Operativa entro giugno la "Fionda di David"

Il David’s Sling, sistema missilistico superficie-aria (SAM) conosciuto anche come Stunner o Magic Wand, potrebbe essere dichiarato pienamente operativo entro giugno; l’annuncio, fatto il 1° aprile scorso dal Ministero della Difesa israeliano, arriva al termine di una serie di test effettuati nei mesi scorsi nel deserto del Negev. Progettato e prodotto dal consorzio Rafael Advanced Defense Systems e Raytheon Company, il David’s Sling andrà a completare la rete di difesa antimissile a più livelli dello Stato ebraico, fornendo ad Israele un ulteriore protezione contro i razzi e i missili balistici a media gittata.

L’accelerazione al programma va inquadrata alla luce degli ultimi sviluppi nei negoziati sul nucleare iraniano e come effetto delle recenti tensioni, per altro annunciate, tra Israele ed Hezbollah, oltre che alla necessità di colmare quel segmento di difesa lasciato vuoto dal Kippat Barzel (Iron Dome), sistema contro razzi, colpi d’artiglieria e mortai (C-RAM) che copre la fascia di bersagli lanciati da una distanza di 4-70 km, e dall’Hetz (Arrow), il sistema ad alta accelerazione contro missili balistici (ABM) a lungo raggio progettato da Israel Aerospace Industries (IAI) per distruggere il bersaglio in ingresso quando si trova ancora nell’alta stratosfera.

Nato per intercettare e colpire missili balistici tattici di nuova generazione (Iskander, OTR-21 Tochka, Naze’at, Zelzal-1/2/3, Fateh-110, Shahab-1/2, Qiam 1, DF-11/15/16 … ) lanciati in un raggio che va da 40 chilometri (24.85 mi) a 300 (186.41 mi), il David’s Sling verrebbe inizialmente affiancato ai sistema MIM-23 Hawk e MIM-104 Patriot già in dotazione alle Forze di Difesa Israeliane (IDF).

Il sensore di ricerca di terra è composto da un Advanced Asymmetric 360 Degree Multi Seeker Sensor Engagement e da un multi-mission radar (MMR) ELTA-EL/M-2084 della Israel Aerospace Industries (IAI), apparato per la ricerca elettronica attiva che utilizza la tecnologia 3D Active Electronically Steered Array (AESA) ed ha un range di 70-300 km.
Il missile intercettore, equipaggiato con apparati Dual Electro-Optical Focal Plane Array (EO-FPA) e con un on-board dual Imaging Infrared CCD/IIR seekers, sistema di ricerca che discrimina l’obiettivo armato dalle contromisure utilizzate per l’inganno, si avvale inoltre di sistemi di comunicazione 3 Way Data Link con Advanced Real-time Automatic e Manual Re-targeting Capability, Advanced Electronic Counter-CounterMeasures (ECCM) e InfraRed Counter-CounterMeasures (IRCCM).

Il David’s Sling è un multi-stadio a propellente solido, con un primo e un secondo stadio stadio dotati di motore per la spinta e un terzo stadio asimmetrico che opera nella fase finale dell’attacco; la velocità con la quale ingaggia l’obiettivo è Mach 7.5, il raggio d’azione è di 40-300 chilometri  e la quota operativa è di 50-75 chilometri.

A Washington la Camera dei Rappresentanti potrebbe discutere a breve la proposta bipartisan sul finanziamento USA al programma David’s Sling; il disegno di legge, presentato martedì scorso dal Democratico Derek Kilmer e dal Repubblicano Jim Bridenstine, prevede un investimento di 286 milioni di dollari per l’approvvigionamento, la ricerca e sviluppo del sistema di difesa antimissile israeliano.

Con un comunicato stampa, i due politici americani hanno ricordato che, oltre ai positivi riflessi economici e ai dei rapporti che legano i due Paesi, non può essere dimenticata la minaccia missilistica alla quale è continuamente sottoposto Israele. “Hamas, Hezbollah e i loro sostenitori iraniani e siriani stanno sviluppando sistemi missilistici sempre più sofisticati e questo a scapito e contro il nostro migliore alleato in Medio Oriente; attraverso lo sviluppo congiunto del David’s Sling, Stati Uniti ed Israele dimostrano l’incrollabile impegno americano per la sicurezza dello Stato ebraico”. (IT log defence)

Foto: Defense Update, Rafael

Eugenio Roscini VitaliVedi tutti gli articoli

Colonnello dell'Aeronautica Militare in congedo, ha conseguito un master di specializzazione in analisi di sistema e procedure all'Istituto Superiore di Telecomunicazioni. In ambito internazionale ha prestato servizio presso il Comando Forze Terrestri Alleate del Sud Europa, la 5^ Forza Aerea Tattica Alleata e il Comando NATO di AFSOUTH. Tra il 1995 e il 2003 ha preso parte alle Operazioni NATO nei Balcani (IFOR/SFOR/KFOR). Gestisce il sito ITlogDefence.

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