Iter Addestrativo Differenziato al 61°Stormo
di Vittorio Orsini
“Work in progress” al 61° Stormo dell’Aeronautica Militare, con Arabia Saudita e Qatar, che vorrebbero addestrare in Italia i propri piloti militari, dopo l’introduzione nel 2014 del nuovo Iter Addestrativo Differenziato (ITS) e l’arrivo sulla base nello stesso anno dell’addestratore avanzato M-346, con il quale si effettuano le ultime fasi dell’addestramento dei piloti selezionati per le linee aerotattiche.
A Galatina (Lecce) sono già presenti Argentina, Austria, Francia, Grecia, Kuwait, Singapore, Olanda e Polonia (questi ultimi due già al lavoro anche su 346) e altri dunque potrebbero aggiungersi a breve.
A conferma dell’interesse dei due Paesi del Gulf Cooperation Council per il sistema addestrativo nazionale, anche il recente accordo tecnico firmato dal governo italiano con quello saudita, che prevede l’accesso di piloti della Royal Saudi Air Force ai corsi di pilotaggio su ala rotante dell’Aeronautica Militare, che – fa sapere la Difesa, citando proprio l’addestratore avanzato di Finmeccanica – rappresenta solo “il primo di una serie di accordi che apriranno ai Paesi dell’area del Golfo Persico la possibilità di accedere ad un percorso addestrativo, riconosciuto in ambito internazionale per la sua validità in termini di efficacia, tecnologia all’avanguardia e professionalità del personale impiegato”.
Per quanto riguarda il Qatar, cooperazione militare e partenariato industriale nel campo della difesa sono stati nei giorni scorsi al centro dei colloqui istituzionali del ministro Roberta Pinotti, in visita a Doha (nella foto a sinistra) , con l’omologo, Khalid bin Muhammad Al-Attiyar, e il Consigliere dell’Emiro per gli affari della Difesa, Generale Hamad Bin Ali Al Attiyah.
II T-346A ordinati dall’Italia – che a fine 2016 sostituiranno l’MB339CD nella quarta e ultima fase dell’iter addestrativo – sono 18, grazie ad un ordine firmato da Finmeccanica lo scorso marzo con la Direzione Armamenti Aeronautici e Aeronavigabilità dell’AM del valore di oltre 300 milioni di euro.
Le consegne dei nuovi velivoli inizieranno quest’anno per completarsi nel 2018. “L’M-346 (che partecipa alla gara americana per sostituire i vecchi T-38, ndr) è l’aereo da addestramento più avanzato sul mercato, l’unico al mondo, concepito per addestrare i piloti destinati ai velivoli da difesa ad alte prestazioni di ultima generazione” aveva dichiarato Mauro Moretti, amministratore delegato e direttore generale di Finmeccanica, subito dopo la firma.
Il contratto prevede anche supporto logistico e una ulteriore fase di sviluppo del sistema integrato di addestramento, di cui il velivolo è una delle componenti, che comprende ausili didattici digitali, simulatori e infrastrutture sulla base di Galatina.
Con l’ITS, l’aereo viene utilizzato per validare i concetti acquisiti a terra, grazie a simulatori di ultima generazione, che permettono agli allievi di operare in scenari difficilmente replicabili.
Il 60 per cento del percorso addestrativo oggi viene fatto al simulatore, che ha ridotto sensibilmente il numero di sortite necessarie ad arrivare alla piena capacità operativa.
Il nuovo sistema addestrativo contempla per la quarta e ultima fase un segmento di terra che offre all’allievo la possibilità di lavorare in scenari sempre più complessi, fino al Full Mission Simulator, che lavora in network con gli altri simulatori e con il velivolo stesso tramite tecnologia Live Virtual and Constructive.
Al 61° Stormo si effettuano anche le Fasi precedenti dell’intero iter, tranne la prima che viene svolta a Latina, dove si consegue il brevetto di pilota. In particolare per la Fase 2 – al termine della quale si decide la linea di destinazione del pilota (caccia, linee di supporto, elicotteri e velivoli teleguidati) – si utilizza il velivolo 339A, che sarà sostituito nel 2018 dall’addestratore M-345HET.
Le Fasi successive, la 3 tattica e la 4 avanzata, per i piloti destinati alle sole linee aerotattiche sono effettuate oggi su MB-339CD e M-346.
Di media ogni fase dura 7 mesi. La Fase 2 necessita di 72 sortite e 33 sessioni al simulatore. La Fase 3 di 73 sortite e 145 ore ai simulatori, mentre la Fase 4 comporta 110 sessioni al simulatore e 76 missioni in volo, 13 eseguite con il velivolo in funzione “Aggressor”.
In quest’ultima Fase l’attività dei futuri piloti di caccia di quarta e quinta generazione è incentrata sull’acquisizione dei principi base dell’impiego operativo dei caccia nei contesti aria-aria e aria-suolo, come rifornimento in volo, sgancio di armamento e operazioni di close air support.
L’adozione del nuovo iter ha consentito alla Forza Armata vantaggi qualitativi nonché una riduzione nei costi, dal momento che prima del 2014 si impiegavano per tutti velivoli a getto.
Fino all’anno precedente infatti gli allievi si addestravano tutti sui 339, indipendentemente dalla linea di volo di destinazione. Ora, al termine della Fase 2, i piloti destinati a elicotteri e trasporti volano a Frosinone (72° Stormo) su NH-500E e a Pratica di Mare sui P180 del Centro Addestramento Equipaggi Multi Crew.
Inoltre l’approccio modulare dell’iter addestrativo permette di essere utilizzato dalle aeronautiche straniere anche per singole Fasi.
Foto: Aeronautica Militare e Difesa.it
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