Iraq: 4 mila volontari nella brigata cristiana
Askanews – Migliaia di cristiani iracheni hanno imbracciato le armi e si stanno addestrando nel Nord-est dell’Iraq per riconquistare le proprie città finite in mano ai jihadisti dello Stato islamico (Isis). Stando a quanto riportato da Newsweek, le Unità di protezione della piana di Ninive contano al momento 3.000 uomini registrati per l’addestramento, 500 cristiani già di stanza nei villaggi assiri nel Nord dell’Iraq, e altri 500 in fase di addestramento.
Sono oltre 100.000 i cristiani sfollati nella vicina regione curda, insieme agli yazidi, a causa dell’avanzata dell’Isis della scorsa estate. L’iniziativa militare è stata lanciata dal partito iracheno Movimento democratico assiro, con l’obiettivo di creare una zona per cristiani e yazidi così come per le altre minoranze.
“Questa è una battaglia per riprenderci e tornare nella nostra terra – ha detto al Wall Street Journal un parlamentare assiro, Onadam Kanna – è come se le nostre radici di migliaia di anni fossero state strappate dalla terra”.
“Nessuno ha protetto queste minoranze e nessuno lo farà in futuro”, ha denunciato Kaldo Oghann, un esponente del partito assiro coinvolto nell’iniziativa militare. Secondo il Wsj, la proposta di creare la milizia sarebbe stata snobbata dal governo centrale di Baghdad, inducendo così il partito assiro a rivolgersi alle autorità curde che hanno concesso loro l’uso dell’ex base militare Usa Manila, appena fuori Kirkuk.
L’iniziativa militare ha incontrato anche la disapprovazione del patriarca Louis Sako, capo della chiesa caldea cattolica, seguita da molti assiri. Forte invece il sostegno della diaspora assira, concentrata in particolare negli Stati uniti, in Australia e in Svezia, che, secondo la rivista britannica CatholicHerald, sarebbe l’unica fonte di finanziamento. John Michael, un assiro britannico, ha dichiarato: “Questa è la nostra ultima possibilità, se fallisce allora la cristianità sparirà dall’Iraq”.
Foto: Reuters
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