Anche truppe pakistane nella guerra in Yemen?

(aggiornato il 7 aprile ore 9,00)

Come riportato da “Arab News” truppe pakistane potrebbero essere presto inviate in Arabia Saudita ed unirsi alla coalizione che combatte i ribelli sciiti nello Yemen, inizialmente prendendo parte agli attacchi aerei in corso nella regione di Aden, ultima roccaforte del presidente Mansour Hadi.

Una decisione definitiva verrà comunque presa a breve e a questo scopo una delegazione pakistana guidata dai Ministri della Difesa Khawaj Asif e da quello degli Esteri Sartaj Aziz già si trova a Riyad.

Dal canto suo, il Primo Ministro Nawaz Sharif, in forma ufficiale, ha comunque dichiarato che -“il Pakistan è fermamente impegnato a sostenere l’integrità territoriale e la sovranità dell’Arabia Saudita”- aggiungendo inoltre che il Pakistan intende rivestire -“un ruolo significativo nell’arrestare il deterioramento della situazione in Medio Oriente”.

Attualmente in Arabia saudita sono già presenti circa 800 militari pakistani, mentre altri 300 militari delle Forze Speciali sono in arrivo per l’esercitazione congiunta Al-Samsam 5, un’attività annuale peraltro già programmata e che non sembrerebbe quindi in relazione con l’attuale crisi yemenita anche se sembrerebbe invece perfettamente inserirsi nello scenario attuale, nonostante i ripetuti dinieghi (o forse proprio per questo) del comandante saudita della regione di Taif, Generale Al-Omari. La bene informata stampa specializzata israeliana  fornisce invece indicazioni molto più precise, per quanto attribuite a fonti non ufficiali.

Nel concreto, l’Esercito pakistano si starebbe preparando a trasferire in Arabia Saudita due brigate se non addirittura una divisione completa, con il compito principale di rilevare le truppe saudite impegnate nel controllo delle frontiere terrestri con lo Yemen (circa 1.000 chilometri) e consentire in questo modo ai sauditi di svolgere azioni di contrasto contro gli sciiti yemeniti.

Inoltre, le forze pakistane verrebbero impegnate per presidiare le infrastrutture petrolifere contro il rischio, molto temuto dai sauditi, di infiltrazioni terroristiche di matrice sciita attribuite all’Iran. Una volta assicurate le frontiere e la difesa delle infrastrutture, forze di terra saudite, degli Emirati ed egiziane verrebbero sbarcate ad Aden, tuttora minacciata dai ribelli sciiti, mettendo il presidente Mansour Hadi in grado di avviare la riconquista del Paese.

Il 6 aprile, in coincidenza con la caduta del porto di Aden nelle mani delle milizie Houthi,  il governo saudita ha chiesto al Pakistan aerei da combattimento e soldati per le proprie operazioni nello Yemen: lo ha reso noto il Ministero della difesa di Islamabad, precisando che la diplomazia pachistana è al lavoro per una soluzione “pacifica” alla crisi yemenita.Su richiesta del  premier Nawaz Sharif il Parlamento pachistano si riunirà in serata in sessione straordinaria per dibattere un’eventuale partecipazione alla coalizione araba guidata da Riyadh.Islamabad – che cerca di prendere tempo per non scontentare  gli alleati sauditi ed iraniani, su posizioni contrapposte nella crisi yemenita – ha tuttavia ribadito la volontà di difendere la sovranità saudita nel caso questa dovesse essere minacciata.

Foto: Esercito Pakistano e New York Times

Padovano, classe 1954, è Colonnello dell'Esercito in Ausiliaria. Ha iniziato la carriera come sottufficiale paracadutista. Congedatosi, ha conseguito la laurea in Giurisprudenza ed è rientrato in servizio come Ufficiale del corpo di Commissariato svolgendo incarichi funzionali in varie sedi. Ha frequentato il corso di Logistic Officer presso l'US Army ed in ambito Nato ha partecipato nei Balcani alle missioni Joint Guarantor, Joint Forge e Joint Guardian.

Login

Benvenuto! Accedi al tuo account

Ricordami Hai perso la password?

Lost Password

My Agile Privacy

Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. 

Puoi accettare, rifiutare o personalizzare i cookie premendo i pulsanti desiderati. 

Chiudendo questa informativa continuerai senza accettare. 

Inoltre, questo sito installa Google Analytics nella versione 4 (GA4) con trasmissione di dati anonimi tramite proxy. 

Prestando il consenso, l'invio dei dati sarà effettuato in maniera anonima, tutelando così la tua privacy. 

Attenzione: alcune funzionalità di questa pagina potrebbero essere bloccate a seguito delle tue scelte privacy: