News da Mosca
Ripresi in volo i Mi-35MS per compiti speciali
Sono stati ripresi dalla fotocamera digitale di un passante due elicotteri per compiti speciali Mil Mi-35MS mentre decollavano dal Cremlino.
Il video attualmente visibile su YouTube mostra due elicotteri caratterizzati entrambi da una colorazione monotono color verde oliva scuro e privi di insegne fatta eccezione per il tricolore russo sulla deriva di coda.
Il Mi-35MS versione derivata dal Mi-35M differisce da quest’ultima a prima vista per le numerose antenne disposte lungo la fusoliera, pod, dispositivi jamming e radio-elettronici disposti sul muso e sulle ali e dalle finestre della cabina passeggeri di forma rettangolare; ancora serbatoi di carburante nei piloni interni delle semiali ma nessun tipo di armamento offensivo/difensivo installato.
Come la versione principale dispone invece di un carrello di atterraggio fisso non retrattile, dei più recenti motori turboalbero Klimov VK-2500 turboalbero da 2.225 shp (1.600 kW), pale del rotore principale in fibra di vetro, testa del rotore principale con giunti elastomerici, un nuovo piatto oscillante e un rotore di coda a X.
Il Mi-35MS che potrebbe essere una versione speciale del Mi-35M adibita a posto di comando volante è stato avvistato per la prima volta nel mese di febbraio 2013 presso gli stabilimenti di produzione Rostvertol Rostov Helicopter Plant JSC (impianto controllato da Russian Helicopters e specializzato nella costruzione degli elicotteri Mi-28NE, Mi-26T e Mi-35).
Secondo le poche informazioni disponibili tale versione speciale sarebbe equipaggiata con un’avionica avanzata, una serie di vari sensori, telecamere per la visione notturna, stazione di comunicazione satellitare Raduga-MB, sistema di navigazione GLONASS/GPS e un sistema anti-jamming. Il Mi-35MS dispone inoltre anche del sistema di autoprotezione President-S contro i missili a guida IR realizzato dalla Concern Radio-Electronic Technologies (KRET).
Secondo gli analisti militari di Mosca sarebbero almeno quattro gli elicotteri Mi-35MS realizzati per conto del Ministero della Difesa russo.
46 Kamov Ka-52K per l’Egitto
A novembre dello scorso anno avevamo anticipato la notizia circa la forte probabilità dell’acquisto da parte dell’Egitto di elicotteri Kamov Ka-52K per le nuove unità navali anfibie Mistral (navi che ricordiamo essere state in origine ordinate dalla Russia ma che per via delle sanzioni UE in risposta alla crisi in Crimea non sono mai state consegnate al destinatario a fronte della restituzione da parte di Parigi dell’importo speso pari a 950 milioni di euro).
La Russian Helicopters, nelle parole del suo direttore generale Alexander Mikheyev in occasione del rapporto di fine anno 2015 pubblicato sulla rivista aziendale, ha confermato che l’Egitto sarà destinataria di 46 elicotteri d’attacco navalizzati Ka-52K “Katran”.
“In questa particolare e complessa situazione – ha dichiarato Mikheyev nell’introduzione – siamo riusciti a tenere il passo dei parametri finanziari raggiunti nell’anno precedente e ad ampliare la presenza di tecnologie elicotteristiche russe nel mercato mondiale.”
Nel 2015 insomma nonostante le difficili circostanze economiche venutesi a creare dall’attivazione di sanzioni contro la Russia dal mese di marzo, la società è riuscita a concludere dei contratti con partner stranieri per svariati milioni di dollari.
“Per esempio – ha proseguito Mikheyev – un grande accordo per la consegna di 46 elicotteri Ka-52 Alligator è stato firmato con l’Egitto attraverso la società Rosoboronexport.”
Le consegne dei Ka-52K all’Egitto dovrebbero essere completati entro la fine del 2017.
Il Ka-52K (nome in codice nato “Hokum-B”) è una variante navale dell’elicottero d’attacco Ka-52 Alligator. Le sue caratteristiche distintive comprendono pale del rotore e ali pieghevoli, carrello d’atterraggio rinforzato e trattamento anti corrosione sull’intera fusoliera e sui sistemi di bordo; i suoi sistemi d’arma gli consentono di trasportare missili aria-superficie Kh-38 e missili antinave Kh-35.
Primo volo del dimostratore tecnologico Mi-24K
Alla fine dello scorso dicembre ha effettuato il suo primo volo il banco di prova volante del futuro elicottero ad alta velocità Mi-24K.
Secondo una fonte vicina al settore industriale militare russo il velivolo è decollato dalla base aerea dello stabilimento Mil Moscow Helicopter Plant sito a Tomilino (nei pressi di Mosca), una controllata da Russian Helicopters.
Presentato alla mostra statica dell’ultimo MAKS 2015, il Mi-24K si differenzia dallo standard Mi-24 per la nuova sezione di naso “aerodinamica”, dall’abitacolo monoposto e da un rotore principale sperimentale differente rispetto al classico usato sull’Hind che incarna le più recenti tecnologie aerodinamiche russe della ricerca dotato di cinque pale sperimentali con estremità ricurve.
I risultati ottenuti da questo dimostratore saranno utilizzati sia per l’aggiornamento degli elicotteri attualmente in servizio sia per lo sviluppo di progetti futuri; secondo il Comandante in Capo delle Forze Aerospaziali russe Viktor Bondarev infatti, il futuro elicottero ad alta velocità, dopo aver toccato gli step di velocità di 400 e successivamente 450 Km/h entrerà in produzione su larga scala nel 2022 e sarà capace di toccare velocità pari ai 500 Km/h.
Secondo gli analisti militari tuttavia il dato fornito da Bondarev è oltremodo ottimistico, anche se ad esempio l’Eurocopter X-3, un esemplare di elicottero ad alta velocità sperimentale ibrido dotato di eliche traenti ha toccato nel giugno 2013 la velocità di 472 Km/h in volo livellato.
Anche in questo caso, pur se non pensato per l’impiego operativo essendo l’X-3 già stato destinato al Musée de l’Air et de l’Espace dell’aeroporto di Parigi, la sua tecnologia nonché l’esperienza accumulata con i suoi voli sarà certamente sfruttata per future piattaforme ad ala rotante.
Un Mil Mi-35 per il Ghana
Il Ghana Air Force sarebbe in procinto di acquistare un elicottero d’attacco Mil Mi-35; questo è quanto rivelato dal Capo di Stato Maggiore del Ghana Air Force Michael Samson-Oje durante il consueto rapporto di fine anno.
Riassumendo sui programmi di acquisizione della propria forza aerea Samson-Oje ha riferito inoltre che sono stati consegnati nello scorso settembre i quattro nuovi elicotteri Harbin Z-9EH (versione autoctona cinese realizzata inizialmente da un contratto di produzione su licenza dell’Eurocopter AS365 Dauphin), che l’acquisizione dei 5 addestratori turboelica Embraer Super Tucano si trova in una fase “molto avanzata” e che un ulteriore aereo da trasporto Airbus C-295M sarà ricevuto dal Ghana nei primi mesi dell’anno in corso.
Il Mi-35 previsto dal Ghana sarebbe così il primo elicottero d’attacco a essere introdotto nella sua aviazione militare considerando che la sua flotta ad ala rotante è attualmente composta da un Bell 412, due AW109 e sette Mil Mi-17V-5 da trasporto.
Foto Russian Helicopters
Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli
Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.