Ancora incerto il numero di forze USA in Afghanistan
Gli Stati uniti non hanno ancora preso alcuna decisione sul numero dei militari da tenere in Afghanistan per la lotta ai talebani: lo ha confermato il 14 marzo il Pentagono, che intende aspettare le valutazioni del generale John Nicholson, comandante della forza Usa nel Paese asiatico, senza affrettare i tempi. “Diamo a Nicholson la possibilità di fare una valutazione sul terreno per capire se è necessario o meno un aggiustamento”, ha detto il portavoce del dipartimento alla Difesa, Peter Cook.
Nicholson dovrebbe fornire la sua proposta al Pentagono entro i prossimi 90 giorni. Il numero delle truppe statunitensi in Afghanistan, secondo una precedente pianificazione, dovrebbe scendere a 5.500 da gennaio 2017, dagli attuali 9.800. Ma le perdite inflitte nell’ultimo anno alle forze armate afgane da parte dei talebani preoccupano i vertici militari americani. Dopo la fine della missione Nato, a dicembre 2014, i soldati Usa e i loro alleati – un contingente di circa 13.000 uomini – si occupano soprattutto di addestramento e formazione delle forze armate afgane.
I talebani hanno intanto assunto il controllo di Khanshin, un distretto della provincia afghana meridionale di Helmand, che si aggiunge ad altri due che erano già caduti recentemente nelle loro mani.
Il portavoce del governo provinciale, Omar Zwak, ha confermato che duri scontri nel distretto sono avvenuti nelle ultime ore, non confermando però la sua caduta nelle mani degli insorti.
Da mesi i talebani hanno concentrato ingenti forze in Helmand, attaccando numerosi check-point ed edifici pubblici di varie città della provincia e costringendo Stati Uniti e Gran Bretagna a dispiegare eccezionalmente truppe da combattimento sul terreno.
A Helmand i talebani hanno stabilmente il controllo dei distretti di Dishu, Nawzad e Musa Qala. La guerra afghana continua a infiammare il dibattito negli ambienti militari statunitensi.
E’ infatti polemica al Pentagono dopo che il generale John F. Campbell, comandante delle forze Usa in Afghanistan sino al 2 marzo, ha suggerito di riprendere gli attacchi offensivi contro i talebani con una proposta inviata direttamente alla Casa Bianca, tagliando fuori il segretario alla difesa Ashton B. Carter.
Una violazione della procedura, secondo il Pentagono, ma l’alto ufficiale sostiene di aver inoltrato le proprie raccomandazioni attraverso la sua catena di comando, come ha sempre fatto.
La proposta riporterebbe gli Usa a condurre una vasta campagna aerea contro i talebani, mentre da tempo i raid sono possibili solo quando i miliziani minacciano direttamente le forze americane e NATO o quando le truppe afghane sono in grave pericolo e chiedono il supporto aereo.
La proposta sarà ora riesaminata dal successore di Campbell, il generale John “Mick” Nicholson jr
Foto US DoD, Isaf, AP
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