Le missioni oltremare costano 1,2 miliardi nel 2016
Per tutto il 2016 è autorizzata una spesa di 236,4 milioni di euro per la proroga della partecipazione dei militari italiani alla missione di contrasto all’Isis in Iraq costata 200 milioni nel 2015.
L’operazione Prima Parthica potrebbe però prevedere costi aggiuntivi per il prossimo dispiegamento di un battaglione di 500 bersaglieri presso la Diga di Mosul.
Lo prevede il decreto missioni pubblicato ieri in Gazzetta Ufficiale (leggi il decrerto integrale).
Quella anti Isis è la più costosa tra le missioni finanziate dal provvedimento, che stanzia complessivamente 1,27 miliardi di euro per il 2016 contro 1,25 miliardi spesi nel 2015.
Per la missione nei Balcani (Kosovo) vengono assegnati 78,4 milioni di euro (86 nel 2015) mentre per l’operazione militare europea nel Mediterraneo Eunavfor Med che dovrebbe contrastare i trafficanti di esseri umani sono stanziati 69,8 milioni di euro mentre l’Operazione Mare Sicuro davanti alle coste libiche aumenta i suoi costi da 24 milioni nel 2015 a 90.
Consistente anche la spesa per la proroga della partecipazione dei militari italiani alla missione Nato Resolute Support in Afghanistan, pari a 179 milioni di euro, 6 milioni in meno dell’anno scorso.
A questi costi vanni aggiunti 120 milioni donati annualmente per il sostegno delle forze armate afghane, i costi della base logistica negli Emirati arabi Uniti (19 milioni) e i 76 milioni di spese logistiche complessive assorbite per lo più dal supporto alle missioni in Afghanistan e Iraq.
Così come quella per la missione Onu Unifil in Libano, che richiederà 155,6 milioni di euro, 7 in meno dell’anno scorso.
Sette milioni sono assegnati alla partecipazione italiana all’operazione NATO Active Fence che protegge la Turchia dalle minacce provenienti dallo spazio aereo siriano (velivoli di Damasco e russi).
Uno stanziamento che sembrerebbe confermare l’invio di una o due batterie terra-aria del sistema SAMP/T con missili MBDA Aster 30 del 4° reggimento artiglieria contraerea “Peschiera” dell’Esercito Italiano che già doveva essere varata un anno or sono come ampiamente anticipato da Analisi Difesa.
Per la missione europea antipirateria Atalanta nel Corno d’Africa vengono assegnati 27,9 milioni di euro e 25,5 per le operazioni in Somalia la più importante delle quali è EUTM Somalia a guida italiana.
Costi minori per la missione navale NATO Active Endeavour nel Mediterraneo Orientale (19,1 milioni contro i 23,5 dell’anno scorso), le missioni in Malì (3 milioni), Palestina (3) e Albania (5,8) mentre lo stesso decreto finanzia 90 milioni per la cooperazione allo sviluppo, 16,5 in meno rispetto al 2015.
Foto Aeronautica Militare, Esercito Italiano e Operazione Prima Parthica e Aviation Battallion Isaf
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