Alleanza a tre per il drone europeo

ANSA 18 maggio – Italia, Francia e Germania hanno firmato a Bruxelles, in occasione del Consiglio ‘jumbo’ Esteri-Difesa del 18 maggio, un accordo che spiana la strada allo sviluppo di un drone tutto europeo.

I primi modelli di velivolo senza pilota ‘made in Ue’ potrebbero decollare entro il 2025 se nei prossimi due anni – questo l’oggetto della lettera d’intenti sottoscritta dai tre ministri della Difesa – sarà accertato che ci sono tutte le condizioni per realizzare con successo il progetto. L’accordo siglato da Roberta Pinotti e dai suoi colleghi Yean-Yves Le Drian e Ursula von der Leyen affida il compito di superare l’attuale monopolio statunitense nel settore ai colossi   dell’industria europea della difesa come Finmeccanica (in particolare Alenia Aermacchi), Dassault e Airbus Defence&Space.

Tre gruppi che già un anno fa – dopo le sollecitazioni giunte nel dicembre 2013 dai leader europei –  avevano presentato una proposta per un drone del segmento Male (Medium altitude/Long Endurance) che prevedeva una prima fase di ‘definizione’ della durata di due anni (e del valore stimato in 50 milioni di euro) e, subito dopo, l’avvio di una fase di pieno sviluppo. La nascita di un ‘euro-drone’, ha sottolineato l’ad di Finmeccanica Mauro Moretti, “rappresenta un cambio di passo decisivo per l’agenda della difesa e della sicurezza europea” ed anche “un’opportunità unica per seguire un percorso tecnologico comune basato su consolidate leadership”.

“I recenti impegni nei teatri operativi e nelle crisi politiche ed umanitarie ai nostri confini – si legge in una nota congiunta di Italia, Francia e Germania – hanno dimostrato un forte bisogno di un sistema aereo a pilotaggio remoto con autonomia d’uso e supporto. Una volta operativo – evidenziano ancora i tre Paesi lasciando la porta aperta all’ingresso nel progetto di altri partner Ue – l’euro-drone eseguirà operazioni di ricognizione, di sorveglianza e di riconoscimento a lunga distanza con una grande varietà di carico utile”.

Bernhard Gerwert, ceo di Airbus Defence and Space, ha dichiarato: “Questo importante traguardo da parte di industrie e Governi testimonia  chiaramente che l’autonomia nello sviluppo di nuovi sistemi, e specificamente nella ricognizione militare e negli aerei non pilotati, è da ritenersi di importanza strategica per la sicurezza dell’Europa”.

Eric Trappier, ceo di Dassault Aviation, ha detto: “Accogliamo con piacere questo importante annuncio, che conferma la legittimità e l’interesse dell’iniziativa industriale comune avviata nel 2013. I Paesi europei devono sviluppare una soluzione autonoma di sistema aereo non pilotato male di nuova generazione per missioni militari e di sicurezza, che è un requisito fondamentale delle nostre forze
armate”.

Foto: Dassault, Airbus

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