Opac: distrutto il 90 per cento delle armi chimiche mondiali
Il 90 per cento delle armi chimiche del mondo è stato distrutto. Lo ha affermato in un comunicato l’Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche (Opac) ripreso dall’Agenzia Nova. Secondo il direttore dell’organizzazione internazionale con sede all’Aia (Paesi Bassi), Ahmet Uzumcu, “questa è una pietra miliare che dimostra che siamo sulla buona strada per liberare il mondo dalle armi chimiche”.
Ad oggi l’Opac ha confermato la distruzione di circa 63 mila tonnellate di armi chimiche, possedute soprattutto da Stati Uniti e Russia, sostenendo che “la loro eliminazione è stata completata in modo sicuro”.
Fra gli armamenti smaltiti rientrano le circa 1.300 tonnellate di materiale chimico consegnate dal governo siriano, in gran parte distrutto a bordo della nave militare statunitense Cape Ray.
Nel comunicato l’Opac ha inoltre sottolineato che lo smantellamento di tutti gli armamenti chimici di Usa e Russia, risalenti alla guerra fredda, verrà completata fra il 2020 e il 2023. Dal 1997 sono almeno 190 i paesi che hanno aderito alla Convenzione internazionale sulle armi accettando di interrompere la produzione di armamenti e materiali e di distruggere quelli esistenti.
Al momento sono sei gli stati che non hanno ancora firmato la Convenzione: Angola, Myanmar, Egitto, Israele, Corea del Sud e Sud Sudan. Di recente i parlamenti di Angola e Myanmar hanno approvato l’adesione alla Convenzione.
Foto: Opac
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