Mosca fa paura: i baltici aumentano le spese militari
Il timore di un confronto militare con Mosca accentuato dalla crisi ucraina e dall’eco di quella siriana stanno determinando un progressivo incremento delle spese militari nelle Repubbliche Baltiche. Una tendenza già avviata negli ultimi due anni che sta consolidandosi.
La Lituania ha acquistato 21 semoventi d’artiglieria tedeschi PzH 2000 da 155 millimetri, 16 da mettere in linea e 5 da cannibalizzare, più 26 cingolati M577A2 carro comando e 6 veicoli recupero su scafo Leopard 1 Bergerpanzer 2 (tutti surplus dell’esercito tedesco) per 58,3 milioni di euro.
Un contratto che consentirà di sostituire i vecchi obici trainati statunitensi M-101 da 105 millimetri ottenuti dalla Danimarca una dozzina di anni or sono e che si inserisce nel programma lituano di aumentare la spesa militare nel 2016 del 35.2% portandola 574 milioni di euro.
Di questi la metà sono necessari a coprire le spese per il personale dopo la decisione del governo lituano di ripristinare la leva in situazioni di crisi che coinvolge annualmente 3.500 persone richiamate in servizio per 9 mesi.
Come riporta il Jane’s Defence Weekly almeno il 20% del budget è destinato agli investimenti, cioè all’acquisizione di nuovi equipaggiamenti
Anche l’Estonia aumenterà nel 2016 le spese militari portandole a 449 milioni di euro con un incremento di 37 milioni. Circa un quarto del bilancio è assegnato all’acquisto di nuove dotazioni come i 44 veicoli da combattimento BAE Systems CV9035NL acquistati in Olanda per 25,2 milioni di euro, i 40 milioni investiti negli equipaggiamenti individuali e nelle munizioni della Seconda brigata di fanteria e i 51 milioni necessari ad ammodernare basi e caserme e a costruirne una nuova per i contingenti della NATO.
Fonte: IHS Jane’s Defence Weekly
Foto: Bundeswehr e IHS Jane’s
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