GLI EMIRATI RITIRANO LE TRUPPE DALLO YEMEN
Gli Emirati Arabi Uniti (Eau) riturano le truppe dallo Yemen dove combattono i ribelli sciti Houthi nell’ambito della Coalizione a guida saudita della Lega Araba.
Dopo 15 mesi, oltre 80 caduti, 2 elicotteri e diversi mezzi terrestri distrutti, i vertici del Paese del Golfo hanno dichiarato che – per loro – la guerra “è finita” nonostante gran parte dello Yemen, compresa la capitale Sanaa, resti nelle mani dei ribelli Houthi. Negli ultimi giorni si sono registrati intensi scontri tra ribelli e forze governative attorno alla città assediata di Taiz, a Shabwa, Jawf e nella provincia di Marib.
Oltre un anno di intensi combattimenti e violazioni ai diritti umani con raid aerei indiscriminati contro i civili dei jet della Coalizione araba non hanno scalfito la resistenza dei ribelli ma hanno invece rafforzato al-Qaeda e altri gruppi eversivi sunniti legati ad al Qaeda e allo Stato islamico.
Anwar Gargash, ministro degli Emirati per gli Affari esteri afferma che “il nostro punto di vista è chiaro: la guerra è finita per le nostre truppe, stiamo monitorando accordi politici e il rafforzamento degli yemeniti nelle zone liberate”.
Il suo intervento è avvenuto nel contesto di un incontro con ambasciatori stranieri e alti funzionari, fra cui il principe ereditario Sheikh Mohammed bin Zayed al-Nahyan. Quest’ultimo, che è anche vice-comandante supremo delle Forze armate, ha orexcisato che forze militari emiratine resteranno sul territorio yemenita per le operazioni di antiterrorismo.
L’intervento in Yemen è il primo al di fuori dei confini nazionali nella storia degli Emirati.
Finora l’offensiva guidata da Riyadh ha saputo cacciare i ribelli dalle città del sud, dove il governo riconosciuto dalla comunità internazionale guidato Abdu Rabu Mansour Hadi ha istituito la propria base; i ribelli sono riusciti però a mantenere il controllo di gran parte degli altipiani del nord e del centro del Paese, così come la costa sul mar Rosso.
Per l’Arabia Saudita gli Houthi, alleati alle forze fedeli all’ex presidente Ali Abdullah Saleh, sono sostenuti sul piano militare dall’Iran; un’accusa che Teheran respinge.
Secondo fonti dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) nella guerra sono morte almeno 6.400 persone, anche se alcune fonti contano quasi 10mila vittime e 16mila feriti. Per le Nazioni Unite, che hanno promosso colloqui di pace in Kuwait finora senza risultati, vi è il forte rischio di “catastrofe umanitaria” in Yemen.
Le truppe emiratine sono schierate nella provincia di Hadramawt e presidiano il porto di Aden impiegato per l’afflusso di rifornimenti destinati alla Coalizione araba.
I sauditi e gli altri Stati arabi membri della Coalizione non hanno commentato il ritiro annunciato da Abu Dhabi
Foto: AP, Getty Images e MENA
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