In orbita quest’anno il primo satellite russo MAWS di nuova generazione
Entro il secondo semestre 2015 la Russia metterà in orbita il primo satellite MAWS (Missile Attack Warning System) di nuova generazione; i dati acquisiti verranno inviati al National Center for Control over State Defense e all’820th Main Centre for Missile Attack Warning di Timonovo, villaggio a pochi chilometri da Mosca. La notizia, pubblicata dall’agenzia di stampa TASS, precisa che il satellite verrà messo in orbita da un razzo vettore Suyuz, scelto in sostituzione dell’Angara, missile la cui prossima missione è prevista per il 2016.
Secondo quanto dichiarato dal portavoce del Ministero della Difesa russo, i satelliti di nuova generazione che andranno a comporre la rete MAWS hanno una serie di caratteristiche distintive che li rendono tecnologicamente superiori a quelli utilizzati in passato, sia in termini di tempo di vita che di performance, con un rapporto in fase di sostituzione di uno a sei.
Allo stesso tempo la Russia sta sviluppando e mettendo in funzione la rete radar che compone la nuova componente terrestre del MAWS; la futura e la precedente piattaforma continueranno a lavorare simultaneamente, in modo coordinato ma a livelli diversi, senza interruzioni e mantenendo inalterata la qualità dei dati trasmessi.
Nata negli anni Settanta come sistema di allarme missilistico, la prima delle quattro generazione di satelliti MAWS (74D6/US-K OKO) è stata lanciata nel 1979 ed è entrata in stato di allerta nel 1982. Dopo il satellite USK-KS (OKO-S), lanciato in orbita geostazionaria nel 1984, è partito lo sviluppo della seconda generazione, entrata in servizio nel 1991 con satelliti geostazionari della serie 71X6 e con il satellite Oko-1 (US-KMO), sistema in grado di registrare il lancio di missili da piattaforme marittime e determinandone al tempo stesso la traiettoria di volo.
Dal 1984, i satelliti OKO sono stati, inoltre, collegati ai radar Daryal installati nella Repubblica dei Komi (Pechora) e in Azerbaijan (Gabala).
A regime il MAWS prevedeva, e prevede ancora oggi, una rete composta da sette satelliti, ma a causa di un guasto, nel 2014, l’ultimo stazione è stata dichiarata fuori servizio. Per quanto riguarda la componente terreste, il 820th Main Centre for Missile Attack Warning (GTsPRN) è attualmente collegato ad una serie di stazioni radar Early Warning (Olenegorsk, Lekhtusi, Baranavichy, Gabala, Pechora, Balkhash, Irkutsk) e al centro radar anti-missili Don-2N “Pill Box” (Sofrino, Mosca). I dati e le informazioni ricevute dalla rete terrestre e spaziale (SKKP) vengono utilizzati per lanciare l’allarme di attacco missilistico nucleare e attivare il sistema anti-missili balistici A-135 (oblast di Mosca).
Da qui parte, inoltre, il messaggio indirizzato al presidente russo per l’eventuale autorizzazione all’uso di armi non convenzionali. Timonovo è anche sede del Quartier Generale della rete di allerta anti missili-balistici integrato delle Forze Russe di Difesa Aerospaziale. (IT log defence)
Foto: TASS, arms-expo.ru
Eugenio Roscini VitaliVedi tutti gli articoli
Colonnello dell'Aeronautica Militare in congedo, ha conseguito un master di specializzazione in analisi di sistema e procedure all'Istituto Superiore di Telecomunicazioni. In ambito internazionale ha prestato servizio presso il Comando Forze Terrestri Alleate del Sud Europa, la 5^ Forza Aerea Tattica Alleata e il Comando NATO di AFSOUTH. Tra il 1995 e il 2003 ha preso parte alle Operazioni NATO nei Balcani (IFOR/SFOR/KFOR). Gestisce il sito ITlogDefence.