Hollande dice le “parolacce”, Obama lo censura

Se l’Europa non sembra in grado di contrastare il terrorismo islamico neppure sul fronte socio-culturale, la performance dei vertici statunitensi non sembra certo essere più incoraggiante. L’amministrazione Obama, da sempre ossessionata dal linguaggio politically correct non ha trovato di meglio che censurare un passaggio del discorso del presidente francese Francois Hollande tagliando dall’audio e dalla traduzione in inglese le parole “ terrorismo islamico”.

Nel corso di un incontro a Washington a margine del vertice nucleare, Hollande ha detto “le radici del terrorismo, il terrorismo islamico, in Siria e in Iraq” ma le parole “terrorismo islamico” mancano dalla traduzione in inglese dell’interprete del video.
A notare per primo la mancanza è stato il Media Research Center, poi la notizia è rimbalzata sul New York Post.

untitledIl video, secondo Media Research Center, è stato inizialmente caricato online dalla Casa Bianca senza interventi, poi è stato rimosso e ricaricato tagliando la frase di Hollande.

La Casa Bianca precisa di non aver corretto il video e parla solo di un problema audio mentre parlava Hollande ma evidentemente si tratta di un imbarazzata e ridicola giustificazione.

Inutile meravigliarsi per il fatto che gli USA non fanno davvero la guerra al terrorismo islamico se hanno persino timore a nominarlo. E pensare che una volta dall’Europa in tanti fuggirono negli Stati Uniti in cerca di libertà….anche quella di parola.

Foto Martinez Monsivais/AP e AFP

Gianandrea GaianiVedi tutti gli articoli

Giornalista bolognese, laureato in Storia Contemporanea, dal 1988 si occupa di analisi storico-strategiche, studio dei conflitti e reportage dai teatri di guerra. Dal 1991 al 2014 ha seguito sul campo i conflitti nei Balcani, Somalia, Iraq, Afghanistan, Sahara Occidentale, Mozambico e Sahel. Dal febbraio 2000 dirige Analisi Difesa. Ha collaborato o collabora con quotidiani e settimanali, università e istituti di formazione militari ed è opinionista per reti TV e radiofoniche. Ha scritto diversi libri tra cui "Iraq Afghanistan, guerre di pace italiane", “Immigrazione, la grande farsa umanitaria” e "L'ultima guerra contro l’Europa". Presso il Ministero dell’Interno ha ricoperto dal 2018 l’incarico di Consigliere per le politiche di sicurezza di due ministri e un sottosegretario.

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