Tokyo vara la portaeromobili Kaga

Il Giappone ha varato la seconda portaeromobili della classe Izumo (formalmente cacciatorpediniere porta-elicotteri) battezzandola come previsto con il nome di una delle portaerei che prese partero all’attacco a Pear Harbour del 7 dicembre 1941: Kaga.

La notizia ha suscitato scalpore perché il nome della nave (che si riferisce a un’antica provincia del Giappone ora prefettura di Ishikawa) evoca la guerra dell’Impero del Sol Levante tra gli anni ’30 e ’40 del secolo scorso e per la rinnovata consuetudine della Marina Giapponese (Forze di autodifesa marittime) di battezzare le navi con gli stessi nomi utilizzati nel passato, prassi corrente in tutte le forze navali inclusa quella nipponica che schiera molte navi che portano lo stesso nome di quelle che combatterono 70 anni fa nel Pacifico.

La polemica appare quindi pretestuosa (il nome della seconda unità classe Izumo era noto da tempo) e legata al forte dibattito interno al Giappone dopo la decisione del governo di Shinzo Abe di modificare la Costituzione per potenziare militarmente il Paese e riprendere a esportare tecnologia militare.

Un ritorno al ruolo di “potenza militare” contestato da alcuni a Tokyo e che desta qualche preoccupazione all’estero.

La vecchia Kaga, 38 mila tonnellate di dislocamento, venne affondata alla battaglia delle isole Midway il 4 giugno 1942 mentre la nuova Kaga entrerà in servizio nel 2017 per rafforzare la flotta giapponese impegnata a far fronte alle dispute territoriali con la Cina nel Mar Cinese Meridionale. Come la gemella Izumo, è lunga 248 metri con un dislocamento di 27.000 tonnellate (come l’italiana Cavour).

La Kaga ha un equipaggio di 470 marinai ed è previsto che imbarchi elicotteri e convertiplani MV-22 Osprey ( 5 ordinati negli Stati Uniti) mentre al momento non sono previsti velivoli da combattimento poiché il Giappone non ha finora ordinato la versione Stovl del Joint Strike Fighter, l’F-35B.

Nel 2017, quando la Kaga sarà operativa, il Giappone potrà contare su 4 portaeromobili: 2 Izumo  e 2 più piccole portaelicotteri della classe Hyuga da 18.300 tonnellate di dislocamento e un ponte di 197 metri. Dopo queste due classi di unità è ipotizzabile che Tokyo punti a dotarsi di una “vera” portaerei anche se  il ministero della Difesa giapponese ha negato di volere utilizzare le unità classe Izumo per trasportare velivoli ad ala fissa o, in generale, per scopi d’attacco.

La Kaga può ospitare sette elicotteri anti-sommergibile, velivoli in grado di rilevare la presenza dei sottomarini più sofisticati. Le navi classe Izumo aumenteranno la capacità del Giappone “di affrontare i sottomarini cinesi che sono diventati più difficili da individuare” aveva detto lo scorso marzo un ufficiale delle forze armate di Tokyo al quotidiano Asahi. I 7 elicotteri anti-sommergibile saranno gli SH-60J/K prodotti da Mitsubishi – una variante del Sikorski S-70 – imbarcati con 7  AgustaWestland MCH-101  per la difesa antimine e compiti di ricerca e soccorso.

Foto: JSDF e Stars&Stripes

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