Le nuove armi leggere azere
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Debutto all’IDEF 2015 per la nuova linea di armi militari prodotte dalle aziende controllate dal Ministero dell’Industria della Difesa dell’Azerbaijan (MODAR). Presente all’importante fiera della Regione Euroasiatica che si è tenuta dal 5 all’8 maggio ad Istanbul, l’agenzia governativa ha portato all’attenzione del pubblico numerose armi leggere, dal fucile d’assalto EM-14 calibro 5,56 mm al lanciagranate RBG/M11 da 40 mm, caricatore a tamburo da 6 colpi, mirino “red dot” montato su supporto a rotaia Picatinny, raggio d’azione ffettivo nel fuoco indiretto di 200-400 metri e nel fuoco diretto di 50-375 metri, con elevata percentuale di successo fino a 150-200 metri. Guidato da Yavar Jamalov, il Ministero dell’Industria della Difesa azero punta a diventare uno dei principali esportatori di armi dell’Asia centrale e del Medio Oriente.
Impegnato in numerosi programmi congiunti con Israele, Turchia, Sud Africa, Ucraina, Bielorussia, Pakistan e con numerose aziende private, MODAR è responsabile dal 2005 per la progettazione, produzione, regolazione e manutenzione dei prodotti destinati al settore militare. Secondo quanto pubblicato dalla rivista specializzata IHS Jane’s, oltre al lanciagranate RBG/M11 e al fucile d’assalto EM-14, arma derivata dal fucile Khazri che MODAR costruisce dal 2011 su licenza Izhmash come versione modificata dell’AK-74M, ad Istambul è stato visto per la prima volta il nuovo Mubariz, fucile anti-materiale calibro 12.7×108 mm che dal 2016 prenderà il posto del semi-automatico Istigal calibro 14.5×114 mm, prima arma di questo tipo prodotta in Azerbaijan.
Inoltre, è stato presentato il nuovo fucile di precisione Yirtiji, arma da cecchino calibro 7.62x54R mm che dovrebbe rimpiazzare il fucile russo SVD Dragunov, e la nuova linea di caricatori da 30 colpi in polimero traslucido per gli AK-74 e AK/AKM. Per quanto riguarda i collaudati Yalguzag bolt-action calibro 7.62×51 mm da cecchino, MODAR assicura che la produzione destinata alle Forze armate azere avrebbe già raggiunto le 100 unità , mentre il servizio di sicurezza turco avrebbe in ordine 350 lanciarazzi RPG-7V2 Gaya e l’Iraq avrebbe già preso accordi per la fornutura di 500 lanciarazzi RPG-7. (IT log defence)
Foto: yugoimport.com e Remigiusz Wilk/Jane’s
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Eugenio Roscini VitaliVedi tutti gli articoli
Colonnello dell'Aeronautica Militare in congedo, ha conseguito un master di specializzazione in analisi di sistema e procedure all'Istituto Superiore di Telecomunicazioni. In ambito internazionale ha prestato servizio presso il Comando Forze Terrestri Alleate del Sud Europa, la 5^ Forza Aerea Tattica Alleata e il Comando NATO di AFSOUTH. Tra il 1995 e il 2003 ha preso parte alle Operazioni NATO nei Balcani (IFOR/SFOR/KFOR). Gestisce il sito ITlogDefence.