Nuova base per i droni di Hezbollah

Il movimento sciita libanese Hezbollah ha costruito una pista di atterraggio nel nord della Valle del Bekaa; dall’analisi delle immagini satellitari rilevabili da Google Maps si tratterebbe di una striscia in terreno battuto adatta al decollo e all’atterraggio di velivoli senza pilota (UAV). La pista, costruita tra il 27 febbraio 2013 e il 19 giugno 2014 su una superficie preparata preesitente, più corta e risalente al 2010, si trova a circa 18 km dal confine con la Siria, in una zona disabitata situata 10 km a sud di Hermel.

Dall’immagine, postata su internet da numerose testate internazionali, si desume che la striscia è lunga 670 m e larga 20 m e che il materia utilizzato per livellare la parte più a nord sarebbe stato ricavato da un cava distante non più di 400 metri.

Gli analisti hanno, inoltre, identificato un’antenna situata su una collina 430 m più a sud e sei piccole costruzioni, nessuna delle quali abbastanza grande per ospitare un UAV di dimensioni simili a quelle dell’Ababil-3 (nella foto sotto), drone iraniano in dotazione da diversi anni al movimento sciita. Ci sono, infine, due edifici più grandi costruiti 2.5 km più ad ovest, recintati ed accessibili attraverso un cancello custodito.

Come ipotizza la rivista specializzata IHS Jane’s, la breve lunghezza della pista suggerisce che l’impianto non è destinato al contrabbando di armi con la Siria e con l’Iran, in quanto troppo corta per tutti i velivoli da trasporto utilizzati da questi Paesi, incluso l’Antonov An-74T-200 in dotazione al Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica (IRGC) che secondo il costruttore ha comunque bisogno di una pista di almeno 1.200 m.

E’ quindi plausibile pensare che la pista sia stata adibita all’utilizzo dell’Ababil-3, drone impiegato da Hezbollah nella regione del Qalamoun siriano, e al più recente Shahed-129, utilizzato dai miliziani sciiti contro l’ISIS nel settembre scorso.

Hezbollah opera con velivoli a controllo remoto dal 7 novembre 2004, giorno in cui eseguì una breve missione di ricognizione sulla Galilea occidentale e sulla città israeliana di Nahariya. Il tentativo venne poi ripetuto almeno tre volte durante la guerra del luglio-agosto 2006 e il 6 ottobre 2012, con un volo che ha sorvolato il deserto del Negev prima di essere abbattuto. Stessa sorte è toccata all’UAV usato dalle forze paramilitari del movimento sciita libanese il 25 aprile 2013, intercettato e distrutto nello spazio aereo nazionale dagli F-16 israeliani mentre volava in direzione sud a 7-8 km dalla costa a circa 6.000 piedi di quota. (IT log defence)

Foto: IHS Janes, Google Maps

Eugenio Roscini VitaliVedi tutti gli articoli

Colonnello dell'Aeronautica Militare in congedo, ha conseguito un master di specializzazione in analisi di sistema e procedure all'Istituto Superiore di Telecomunicazioni. In ambito internazionale ha prestato servizio presso il Comando Forze Terrestri Alleate del Sud Europa, la 5^ Forza Aerea Tattica Alleata e il Comando NATO di AFSOUTH. Tra il 1995 e il 2003 ha preso parte alle Operazioni NATO nei Balcani (IFOR/SFOR/KFOR). Gestisce il sito ITlogDefence.

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