Assad ammazza i qaedisti, la UE lo sanziona

Sempre più ambigua la guerra dell’Occidente contro i jihadisti. Una “finta guerra” verrebbe da dire di fronte al limitato impegno militare contro Stato Islamico e qaedisti e soprattutto di fronte a iniziative politiche incomprensibili.

Ieri le forze aeree siriane, che la guerra ai jihadisti la fanno per la davvero, hanno decapitato i vertici dell’organizzazione qaedista Fronte al-Nusra nel corso di un raid aereo a Salqin, città nei pressi del confine con la Turchia nella provincia di Idlib.

Il raid ha ucciso il leader della formazione, Abu Humam al-Shami e tre dei suoi vice: Abu Musdab Falastini, Abu Omar Kurdi e Abu Baraa Ansari.

Il regime di Bashar Assad combatte con successo i terroristi islamici che minacciano anche l’Occidente e il Consiglio dell’Unione Europea ha autorizzato ieri il via libera all’applicazioni di sanzioni contro altri 13 soggetti (sei persone e sette entità) indicati come ‘sponsor’ del regime di Damasco.

Lo ha reso noto lo stesso Consiglio. Sale così a 218 il numero delle persone (a cui si aggiungono 69 entità) a cui sono stati congelati i beni ed è stato deciso di negare il visto per i Paesi Ue.

Lo scorso dicembre – si ricorda in una nota – il Consiglio Europeo aveva deciso di andare avanti sulla strada delle sanzioni contro il regime siriano e i suoi sostenitori fino a quando fossero continuate azioni repressive.

Parallelamente – si legge ancora nella nota – l’Ue continua a incoraggiare l’avvio di un processo politico-negoziale, unica via per arrivare alla fine del conflitto interno ed a una transizione verso un nuovo assetto politico.

Cioè far cadere Assad e lasciare la Siria in mano a qaedisti, Stato Islamico e salafiti.

Gianandrea GaianiVedi tutti gli articoli

Giornalista bolognese, laureato in Storia Contemporanea, dal 1988 si occupa di analisi storico-strategiche, studio dei conflitti e reportage dai teatri di guerra. Dal 1991 al 2014 ha seguito sul campo i conflitti nei Balcani, Somalia, Iraq, Afghanistan, Sahara Occidentale, Mozambico e Sahel. Dal febbraio 2000 dirige Analisi Difesa. Ha collaborato o collabora con quotidiani e settimanali, università e istituti di formazione militari ed è opinionista per reti TV e radiofoniche. Ha scritto diversi libri tra cui "Iraq Afghanistan, guerre di pace italiane", “Immigrazione, la grande farsa umanitaria” e "L'ultima guerra contro l’Europa". Presso il Ministero dell’Interno ha ricoperto dal 2018 l’incarico di Consigliere per le politiche di sicurezza di due ministri e un sottosegretario.

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