Un sostituto per l’Humvee

Agenzia Nova – Dopo una lunga carriera che l’ha visto impiegato dall’invasione di Panama nel 1989 alle guerre in Iraq e Afghanistan, passando dalla prima Guerra del Golfo e dalla Bosnia, il fuoristrada Humvee, il “cavallo da tiro” dell’Esercito degli Stati Uniti, sta vivendo il tramonto della sua lunga vita operativa.

Successore della Jeep, divenuta uno dei simboli della Seconda guerra mondiale, l’Humvee si è radicato altrettanto profondamente nell’immaginario militare e civile degli Stati Uniti, ma ormai ha fatto il suo tempo.

L’inadeguatezza del suo design ai nuovi contesti delle guerre asimmetriche, emersa drammaticamente nel corso degli ultimi, sanguinosi conflitti che hanno visto impegnate le forze Usa, ha spinto il Pentagono a voltare pagina.

Già oggi, centinaia di Humvee vengono venduti al miglior offerente o destinati allo sfasciacarrozze. Le forze armate hanno lanciato una gara d’appalto da 30 miliardi di dollari per la fornitura dei 55 mila veicoli che dovranno sostituire l’Humvee quantomeno nelle aree di combattimento.

Il programma, battezzato Joint Light Tactical Vehicle (Jltv), punta a dotare le forze di terra Usa di un veicolo più agile, leggero ed efficiente nei consumi, e che al contempo sia in grado di proteggere il proprio equipaggio da esplosioni e ordigni improvvisati.

Alla gara d’appalto partecipano, ognuna col proprio progetto, tre compagnie concorrenti: Am General, il costruttore dell’Humvee, che in trent’anni ne ha assemblati ben 300 mila esemplari; Oshkosh, costruttore dei veicoli Mrap (resistenti alle mine) impiegati dalle forze Usa in Afghanistan e in Iraq; e il colosso Lockheed Martin

Un numero ridotto di Humvee rimarrà in servizio ancora a lungo, ma verrà relegato alle funzioni di collegamento dietro le linee e a contesti non operativi.

Foto:  AM General, Oshkosh, Lockheed Martin, US dOD

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