Londra: giro di vite contro i volontari del jihad

Il Parlamento di Westminster ha varato una nuova legislazione che scoraggi quanti decidano di unirsi alle milizie dello Stato islamico. Come Jihadi John, il boia col passaporto britannico delle esecuzioni filmate dai fondamentalisti, o come le tre liceali londinesi che il 17 febbraio hanno fatto perdere le loro tracce e ora sarebbero a Raqqa tra le “mogli dei jihadisti”.

Fra le principali novità, la possibilità di ritirare il passaporto ai soggetti di cui si sospetta l’intenzione di lasciare il Regno Unito per arruolarsi nell’esercito dello Stato Islamico. Ma anche sanzioni per le compagnie aeree (fino al ritiro della licenza di volo nello spazio aereo britannico) che non daranno alle autorità le informazioni richieste relativamente ai passeggeri, soprattutto quelli diretti verso destinazioni considerate a rischio.

Il provvedimento, annunciato il 10 marzo dal ministro degli Esteri Philip Hammond, che in una conferenza ha difeso il ruolo dei servizi segreti di sua maestà, serve a porre un freno ai cittadini britannici che lasciano il Regno Unito per arruolarsi nell’Isis: sarebbero circa 700 di cui 320 già tornati in patria ( secondo i dati finora forniti dal governo non erano più di 500) e che rappresentano un pericolo per la sicurezza.

Il capo del Foreign Office è stato chiarissimo: potranno essere condannati anche quanti – e di britannici ce ne sarebbero già una decina -andranno di loro iniziativa in Iraq e in Siria a combattere contro l’Isis. “Qualunque cittadino britannico combatta all’estero in modo irregolare è soggetto alle sanzioni previste dalla nostra legge. Si tratta di attività illegali delle quali dovrà rispondere al suo rientro nel Regno Unito”, spiega Hammond, lanciando un appello a famiglie e scuole: “Il loro è un ruolo di primo piano per prevenire che i nostri giovani vadano a combattere in Iraq o in Siria, non importa da quale parte”.

E intanto parla “Saleh” (il nome è finto per ragioni di sicurezza), un disertore dell’Isis, l’unico ad aver visto dal vivo Jihadi John decapitare gli ostaggi dello Stato islamico, e ad averlo potuto raccontare. Secondo il disertore, Jihadi John è considerato un leader a Raqqa, dove la struttura di comando è per la maggior parte straniera e solo per un terzo composta da siriani. “Oggi ci sono 3.000 europei in  Siria e Iraq, che potrebbero diventare 5.000 entro l’estate e 10.000 prima della fine dell’anno”, ha detto Il primo ministro francese Manuel Valls.

Foto: Stato Islamico

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