La taglia di al-Qaeda sui russi in Siria
“E’ probabile che gruppi di volontari russi appariranno nei ranghi dell’esercito siriano come combattenti”: lo ipotizza l’ammiraglio Admiral Vladimir Komoyedov, deputato comunista e capo della commissione difesa della Duma, il ramo basso del parlamento russo, commentando notizie non confermate sul fatto che alcuni volontari russi impegnati in precedenza a fianco dei ribelli del Donbass sarebbero stati visti combattere con l’esercito di Damasco.
Durante la giornata di ieri le forze aeree russe hanno effettuato 15 raid contro dieci obiettivi dell’ISIS, distruggendo il quartier generale dei jihadisti nei pressi dei villaggi di Deir Hafir e al-Bab, nella provincia di Aleppo.
Lo ha dichiarato il portavoce del ministero della Difesa, generale Igor Konashenkov mentre altre fonti militari hanno rivelato all’agenzia RIA Novosti che almeno 3mila miliziani dell’ISIS e dei gruppi jihadisti Jabhat Al-Nusra e Jaish al-Yarmouk sono fuggiti dalla Siria in Giordania nel timore dell’avanzata dell’esercito siriano.
I qaedisti del fronte Jabath al Nusra hanno intanto posto una taglia di quasi 19.000 euro su ogni soldato russo catturato.
E’ quanto riferisce il Times secondo la quale gli annunci della taglia sono apparsi su poster affissi nei centri abitati siriani controllati dal movimento e anche sui social network a nome del leader spirituale di al Nusra, Ali bin Hamadi al Arjani.
.”Parlo al popolo russo e vi chiedo: vi siete dimenticati dellapalude afgana?”, aveva detto il 2 ottobre lo sceicco Abdallah al-Muhaysini,affiliato all’ala qaedista siriana Jabhat an Nusra. “Volete entrare in un’altra palude? Le genti di Sham (Siria) sisolleveranno contro di voi… e la Siria sara’ la tomba degliinvasori” ha aggiunto al-Muhaysini, che pare abbia un forte seguito nella regione di Idlib controllata dall’Esercito della Conquista.
Contro i russi si sono mobilitati anche 52 predicatori sauditi, tra cui molti professori universitari, che hanno invitato il pubblico musulmano a “correre” per combattere in Siria contro le forze russe. Lo riferisce l’emittente “al Arabiya”.
Gli imam, alcuni dei quali membri dell’Unione internazionale degli studiosi musulmani, legata ai Fratelli Musulmani, hanno esortato “tutti coloro che sono in grado di rispondere alla chiamata del jihad, anche al di fuori dell’Arabia Saudita” a combattere a fianco di uno dei gruppi estremisti che affrontano le forze russe.
La dichiarazione ha anche chiesto i combattenti dell’opposizione siriana di “unificare il loro fronte”, invitando chiunque sia in grado di combattere a non lasciare la Siria.
Secondo gli esperti l’ appello mira a coinvolgere nel conflitto in Siria i giovani musulmani di Arabia Saudita e paesi del Golfo, ricordando i mujahideen che combatterono il jihad contro i sovietici durante la guerra in Afghanistan negli anni ’80.
In seguito all’avvio degli attacchi aerei russi in Siria, i Fratelli musulmani siriani hanno proclamato il Jihad (guerra santa) contro quella che definiscono “l’occupazione russa della Siria”.
In una nota diffusa tramite i social network, il gruppo islamico dell’opposizione siriana, nel condannare l’arrivo di truppe russe nel loro paese, sostiene che “davanti all’occupazione russa dobbiamo combattere un Jihad difensivo che è obbligatorio per tutti coloro i quali sono in grado di imbracciare un’arma”.
(con fonti ANSA, AGI e Agenzia Nova)
Foto RT, Jabhat al-Nusra, Reuters
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