La Bulgaria dice addio ai MiG-21

La Forza Aerea bulgara con una cerimonia d’addio ha definitivamente salutato la sua piccola flotta di MiG-21.
Si tratta nel dettaglio di quattro esemplari del “Fishbed” (tre MiG-21bis ed un biposto MiG-21UM1 da addestramento) che saranno conservati presso la base aerea di Graf Ignatievo ma che tuttavia, secondo quanto stabilito dalle autorità, solo in caso di estrema necessità torneranno in servizio operativo.

Originariamente era stata previsto che la flotta dei MiG-21 andasse in pensione entro il 2012 ma tale periodo è stato allungato per problemi ai sistemi di aeronavigabilità occorsi nel frattempo alla flotta di MiG-29 locali.

Era stata persino richiesta un’estensione della vita operativa dei Fishbed ma a causa dei costi di tale intervento la proposta è stata cassata considerando che le ultime erano state realizzate nientemeno che tra il 1981 e il 1982.

La Forza Aerea bulgara ha giustamente deciso di indirizzare i propri sforzi e le risorse a disposizione del Governo di Sofia verso il mantenimento della propria flotta di MiG-29.

Rimane fermo il concetto espresso a suo tempo dalle autorità bulgare che pur nei limiti di tali aggiornamenti la flotta aerea ha da tempo espresso un interesse per un caccia occidentale a prezzi accessibili al fine di sostituire sia i Fulcrum che i 12 Su-25 da attacco al suolo.

Nonostante ciò rimangono impressionanti i dati numerici relativi allo storico caccia russo MiG-21: 52 anni di servizio effettivo presso l’Aeronautica Bulgare in ben 226 esemplari (di cui 86 di seconda mano) in 10 differenti versioni.

Il MiG-21 rimane ancora attivo a distanza di oltre mezzo secolo dal primo ingresso in servizio in 550 esemplari presso 18 nazioni nel mondo.

Foto: Aeronautica Bulgara

Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli

Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.

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