News da Mosca

Si ai MiG-35, ma dal 2018
Il Ministero della Difesa russo ha pianificato la firma di un contratto per l’acquisto di oltre 30 caccia multiruolo MiG-35 (Codice NATO “Fulcrum-F”), non prima tuttavia del 2018. La dichiarazione resa dal Comandante delle Forze Aerospaziali Gen. Viktor Bondarev, fa intendere che la fase di realizzazione e collaudo di questo caccia di “generazione 4++” dovrebbe essere ultimata entro il 2017.

“Il nuovo caccia – ha dichiarato Bondarev alla stampa – è in fase di realizzazione e collaudo su ordine del ministero della Difesa e con un termine ultimo dei lavori che è il 2017. Dopo aver completato tutti gli esami previsti, il MiG-35 entrerà in servizio con un futuro finanziamento per la produzione di oltre 30 velivoli. Ecco spiegato perché è stato pianificato un contratto a questo proposito solo a partire dal 2018. Posso tuttavia affermare – ha proseguito Bondarev – che il MiG-35 troverà certamente clienti all’estero grazie alle sue eccellenti prestazioni; persino la sua manovrabilità è di molto superiore a quella del MiG-29”.

Il MiG-35 è un’evoluzione del MiG-29M/M2, è dotato di un radar AESA (a scansione elettronica attiva) Phazotron Zhuk-MAE fornito di sistemi più resistenti alle ECM, sistemi di volo fly-by-wire, 2 motori Klimov RD-33MK a spinta vettoriale, avionica migliorata e sonda per il rifornimento in volo.
Secondo il CEO di MiG Corporation Sergei Korotkov infine, ulteriori sviluppi del caccia MiG-35 saranno considerati come base di partenza per velivoli di quinta generazione.

Memorandum of understanding per il Mi-26T2
Il CEO di Russian Helicopters Alexander Mikheev ha dichiarato all’agenzia RIA Novosti che sono stati firmati i primi contratti per la consegna della nuova versione dell’elicottero da trasporto pesante Mil Mi-26T2, la cui produzione di massa (ne avevamo parlato approfonditamente nel mese di luglio) è stata avviata pochi mesi fa. Benché l’agenzia non specifichi la natura dei documenti siglati, è molto probabile che si tratti di memorandum of understanding, ovvero dei memorandum d’intesa che non hanno alcun valore contrattuale ma che certamente sono significativi dell’interesse che alcuni paesi hanno rivolto al mastodontico Mi-26T2.

Mikheev, che non avrebbe citato nel dettaglio quali e quanti sono i paesi siglanti tale documento, avrebbe dichiarato a tal proposito: “Abbiamo presentato la versione aggiornata del più grande elicottero del mondo, il Mi-26T2, al recente salone aerospaziale francese Paris Air Show. Il velivolo ha suscitato notevole interesse e abbiamo firmato così i primi contratti; si tratta di operatori civili provenienti da diversi paesi”.

Il Mi-26T2, ricordiamo, è l’ultima versione del Mi-26 (Codice NATO “Halo”); è equipaggiato da cinque moderni display multifunzione a cristalli liquidi (MFD), pannelli di controllo digitali, unità di backup elettromeccanici, avionica di bordo totalmente rinnovata per una notevole riduzione del carico di lavoro dell’equipaggio nonché un confort di bordo sensibilmente migliorato (climatizzazione, riscaldamento ed ergonomia di bordo migliorata).

Il Mi-26T2 offre inoltre la possibilità di utilizzo dei NVG (night vision goggles) per missioni notturne, dispositivo integrato di alimentazione TV a colori per la visualizzazione costante del carico esterno, turbine D-136-2 migliorate per l’uso “hot and high” e dotate di FADEC (Full Authority Digital Engine Control), avvisatore integrato EGPSWS (Early Ground Proximity Warning System), un Automatic Flight Control System aggiornato che consente il volo in ogni condizione climatica meteo – temporale – geografica, su  qualsiasi rotta dell’aviazione civile o su rotte improvvisate. Un proiettore supplementare è stato installato inoltre per operazioni notturne con capacità di illuminazione ad infrarossi (e quindi perfettamente compatibile con i relativi visori notturni).

Rientro in patria dei MiG-21 croati aggiornati
L’Aeronautica Militare croata (Hrvatsko Ratno Zrakoplovstvo i Protuzracna Obrana o semplicemente “HRZ i PZO”) ha reso noto agli organi di stampa nazionali il ritorno in patria della sua intera flotta di MiG-21 dopo essere stata sottoposta ad una profonda operazione di revisione e aggiornamento in Ucraina.

Il velivolo finale consegnato a metà dello scorso mese porta adesso il totale della flotta di MiG-21 croati a dodici esemplari.

Il programma di modernizzazione avviato due anni fa con la firma di un contratto del valore di 17,5 milioni di euro ha coinvolto infatti la lavorazione dei sette MiG-21 originari appartenenti all’Aeronautica croata oltre all’acquisto di ulteriori cinque “Fishbed” ucraini.
Secondo i media croati, che non hanno però specificato il termine stabilito a suo tempo, il ritardo delle consegne è stato dovuto esclusivamente alla crisi russo-ucraina. Tutti i MiG-21 sono stati mostrati per l’occasione durante il locale Airshow di Zagabria presso l’aeroporto di Pleso.

Kit di aggiornamento per i MiG-29 indiani
Secondo quanto riferito dal CEO di RAC MiG Sergey Korotkov all’agenzia TASS, sono stati consegnati più di 10 kit di aggiornamento per i MiG-29 delle Forze aeree indiane e cinque di questi kit sono già stati utilizzati dalla HAL (Hindustan Aeronautics Limited) per aggiornare altrettanti “Fulcrum”.

Secondo Korotkov, i primi due MiG-29 indiani sono impegnati in voli di prova mentre scriviamo; i rimanenti tre caccia stanno ultimando l’upgrade e seguiranno anche loro in un ciclo di prove in volo. Per la cronaca sarebbero 63 i MiG-29 indiani che dovranno essere aggiornati alla versione MiG-29UPG.

Interpellato successivamente a tal proposito sulle consegne dei caccia imbarcati MiG-29K per la Marina indiana, Korotkov ha affermato che saranno consegnati sei velivoli entro la fine del 2015 e ulteriori sei MiG nel 2016, concludendo così il contratto e portando il totale dei MiG-29K/KUB in dotazione alla Marina indiana a 45 esemplari.

Procede inoltre il programma per la creazione di un centro MRO (Maintenance, repair and operations) in India per i caccia imbarcati MiG-29K/KUB: “L’edificio è stato realizzato dal Governo indiano – ha dichiarato ancora Korotkov – e noi stiamo fornendo apparecchiature dedicate secondo l’accordo di compensazione firmato allo scorso salone aerospaziale russo MAKS-2013; stiamo procedendo inoltre all’addestramento degli specialisti indiani che in futuro realizzeranno in loco la riparazione e la manutenzione dei caccia imbarcati della Marina indiana”.

Programmazione dello sviluppo dell’elicottero AHL
Il Vice Ministro dell’Industria e del Commercio russo Andrey Boginsky ha spiegato l’iter della programmazione dello sviluppo del nuovo progetto di elicottero pesante sino-russo denominato AHL (Advanced Heavy-Lifter) di cui abbiamo parlato su AD lo scorso giugno.

“Il memorandum per l’AHL è stato firmato lo scorso maggio; – ha dichiarato Boginsky – attualmente è in preparazione il documento di accordo intergovernativo, mentre la successiva fase sarà quella di redigere un contratto tra le due principali società commerciali interessate.

Ci aspettiamo che entrambi i documenti siano preparati e firmati entro la fine dell’anno”.
Il Vice Ministro non esclude in tal senso che il progetto possa essere discusso e approfondito già nell’ambito del Salone aerospaziale russo MAKS 2015 tenutosi a Zhukovsky alla fine di agosto.

Secondo contratto algerino per otto Mil Mi-26T2
Abbiamo spesso parlato dell’acquisto di sei elicotteri da trasporto pesante Mi-26T2 da parte dell’Algeria avvenuto tramite un accordo firmato alla fine del 2013.

A tal proposito giunge però un aggiornamento tramite agenzia di stampa Interfax-AVN che ha citato una fonte del settore della difesa: in realtà l’Algeria avrebbe emesso un secondo ordine opzionale di ulteriori otto Mi-26T2 che porterebbe così il totale a 14 esemplari.

“Nell’ambito del primo contratto dei sei Mi-26T2 – ha dichiarato la fonte – due elicotteri sono stati consegnati la scorsa primavera, altri due saranno consegnati entro la fine dell’anno in corso e i rimanenti due esemplari nei primi mesi del 2016; immediatamente dopo verrà attuato il secondo contratto che potrebbe essere ultimato già entro il 2017”. Entrambi i contratti comprendono ovviamente anche la necessaria formazione dei piloti e dei tecnici algerini.

Foto: Russian Helicopters, Forze aeree russe, Mig, Ministero Difesa croato

Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli

Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.

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