionale ha prestato servizio presso il Comando Forze Terrestri Alleate del Sud Europa, la 5^ Forza Aerea Tattica Alleata e il Comando NATO di AFSOUTH. Tra il 1995 e il 2003 ha preso parte alle Operazioni NATO nei Balcani (IFOR/SFOR/KFOR). Gestisce il sito ITlogDefence.

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