News da Mosca

Conclusa la seconda serie di prove del Mil Mi-171A2
Dello sviluppo e collaudo dell’elicottero Mil Mi-171A2 ne avevamo parlato nel novembre del 2014; in questi giorni giunge a tal proposito la notizia che è stata conclusa la seconda fase dei test preliminari di volo. Secondo un comunicato stampa della Russian Helicopters, il Mi-171A2 ha portato a compimento presso il centro sperimentale degli stabilimenti Mil a Mosca un totale di ben 72 voli e 67 prove al suolo. Se nella prima fase sono stati condotti 43 voli con il rotore principale dotato di pale in compositi polimerici e rotore di coda a X, in questa seconda fase si è passati alla prova dei motori VK-2500PS-03, del sistema di regolazione e controllo digitale BARK-6V7S, degli stabilizzatori e del rotore anti-torsione modificato al fine di effettuare ulteriori test di certificazione sul Mi-171A2.

Il rapporto compilato sulla base dei suddetti test – dichiara la casa costruttrice – è in linea con le recensioni positive fornite dai piloti collaudatori; i test hanno insomma confermato le prestazioni del velivolo come da specifiche emesse nella documentazione del progetto.Il secondo prototipo del Mi-171A2 è attualmente in fase di allestimento e sarà presto accorpato in questo test di volo; entrambi tuttavia sono dotati dell’avionica KBO-17 sviluppata dalla società russa KRET. Tale suite permette di ridurre il numero dell’equipaggio a due persone e grazie ad essa il Mi-171A2 può operare in qualsiasi ora del giorno o della notte anche in condizioni climatiche estremamente avverse. Per una maggiore sicurezza di volo, il Mi-171A2 è stato equipaggiato con moderni sistemi cartografici di navigazione satellitare (su display LCD a colori) GLONASS o GPS con mappe digitalizzate, sistemi di navigazione inerziali VOR/ILS, moduli di informazione meteorologica e sistemi di allerta collisioni (per la presenza di linee elettriche, tralicci, alberi solitari, etc.), offrendo un nuovo livello qualitativo delle prestazioni dell’equipaggio.

Avviata la produzione del Mil Mi-26T2
Russian Helicopters ha ufficialmente avviato la produzione in serie dell’elicottero pesante Mi-26T2. Il Mi-26T2 differisce dal modello base Mi-26T per il numero ridotto dei membri dell’equipaggio: due ufficiali (pilota e copilota-navigatore) invece dei cinque previsti; tre in caso di utilizzo di carico esterno.

È equipaggiato con cinque moderni display multifunzione a cristalli liquidi, pannelli di controllo digitali, unità di backup elettromeccanici, avionica di bordo totalmente rinnovata per una notevole riduzione del carico di lavoro dell’equipaggio, confort di bordo sensibilmente migliorato (climatizzazione, riscaldamento ed ergonomia di bordo curata); possibilità di utilizzo dei NVG per le missioni notturne, dispositivo integrato di alimentazione TV a colori per la visualizzazione costante del carico esterno, turbine D-136-2 migliorate per l’uso “hot and high” dotate di FADEC (Full Authority Digital Engine Control), avvisatore integrato EGPSWS (Early Ground Proximity Warning System) il cui sistema fornisce un controllo totale sopra lo spazio aereo per un raggio di 9-11 km intorno all’elicottero, un Automatic Flight Control System aggiornato che consente il volo in ogni condizione climatica meteo – temporale – geografica, su  qualsiasi rotta dell’aviazione civile o su rotte improvvisate.

Un proiettore supplementare è stato installato inoltre per operazioni notturne con capacità di illuminazione ad infrarossi (e per essere utilizzato assieme ai relativi visori notturni). L’aggiornamento include inoltre un sistema di navigazione A-737 GNSS compatibile sia con il GPS che con il sistema di navigazione russo Glonass.

Tali ammodernamenti rientrano ovviamente nell’ottica della diminuzione dei costi operativi e di quelli per la formazione del personale, oltre che nel miglioramento delle performance di quello che attualmente è l’elicottero da trasporto più grande e potente del mondo.

“Annunciamo l’avvio della produzione dell’elicottero pesante modernizzato Mi-26T2 – ha dichiarato Andrey Shibitov, vice AD di Russian Helicopers – e considerando che i Mi-26 sono macchine senza rivali nel mondo in termini di capacità di carico e flessibilità operativa, siamo estremamente fiduciosi che questa modernizzazione amplierà in modo significativo il loro potenziale utilizzo operativo. Il Mi-26T2 – ha proseguito Shibitov – sarà estremamente popolare in patria e all’estero”.

Se la creazione di mastodontici velivoli ad ala rotante pone sfide progettuali particolarmente complesse ed ambiziose, è anche vero che la Russia vanta decenni di esperienze uniche nella produzione di queste macchine speciali: ricordiamo ad esempio gli elicotteri pesanti della famiglia Mil, come il Mi-6, il Mi-10 e il Mi-12, che insieme all’ultimo giunto Mi-26 (prodotto dal 1980 ad oggi in 316 esemplari) hanno polverizzato uno dopo l’altro numerosi record mondiali di carico.

La realizzazione del nuovo Mi-26T2 si compie con la collaborazione tra Mil Moscow Helicopter e Rostvertol: la preparazione del documento di progettazione operativa si conlude a metà del 2010, nel dicembre dello stesso anno il prototipo viene trasferito dallo stabilimento di assemblaggio finale al centro di prove in volo. Il 17 febbraio 2011 presso il centro Rostvertol il Mi-26T2 effettua il suo primo volo, e nell’agosto dello stesso anno viene presentato al salone aerospaziale MAKS-2011 di Zhulovsky suscitando notevole interesse tra i visitatori e i potenziali clienti.

Alla fine del 2013 viene siglato un accordo iniziale con l’Algeria per la fornitura di sei Mi-26T2; contratto che viene ufficializzato l’anno successivo. Nei primi mesi del 2015, due elicotteri Mi-26T2 vengono assemblati per l’esportazione e dopo le prove (ovvero entro la fine dell’anno) saranno consegnati in Algeria. Come il suo predecessore il Mi-26T, il Mi-26T2 può essere utilizzato per il trasporto cargo di grandi dimensioni in cabina o tramite gancio baricentrico, ma la sua cabina può essere attrezzata per il trasporto di paracadutisti o feriti. Può essere utilizzato come gru volante nella realizzazione di infrastrutture edili, industriali o minerari; altrettanto idoneo è nella missione di rifornimento in volo o a terra o ancora in missioni antincendio Il Mi-26T2 ha un peso massimo al decollo di 56 tonnellate e possiede un’autonomia di 800 Km con una velocità massima di 295 Km/h, mentre la versione a basso consumo opera ad una velocità di 255 Km/h.La sua capacità di carico è di 20 tonnellate (4 tonnellate in più del suo rivale americano Sikorsky CH-53E) ma la sua versione aggiornata secondo gli analisti militari potrebbe aumentare il fattore massimo fino a 25 tonnellate.

Aggiornamenti per l’Aviazione della Marina russa
Secondo un comunicato della società OJSC Ilyushin Aviation Complex, l’Aviazione della Marina russa ha emesso la richiesta di una serie di aggiornamenti relativi ad un secondo lotto di aerei antisom e pattugliamento marittimo Il-38N.

La società non ha rivelato il numero esatto di aerei che nello specifico verrà sottoposto ad upgrade, anche se un primo gruppo di velivoli di cui abbiamo ampiamente parlato nei passati mesi comprendeva cinque Il-38. Il programma di aggiornamenti prevede una nuova generazione di sonde idroacustiche e magnetiche rimovibili e l’installazione di un nuovo sistema radio elettronico antisom denominato Novella (sviluppato e prodotto da dalla OJSC System Engineering Scientifica Research Institute di San Pietroburgo), che comprende nel dettaglio un analizzatore ad alta risoluzione termica, sensori MAD per la rilevazione di anomalie magnetiche e altri sistemi elettronici che consentono al velivolo di rilevare bersagli di superficie fino ad una distanza di 320 Km e bersagli aerei fino ad una distanza di 90 chilometri.

Sempre a proposito di aggiornamenti, è doveroso riportare una fonte del complesso militare-industriale russo citata dall’Agenzia di Stampa RIA Novosti, secondo la quale l’intero parco di elicotteri antisom Kamov Ka-27 e dei pattugliatori a lungo raggio Tupolev Tu-142 della flotta aerea della Marina russa subirà una radicale modernizzazione nel triennio 2018-2020. Attualmente, secondo il Flightglobal, la Marina russa dispone di 24 Tu-142 e circa 80 Ka-27. Secondo il funzionario “la modernizzazione dei Tu-142 sarà effettuata in conformità con i requisiti tecnici emessi dalla Marina e questo comporterà un significativo aggiornamento dell’avionica entro prossimi 3-5 anni; i Ka-27, che saranno sottoposti ad aggiornamento nello stesso periodo, riceveranno delle migliorie ai sistemi d’arma e all’avionica”.

Radiazione o aggiornamento per i MiG-29N malesi?
Secondo le parole del Comandante Generale della Royal Malaysian Air Force Datuk Seri Roslan Saad in occasione del 57° anniversario della Forza aerea avvenuto lo scorso primo giugno, i MiG-29 (nonostante le rascorse polemiche N.d.A.) possiedono ancora capacità notevoli, ma è sottinteso che abbisognano di upgrade che ne potenzino la loro versatilità e al contempo ne estendano la loro vita utile.

Dunque la fine operativa dei MiG-29N/NUB Fulcrum malesi prevista entro la conclusione del 2015 potrebbe estendersi per almeno altri 5 anni o più, in base al tipo di aggiornamento che riceveranno. L’affermazione resa dal Comandante Generale della RMAF, qualora definitiva e ufficializzata, lascerebbe un po’ d’amaro in bocca ai vari produttori aerei occidentali e russi che sono in corsa per la sostituzione dei MiG-29N malesi, ovvero SAAB (Gripen), Lockheed Martin (F-16), Dassault (Rafale), Sukhoi (Su-30/Su-35) e RAC MiG (MiG-35).

Alla luce di quanto sopra esposto potrebbe essere tuttavia proprio la RAC MiG avere le carte migliori, considerato che l’eventuale aggiornamento dei 10 MiG-29N monoposto e dei 2 MiG-29NUB biposto allo standard MiG-29SMT coinvolgerebbe proprio la società russa con un discreto ritorno economico.

Previsione di aggiornamento per i Mi-26 indiani
Secondo funzionari dell’Indian Air Force, nei prossimi mesi saranno inviati in Russia due elicotteri da trasporto pesante Mil Mi-26 al fine di sottoporli ad aggiornamento.

Gli elicotteri, acquistati alla fine degli anni ’80, saranno dotati di nuovi computer di bordo, sistemi di navigazione inerziale moderni e nuovi TFR (terrain-following radar) al fine di estenderne la loro vita operativa.

“I retrofit dei due Mi-26 – ha dichiarato un portavoce della IAF – integreranno così più efficacemente la flotta di 15 CH-47F Chinook  (attualmente in fase di acquisizione) nel compito dei trasporti pesanti”.

Per la cronaca, l’IAF ha acquistato quattro Mi-26 tra il 1986 e il 1989 per un valore complessivo di 1,31 milioni di dollari benché originariamente fosse previsto l’acquisto di sei esemplari.

12 Mil Mi-8MTV-5 per la Bielorussia
Durante il recente International Miltary-Technical Forum “ARMY-2015” svoltosi presso la base aerea di Kubinka, Russian Helicopters attraverso il suo Amministratore delegato Alexander Mikheyev ha annunciato agli organi di stampa presenti che la Bielorussia ha firmato un contratto per l’acquisto di 12 elicotteri da trasporto militare Mil Mi-8MTV-5 da consegnarsi nel biennio 2016-2017.

“La Repubblica bielorussa – ha dichiarato Mikheev – è un partner fondamentale per il nostro paese nella cooperazione tecnica militare e la firma di questo contratto rappresenta un ulteriore passo verso il rafforzamento dell’amicizia e dei rapporti commerciali tra i due paesi”.

Questo nuovo contratto sarà emanato in conformità con l’accordo tra la Federazione russa e la Repubblica bielorussa sullo sviluppo della cooperazione tecnica e militare siglato il 10 dicembre 2009, e pertanto quest’ultima riceverà gli elicotteri Mi-8MTV-5 nella stessa configurazione usata dalle forze armate russe.

No all’export dell’Il-112
Il direttore del programma Ilyushin Il-112 Dmitry Savelyev dell’Ilyushin Aviation Complex ha riferito all’organo di stampa RIA Novosti che il nuovo velivolo da trasporto militare non sarà ceduto ad alcun stato estero. Secondo Savelyev, infatti, il Ministero della Difesa russo avrebbe posto il veto sull’export dell’Il-112 data la quantità di materiale, in particolare i suoi sistemi di comunicazione, che attualmente sono coperti dal segreto militare e pertanto non destinati alla vendita a paesi terzi. Savelyev ha aggiunto però che il suo bureau creerà sicuramente una versione “light” dell’Il-112, priva di avionica sensibile che possa comprometterne l’esportazione.

Primo cliente straniero per il Kamov Ka-52
L’elicottero d’attacco Kamov Ka-52 sembra aver trovato il primo cliente straniero: durante il salone aerospaziale francese Paris Air Show 2015, infatti, Sergei Kornev, capo della delegazione del Rosoboronexport (agenzia russa di Stato per l’export militare), avrebbe confermato la vendita dell’elicottero ad un paese straniero senza svelare ulteriori dettagli. Il paese acquirente potrebbe essere proprio l’Algeria, in considerazione del fatto che lo scorso 8 dicembre, citando la relazione annuale del bureau Kamov, l’agenzia di stampa TASS avrebbe riferito di un contratto del valore di 1,7 milioni di dollari per “fornire servizi per la preparazione e l’organizzazione” di una dimostrazione di un Ka-52 “per un potenziale cliente in Algeria” che dovrebbe avvenire quasi certamente entro la fine di quest’estate.

Sebbene fonti ufficiose parlino di una fornitura di 24 Ka-52, nessuna conferma è giunta in merito da Rosoboronexport. Certamente l’Algeria è uno dei migliori clienti di elicotteri russi e il recente passato ha visto cospicui ordini ampiamente trattati da Analisi Difesa: ricordiamo ad esempio l’ordine nel marzo 2014 per l’acquisto di 42 nuovi elicotteri d’attacco Mil Mi-28N, 6 Mil Mi-26T2 da trasporto pesante o il potenziamento di 39 Mil Mi-8 allo standard Mi-8AMTSh.Tuttavia è bene riportare per completezza d’informazione una fonte russa citata dal Janes secondo cui nel settembre dello scorso anno sarebbe stato l’Azerbaijan ad aver mostrato un forte interesse verso quest’elicottero.

Il Ka-52 è conosciuto anche col nome di “Alligator” ed è un derivato del Ka-50 “Black shark”; a differenza di quest’ultimo (monoposto), dispone di un equipaggio a due posti affiancati. Si tratta dell’unico elicottero al mondo dotato di seggiolino eiettabile (NPP Zvezda K-37-800) ed è armato da un cannone Shipunov 2A42 da 30 mm, missili a guida laser Vikhr, razzi e persino missili aria-aria (come l’R-73 “AA-11 Archer”); l’Alligator è dotato inoltre di due radar: uno per gli obiettivi terrestri e uno per i bersagli aerei, nonché di un sistema di avvistamento FLIR/TV Samshite.

Il suo primo volo è avvenuto nel giugno del 1997, la produzione in serie è iniziata nel 2008 ed è entrato in servizio con l’Esercito russo nel 2011. Il Ka-52 è alimentato da due motori VK-2500 che gli consentono di operare fino a 5.000 metri di quota in qualsiasi condizione climatica e può raggiungere una velocità massima di 300 km/h con un raggio di 460 chilometri

Abbiamo parlato in passato della versione navale denominata Ka-52K destinata a servire sulle due navi d’assalto anfibie Mistral di costruzione francese, tuttavia, a seguito delle sanzioni applicate al paese russo, le stesse unità non verranno più consegnate, e pertanto la Marina russa dovrà trovare una valida alternativa per utilizzare le 32 macchine ordinate a suo tempo. Riguardo l’ordine emesso dall’Aeronautica Militare russa (VVS) sono ben 146 gli esemplari ordinati di cui circa la metà è già stata consegnata ai rispettivi reparti operativi.

 Possibile aggiornamento dei Su-30MKI indiani
Secondo Konstantin Biryulin, capo della delegazione russa presente al Salone aerospaziale Paris Air Show 2015, Russia e India stanno discutendo del rimodernamento dei caccia Su-30MKI in dotazione alla IAF. Biryulin, rispondendo ad un addetto stampa dell’agenzia TASS, avrebbe dichiarato che “insieme ai nostri partner indiani stiamo tenendo dei colloqui sull’aggiornamento dell’intera flotta dei Su-30MKI che sono stati consegnati circa vent’anni fa”.

Il pacchetto di ammodernamento dovrebbe includere nuovi sistemi di comunicazione di bordo e di trasferimento dei dati, così come nuovi apparati radar dei caccia indiani Sukhoi.Secondo Biryulin, inoltre, i due paesi stanno preparando i contratti per i programmi congiunti che li vedono coinvolti sul lavoro di sviluppo del caccia di quinta generazione FGFA e sull’aereo polivalente da trasporto militare attualmente denominato MTA (Multirol Transport Aircraft).

“Le fasi tecniche del progetto preliminare di questi aerei sono già stati completati” – ha dichiarato Biryulin – “Allo stato attuale sono in corso negoziati per concludere definitivamente i contratti in materia di ricerca e sviluppo per la realizzazione di questi modelli”.

Foto: Russian Helicopters, Mig, Forze armate russe, Itar Tass

Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli

Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.

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