Berlino: più armi ai curdi e più paura di attentati

La Germania è pronta a fornire ulteriori aiuti militari ai peshmerga che lottano contro lo Stato islamico in Iraq. Lo ha annunciato il ministero della Difesa tedesco, precisando tra le forniture, il cui valore ammonta a 13 milioni di euro, ci saranno anche 30 lanciamissili anticarro Milan con 500 missili, 203 Panzerfaust anticarro e 4mila fucili d’assalto e 10 veicoli blindati del tipo “Dingo”.  L’anno scorso, la Germania ha inviato aiuti militari dal valore di 70 milioni di euro. I nuovi aiuti sono stati annunciati dopo l’incontro tra la cancelliera tedesca, Angela Merkel, ed il premier iracheno, Haider al-Abadi.

Da parte sua, A-Abadi ha affermato che i legami dell’intelligence con la Germania sono vitali nel tracciare i ‘foreign fighters’, tra cui ci sono anche cittadini tedeschi.

“Abbiamo informazioni che queste organizzazioni terroristiche hanno sviluppato uno speciale tipo di arma da utilizzare nelle loro operazioni terroristiche e quindi abbiamo bisogno di più cooperazione”, ha poi aggiunto, senza fornire dettagli sul tipo di arma. Secondo un’inchiesta del settimanale “Spiegel” che cita fonti della sicurezza interna, circa cento donne, la maggior parte tra i 16 e i 27 anni, sono già partite dalla Germania per raggiungere gli jihadisti dello Stato islamico (Isis) e di altre organizzazioni estremistiche in Siria e Iraq.

Stando alle informazioni raccolte, la maggior parte di queste donne hanno seguito i propri mariti nella ‘guerra santa’. Ma ci sono anche casi di radicali islamiche partite da sole. Secondo recenti informazioni del ministro degli Interni tedesco, Thomas de Maiziere, dalla Germania finora sono partiti oltre 600 islamisti per unirsi ai radicali in Medio Oriente.

In Germania cresce anche la paura di azioni terroristiche dopo i recenti attacchi jihadisti in Francia, nella redazione del settimanale Charlie Hebdo e nel supermercato kosher di Parigi. Il 60% dei tedeschi teme infatti che presto ci sarà un simile attentato anche in Germania da quanto emerge da un sondaggio realizzato dall’istituto demoscopico YouGov, secondo cui un intervistato su due si è detto convinto della necessità di allentare le stringenti limitazioni all’impiego dei militari sul territorio tedesco attualmente poste dalla costituzione.

Per il 40% degli intervistati il terrorismo dello Stato islamico (Isis) in Siria e Iraq è ritenuto l’elemento di crisi più pericoloso. Il conflitto in Ucraina spaventa invece il 29% dei tedeschi, mentre appena il 4% si è detto preoccupato per gli islamisti nigeriani di Boko Haram.

Con fonti  AdnKronos/Dpa e ANSA

Foto: consiglieri militari tedeschi addestrano peshmerga curdi (Bundeswehr)

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