CONCLUSA L’ESERCITAZIONE RAMSTEIN GUARD
L’esercitazione NATO Ramstein Guard 06-2016 si è svolta tra il 6 e il 10 giugno 2016 sui cieli dell’Adriatico centro-settentrionale, coinvolgendo svariati assetti dell’Aeronautica Militare (AM) in uno scenario di guerra elettronica previsto dal “Annual NATO Electronic Warfare Force Integration Program (NEWFIP)”.
Le operazioni, coordinate dal “Deployable Air Command and Control Centre (DACCC)” di Poggio Ranatico (FE), hanno coinvolto anche assetti NATO specializzati in operazioni di disturbo delle frequenze di radar e comunicazioni militari (jamming), quali il velivolo Falcon DA20 ed il mezzo terrestre “Mini Radar Van”.
Numerosi gli assetti di volo AM impiegati: i Tornado del 6° e del 50° Stormo, insieme agli AMX del 51° Stormo, hanno operato rischierandosi sull’aeroporto di Rivolto (UD), sede del 2° Stormo, mentre gli Eurofighter del 4°, 36° e 37° Stormo, così come un velivolo a pilotaggio remoto Predator MQ-9A del 32° Stormo, si sono attivati dalle rispettive basi madri.
Ad assicurare la capacità Air to Air Refuelling (AAR – rifornimento in volo) un KC767 del 14° Stormo, mentre le batterie missilistiche SPADA del 2° Stormo hanno avuto modo di addestrarsi nell’azione di difesa antiaerea in scenari di guerra elettronica. Impegnati infine anche i siti radar AM di Licola (NA) e Poggio Renatico, nonché alcuni F16 della United States Air Force (USAF) di stanza ad Aviano (PN).
In un’ottica di ottimizzazione delle risorse, in aggiunta, il personale navigante rischierato su Rivolto ha anche svolto attività relativa al 36° Corso Istruttori di Tiro e Tattica.
Le attività hanno consentito ai vari equipaggi coinvolti di consolidare il proprio addestramento nei moderni scenari di guerra elettronica, in accordo ai requisiti di performance previsti in ambito nazionale e NATO.
Fonte: Aeronautica Militare
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