Il Kazakhistan sceglie i Su-30SM?

Secondo quanto deciso dal Governo del Kazakhistan agli inizi di febbraio ci sono reali esigenze di procedere ad una radicale modernizzazione della flotta aerea (di derivazione totalmente sovietica) attraverso l’acquisizione di un numero imprecisato di caccia russi Su-30SM. Tale informativa è stata resa dal Comandante in Capo della Kazakhstan Air Defense Force, Generale Nurlan Ormanbetov, nel corso di una visita presso lo stabilimento della Irkutsk Aviation Plant (fabbrica dove per l’appunto si realizza il caccia Su-30SM).“Grazie alla politica del Presidente [del Kazakistan] – ha dichiarato Ormanbetov – oggi abbiamo la possibilità di ricapitalizzare la nostra flotta aerea orientandoci verso l’acquisto di velivoli moderni.

Questo caccia multiruolo migliorerà notevolmente il potenziale di combattimento della nostra Forza aerea.” Dalle dichiarazioni del generale Ormanbetov non è stato possibile tuttavia risalire al numero esatto di velivoli né alle scadenze di consegna dei Su-30SM alla forza kazaka.

Il Su-30SM, che ha effettuato il primo volo il 21 settembre 2012 proprio sulla pista della Irkutsk Aviation Plant, è un’ulteriore variante del Su-30MK progettata dai tecnici Sukhoi sulla base delle richieste espresse dalla VVS russa; modifiche che comprendono specificatamente nuovi sistemi radar, di comunicazione e IFF, nuovi sedili eiettabili, configurazione degli armamenti rinnovata e ulteriori modifiche ad altri sistemi elettronici.

Caccia intercettore multiruolo di generazione “4++”, il Su-30SM è caratterizzato inoltre da una supermanovrabilità a bassa velocità decisamente considerevole; questo caccia eredita infatti dal prototipo Su-37 “Terminator” (“Flanker-F” per la NATO) il sistema di propulsione a “vettore di spinta direzionabile”, ovvero con ugelli di scarico direzionabili indipendentemente lungo l’asse di beccheggio.

Foto: Sukhoi 30 SM e MK (Sukhoi)

Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli

Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.

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