Elicotteri d’attacco Mi-28NE Dual control per l’Algeria
Secondo un comunicato fornito dall’agenzia di stampa Interfax (che avrebbe citato una fonte militare del settore delle esportazioni di armi), i 40 elicotteri d’attacco Mil Mi-28NE Night Hunter ordinati dall’Algeria saranno dotati di doppi comandi.
Sono dunque 40 gli elicotteri ordinati da Algeri e non 42 come riportato in precedenza dagli organi di stampa russa.
La suddetta informazione fa il paio con la comunicazione fornita lo scorso marzo dalla Rostvertol circa l’avvio della produzione di massa di elicotteri Mi-28NE a duplice controllo senza che la stessa però avesse svelato il cliente interessato a tale modifica.
Il produttore a tal proposito aveva sottolineato le caratteristiche di questa speciale versione poiché permette ad entrambi gli ufficiali seduti in cabina di prendere il controllo del velivolo permettendo di semplificare inoltre il processo di apprendimento della macchina.
Il primo prototipo di Mi-28NE dual control è stato realizzato nel 2014, mentre il programma di test di volo si è concluso lo scorso dicembre. La variante dual control del Mi-28NE, secondo la fonte citata da Interfax, sarebbe stata specificatamente richiesta dall’Algeria per tutti i suoi 40 esemplari.
Relativamente all’incontro del vice direttore generale di Rostvertol Vadim Barannikov avvenuto a marzo con i media russi, i giornalisti avevano avuto modo di vedere dal vivo i primi Mi-28NE modificati e in quell’occasione Barannikov aveva riferito che la Difesa russa nei prossimi anni avrebbe ordinato decine di elicotteri con questa particolare configurazione.
L’Algeria è il terzo operatore degli elicotteri Mi-28 dopo Russia e Iraq. Secondo Barannikov ci sono altri due-tre paesi attualmente in trattative per l’acquisto dell’elicottero d’attacco e questa nuova versione potrebbe costituire un incentivo per attrarre più clienti.
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Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli
Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.