A NIZZA UN’ALTRA STRAGE ISLAMICA
(aggiornato alle ore 18, 45)
Almeno 84 persone sono state uccise a Nizza, dove un camion tra le 22.30 e le 23 di ieri, si è lanciato sulla celebre Promenade des Anglais, il lungomare, travolgendo la folla accorsa per assistere ai tradizionali fuochi d’artificio che chiudono le celebrazioni del Giorno della Bastiglia, la festa nazionale francese.
Il bilancio è ancora provvisorio, almeno 18 le persone in condizioni critiche tra i 202 feriti tra i quali 54 bambini (10 gravi) ricoverati presso l’ospedale pediatrico Lenval. L’uomo al volante del camion era un residente a Nizza di origine tunisina, Mohamed Lahouaiej Bouhlel, 31 anni.
Le forze dell’ordine, dopo aver ucciso l’autista, hanno trovato la carta d’identità di Bouhlel nel cruscotto. Una seconda carta di identità è stata trovata all’interno della cabina del camion.
Un modus operandi, quello di lasciare i documenti nei veicoli utilizzati per compiere attentati, già utilizzato dai jihadisti protagonisti degli attentati a Parigi.
A bordo di un autoarticolato bianco, ha percorso quasi due chilometri a una velocità stimata a 80 chilometri orari, travolgendo chiunque incontrasse. Nel caos e panico scoppiati immediatamente, la gente ha cercato di fuggire in qualsiasi direzione e modo.
Un centinaio di persone sono state ripescate vive in mare: si erano gettate in acqua per scappare alla furia omicida dell’attentatore, che è stato ucciso e non ancora identificato.
A bordo del camion sono state ritrovate armi pesanti e granate e testimoni hanno riferito di spari in provenienza dal mezzo.
Alcune vittime sono state colpite da proiettili e pare certo che il terrorista abbia risposto al fuoco degli agenti con una pistola prima di essere abbattuto anche se molte delle armi più pesanti rinvenute sul camion sono risultate “inutilizzabili” e “fittizie”, come hanno fatto sapere le autorità francesi.
Il portavoce del ministero dell’Interno Pierre-Henry Brandet ha smentito le voci di una presa di ostaggi.
L’hotel Negresco a Nizza è stato trasformato in ospedale da campo, dove sono state portate le persone ferite.
L’attacco non è stato per ora rivendicato, ma su account Telegram affiliati all’Isis sono stati pubblicati messaggi di giubilo, dichiarando l’azione una vendetta per la morte del comandante militare dello Stato islamico Omar al-Shishani in Iraq.
L’uccisione del comandante jihadista, noto come Omar il Ceceno, è stata confermata dall’Isis mercoledì sera.
Difficile però ritenere che la strage di Nizza sia stata organizzata in così breve tempo mentre è probabile che da tempo fosse stata pianificata per colpire le celebrazioni della festa nazionale francese. Il camion frigo usato per compiere la strage era stato noleggiato mercoldì per alcuni giorni.
Il presidente francese Francois Hollande, che si trovava ad Avignone, è tornato a Parigi per presiedere l’unità di crisi e ha indetto tre giorni di lutto nazionale. La sezione antiterrorismo della Procura di Parigi ha avocato a sé l’inchiesta.
A Nizza, dove le autorità hanno chiesto agli abitanti di non uscire di casa, l’esercito presidia le strade. L’hotel Negresco è stato trasformato in ospedale da campo, dove vengono portate le persone ferite.
L’uso di un veicolo per investire persone a scopo terroristico (la cosiddetta “car jihad”) non è certo una novità e l’ultimo caso del genere risale al gennaio scorso proprio in Francia, a Valence, dove due uomini poi abbattuti dalla polizia hanno ferito un militare di guardia davanti a una moschea.
Fu lo stesso Abu Bakr al-Baghdadi, leader dello Stato Islamico, a istigare nell’estate 2014 i suoi seguaci in tutto il mondo a colpire gli infedeli con qualsiasi strumento, incluse le automobili, e questa tecnica è stata utilizzata anche Gerusalemme e in Canada pur senza provocare un numero così elevato di vittime come a Nizza.
Muhammed al-Adnani al-Shami, portavoce dello Stato Islamico, in una registrazione audio nel settembre 2014, invitò a colpire i miscredenti in ogni modo” suggerendo anche di “investirli con un’automobile”.
“Uccidete tutti i miscredenti ed in qualsiasi modo, in particolare francesi ed europei, americani o canadesi, anche se sono dei civili.
Fate ogni vostro sforzo per uccidere un americano o un francese oppure uno qualunque tra i loro alleati – esortava al-Adnani – Se non siete in grado di trovare una bomba o una pallottola, allora prendete una pietra e con quella spaccate le teste degli infedeli, sgozzateli con un coltello, gettateli da un dirupo, investiteli con una automobile.
Se non siete in grado di fare tutto ciò, bruciate le loro case e macchine, le loro attività commerciali, i loro campi. E se proprio non siete in grado di fare neanche questo, allora sputate loro in faccia”
Foto: La Presse, Reuters e AFP
RedazioneVedi tutti gli articoli
La redazione di Analisi Difesa cura la selezione di notizie provenienti da agenzie, media e uffici stampa.