LE INCURSIONI DEI BOMBARDIERI TU-22M3 IN SIRIA
Il Ministero della Difesa russo ha dichiarato che lo scorso 12 luglio i bombardieri strategici Tupolev Tu-22M3 hanno distrutto un numero imprecisato di campi di addestramento dello Stato Islamico, depositi di munizioni e carri armati localizzati nell’entroterra siriano.
“Il risultato degli attacchi aerei – recita il comunicato – è la distruzione di uno dei più importanti centri di addestramento terrorista, tre depositi di munizioni, tre carri armati, quattro veicoli blindati, otto vetture dotate di mitragliatrici pesanti, nonché di un gran numero di terroristi (presumibilmente colpiti nei pressi di ogni singolo obiettivo n.d.A.)”.
Si tratta, sempre secondo la Difesa russa, delle azioni congiunte di sei bombardieri strategici russi Tu-22M3 che hanno colpito i suddetti obiettivi nei pressi di Palmyra, Al-Sukhna, Arak e et-Teyb con otto tonnellate ciascuno di munizionamento ad alto esplosivo.
Gli obiettivi sono stati ovviamente preventivamente localizzati e confermati attraverso canali di intelligence russa mentre i bombardieri, decollati dalla Russia passando attraverso lo spazio aereo iraniano ed iracheno sono rientrati alla base di partenza. In tutti i casi, i Tu-22M3 hanno comunque ricevuto la scorta aerea dei caccia multiruolo Su-35 decollati dalla base locale di Hmeymim.
La Difesa russa ha ribadito inoltre che i rappresentanti della coalizione internazionale guidata dagli Stati Uniti sono stati avvisati in anticipo dell’avvio degli attacchi sul suolo siriano.
A seguire sono stati poi condotti altri attacchi strategici il 12 luglio e il 21 luglio ai danni di centri di comando e stazioni di pompaggio del gas e di idrocarburi.
Secondo gli analisti militari le operazioni hanno permesso all’esercito siriano di riprendere l’offensiva dopo un sensibile rilancio degli attacchi da parte dei militanti dell’ISIS e al contempo hanno costituito una risposta forte all’abbattimento dell’elicottero Mi-35 avvenuta lo scorso 8 luglio.
Per la cronaca queste non sono le prime sortite offensive dei Tu-22M3 Backfire in Siriacome ampiamente illustrato da Analisi Difesa.
Questi veterani che hanno operato in passato in conflitti quali Afghanistan, Cecenia e Ossezia, continuano a dimostrare la loro validità progettuale ad oltre 40 anni dal loro ingresso in servizio avvenuto nel 1972.
Foto: Aeronautica Russa, Sputnik e RIA Novosti
Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli
Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.