L’US Army brevetta le prime due donne ranger

Le prime due soldatesse statunitensi hanno acquisito il brevetto di Ranger, l’unità di élite dell’US Army considerata la più difficile a cui accedere per le severe prove selettive dsa superare.
A sottolineare l’importanza storica di questo nuovo passo avanti verso l’integrazione delle donne nelle forze armate americane, alla cerimonia che si terrà venerdì a Fort Benning (base in Georgia che ospita il quartier generale dei Ranger e delle Special Forces) è atteso, secondo un giornale locale, il presidente Barack Obama.

Non sono stati diffusi i nomi delle due cadette, ma si sa che sono entrambe ufficiali diplomate a West Point  che hanno iniziato il corso di addestramento alla Ranger School lo scorso aprile con 380 militari maschi nella prima classe in cui sono state ammesse 19 militari donne.

Ma solo in due hanno resistito fino alla fine di 61 giorni di corso diviso in tre fasi: la prima a Fort Benning, la seconda in montagna nella National Forest di Chattahooche, sempre in Georgia, e poi l’ultima nelle paludi e la spiagge del Panhandle in Florida.

Non sono state solo le altre 17 cadette donne a gettare la spugna: dei 380 maschi che hanno iniziato il corso, solo 37 saranno presenti alla cerimonia di venerdì.

Ora le due donne potranno avere il prestigioso Ranger Tab sulle loro uniformi ma non potranno ancora fare effettivamente parte del 75simo Ranger Regiment, la forza di operazioni speciali, ancora chiusa alle donne, per accedere alla quale è necessario sottoporsi ad un ulteriore addestramento selettivo che qualifica l’operatività.

Da quando è iniziato il corso di addestramento in alcuni ambienti delle forze armate hanno avanzato scetticismo e sospetti sul fatto che queste cadette siano state trattate, a differenza dei colleghi, con i guanti.

Ma i vertici dei Ranger hanno negato con vigore aprendo anche, eccezionalmente, le porte delle basi dove si è svolto l’addestramento alla stampa. Giovedì le due cadette, insieme agli istruttori e ai colleghi,incontreranno i giornalisti.

Negli Stati Uniti come del resto in gran parte del mondo Occidentale l’inserimento delle dinne nelle forze armate, specie nei corpi d’élite, è un fenomeno che sembra coinvolgere, più del mondo militare, quello della politica, del costume e dei media

(con fonte Adnkronos)
Foto US Dod e Washington Post

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