Il primo F-35 italiano attraversa l’Atlantico
(aggiornato alle ore 20,15)
Trasvolata atlantica per il primo F-35 italiano effettuata il 4 febbraio scorso per raggiungere la base di Patuxent River (Maryland) dall’aeroporto militare di Cameri, sede dello stabilimento di assemblaggio e manutenzione (FACO) dei Joint Strike Fighter.
Nella base statunitense l’F-35 verrà sottoposto a test chiamati “electromagnetic environmental effects” (E3) che studiano l’impatto degli eventi elettromagnetici (naturali o indotti) sul velivolo e sui suoi apparati di bordo. Al termine dei test l’aereo italiano raggiungerà la base di Luke (Arizona) dove vengono addestrati i futuri piloti degli F-35.
La trasvolata oceanica (guarda il video), la prima effettuata da un F-35 assemblato al di fuori degli Stati Uniti, ha visto il velivolo con le insegne del 32° stormo di Amendola volare da Cameri a Patuxent River facendo scalo alla base aerea di Lajes (Isole Azzorre) e rifornendosi in volo da due tanker KC-767A dell’Aeronautica Militare che hanno effettuato sette rifornimenti: 3 tra Cameri e Lajes e 4 tra le Azzorre e gli Stati Uniti.
L’Aeronautica ha messo in campo anche 2 C-130J e un caccia Eurofighter Typhoon che hanno accompagnato l’F-35 fino alla meta.
Lockheed Martin e Defense News hanno rivelato anche il nome del pilota, il maggiore Gianmarco “Ninja” Di Loreto, in forza al Reparto Sperimentale di Volo di Pratica di Mare che aveva completato l’addestramento sull’F-35 nel novembre scorso nella base aerea di Luke.
Quest’estate due F-35 statunitensi dovrebbero compiere la traversata Atlantica in senso contrario raggiungendo la Gran Bretagna in occasione del Salone internazionale di Farnborough.
Photo: Andy Wolfe e Lockheed Martin
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