Nuovi orizzonti per la Marina tedesca

Un diffuso documento illustrativo sulla Deutschen Marine dice testualmente: “La Germania dipende dal commercio marittimo per la sua prosperità. Il commercio sui mari richiede linee di comunicazione sicure. Un forte marina da guerra tedesca protegge queste linee di comunicazione”.

I recenti provvedimenti riorganizzativi interessanti le forze navali della Repubblica Federale appaiono perfettamente in linea con queste affermazioni testimoniando una volontà di dotarsi di una flotta well balanced in grado di operare anche per lunghi periodi in zone di mare lontane dalle coste nazionali pur non trascurando una spiccata capacità di sea control sia nel Baltico che nel Mar del Nord.

La riorganizzazione in atto ha portato al concentramento nel MarKdo (Marinekommando) di Rostock sia dello staff dell’Ispettore della Marina (Capo di Stato Maggiore) che dell’organizzazione tecnico-amministrativa (ex Marineamt) e del Comando della Flotta con un sicuro risparmio di personale ed una accresciuta efficienza complessiva.

Dal Comando di Rostock dipendono i due più importanti comandi navali, la 1^ Flottiglia a Kiel e la 2^ Flottiglia a Wilhelmshaven. La distribuzione del naviglio a queste due organizzazioni dimostra che la flottiglia di Kiel ha un maggior orientamento baltico, mentre da quella di Wilhelmshaven dipendono le unità maggiori con vocazione oceanica.

Infatti la 1^Flottiglia ha alle sue dipendenze la Squadriglia delle cinque nuove corvette della classe “Braunschweig” (tipo K130), la Squadriglia sommergibili (U-boote tipo 212), la Squadriglia delle ultime motocannoniere in servizio, che saranno radiate entro il 2016, due Squadriglie di Cacciamine e le tre navi “intelligence” del Tipo 423.

E’ infine prevista la costituzione di una Squadriglia raggruppante le unità di supporto della classe “Elbe” (tipo 404) attualmente suddivise tra i vari comandi delle unità di cui assicurano l’assistenza logistica. Le unità della 1^ Flottiglia oltre che a Kiel sono basate anche a Warnemunde e a Eckernforde, tutti porti del Baltico. Un battaglione di protezione costiera ed un reparto di forze speciali completano lo schieramento orientale.

La 2^ Flottiglia raggruppa le unità maggiori nella grande base di Wilhelmshaven sul Mar del Nord ed è composta dalla 2^ Squadriglia fregate con le quattro unità classe “Brandenburg” (tipo 123) e le tre “Sachsen”(tipo 124), dalla 4^ Squadriglia con le sei fregate della classe “Bremen” (tipo 122) e le quattro grandi classe “Baden-Wurttemberg” (tipo 125) e dalla Squadriglia Navi Ausiliarie, comprendente le grandi unità di rifornimento d’altura della classe “Berlin”, le minori classe “Rhon” e “Walkchensee” ed i rimorchiatori d’altura classe “Wangerooge”.

L’aviazione navale è concentrata sulla base di Nordholz e comprende il 3° stormo con 8 velivoli P3C Orion e 2 DO 228 ed il 5° stormo con 21 elicotteri Sea King Mk 41 e 22 Sea Lynx Mk. 88. E’ prevista la sostituzione dei più anziani elicotteri con 18 velivoli NH-90 in fase di consegna, mentre sei UAV “Camcopter S100” saranno imbarcati sulle corvette.

In fase di avanzato sviluppo è la grande unità multi-ruolo nota come “Mehrzwerckeinsatzschiff”, che dovrebbe consentire un migliore supporto d’altura ed il trasporto se necessario di forze anfibie.
Il supporto tecnico-operativo della Marina è distribuito su sedici località in Germania, in Olanda e negli Stati Uniti con alla testa il Comando del Supporto Navale (MUKdo), mentre nei pressi di Kiel è ubicato l’Istituto per la Medicina Marittima, che coordina l’intera attività sanitaria della forza armata.
Gli istituti di istruzione comprendono l’Accademia Navale a Flensburg, la Scuola Sottufficiali a Plon, la Scuola Tecnica a Parow, la Scuola per le operazioni navali a Bremerhaven ed il Centro di Addestramento Controllo Danni a Nuestadt. Dall’Accademia dipende anche la famosa nave scuola a vela Gorch Fock.Nel 2016 è previsto che il personale sarà composto da 13.050 militari e da 1.670 civili.

Anche se alcuni commentatori classificano la Deutschen Marine solo al 18° posto tra le marine mondiali per un tonnellaggio (nel 2014) di circa 83.000 tonnellate, la Marina di Berlino per la qualità delle sue più recenti unità e per l’efficienza dell’organizzazione appena descritta appare oggi come un’importante forza navale del Mondo Occidentale, perfettamente integrata nell’Alleanza Atlantica ed in grado di operare anche per lunghi periodi in aree lontane, come ha recentemente dimostrato nell’operazione antipirateria “Atalanta” in Oceano Indiano.

Il consistente numero di località in Germania dove la Marina è presente dimostra anche una volontà di integrazione con i vari Lander marittimi del Paese, volontà testimoniata anche dalla nomenclatura adottata per le navi, che quasi tutte portano nomi di regioni o città tedesche, i cui stemmi sono riprodotti sulle loro fiancate con un legame molto forte tra la Marina, le popolazioni costiere e le istituzioni federali.

Con la prossima eliminazione delle unità più datate, come le motocannoniere di circa trenta anni d’età, e l’entrata in servizio delle nuove fregate (meglio dire caccia) del tipo 125, abbandonando la classica connotazione baltica propria degli anni della Guerra Fredda, la Deutschen Marine sta entrando nel XXI secolo come un importante elemento di sostegno della politica internazionale della Germania, grande potenza economica, che non può più trascurare il sicuro esercizio di un suo Potere Marittimo.

Foto: Bundeswehr/Marina tedesca

Pier Paolo RamoinoVedi tutti gli articoli

L'ammiraglio Ramoino è Vice Presidente del Centro Universitario di Studi Strategici e Internazionali dell'Università di Firenze, Docente di Studi Strategici presso l'Accademia Navale di Livorno e cultore della materia presso la Cattedra di Storia delle Relazioni Internazionali dell'Università Cattolica del S. Cuore a Milano. Dal 1982 a tutto il 1996 ha ricoperto le cattedre di Strategia e di Storia Militare dell'Istituto di Guerra Marittima di Livorno, di cui è stato per dieci anni anche Direttore dei Corsi di Stato Maggiore. Nella sua carriera in Marina ha comandato diverse unità incluso il caccia Ardito e l'Istituto di Guerra Marittima.

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