FERRETTI PRESENTA IL NUOVO PATTUGLIATORE VELOCE FSD 195
In occasione del lancio della Divisione Sicurezza e Difesa del gruppo Ferretti (Ferretti Security and Defence – FSD), avvenuto lo scorso febbraio, è stato presentato il modello della prima realizzazione con cui l’azienda intendeva aggredire il mercato internazionale.
L’FSD 195, un’unità veloce da pattugliamento della lunghezza di 20 metri in grado di raggiungere velocità superiori ai 50 nodi e circa 500 miglia nautiche di autonomia, è stata visitata con prova a mare da Analisi Difesa in fase di allestimento finale presso gli stabilimenti Ferretti di Cattolica, prima di circumnavigare la penisola e raggiungere lo scorso agosto il cantiere di La Spezia del gruppo, scelto come base dimostrativa dell’imbarcazione.
Il gruppo Ferretti, forte di una produzione ad alto livello e a tutto campo nel settore degli yacht e di una riconosciuta competenza innovativa in questo settore, accoppiata ad un’assistenza e supporto capillare a livello mondiale, ha cominciato a lavorare ad aggredire il mercato nel settore della sicurezza e militare nell’estate 2014, quando è stato richiesto ad un ristretto team interno di studiare il mercato e come approcciare il medesimo, valutazione che si è successivamente sviluppata nella creazione di un ‘business plan’ e di un’apposita struttura interna che fosse dedicata alla realizzazione di quest’ultimo.
Era evidente la necessità della realizzazione di una prima costruzione, che sfruttasse le elevate competenze in termini di Ricerca e Sviluppo, know-how tecnologico, innovazione e capacità industriali sviluppate dal gruppo sviluppate a favore del mercato della sicurezza e della difesa, soddisfando le aspettative più stringenti ma anche più esigenti di quest’ultimo settore.
Abbiamo fatto il punto sulla nuova unità navale con l’ingegner Andrea Ameli, Operations Director di FSD con alle spalle 13 anni di servizio come ufficiale sommergibilista della Marina Militare e 15 nel settore della progettazione e dell’industrializzazione nel gruppo Ferretti.
Ameli ha sott0lineato come, in base alla propria produzione e alla richiesta per naviglio da sorveglianza costiera capace di svolgere un ampio spettro di missioni che spaziano dai compiti più prettamente di polizia e sicurezza a quelli di ricerca e salvataggio passando per la sorveglianza e protezione pesca ed il controllo più prettamente amministrativo, la scelta di FSD sia caduta su un’imbarcazione veloce da pattugliamento (FPB Fast Patrol Boat) in materiali compositi e della lunghezza di 20 metri.
Requisiti
Un’unità che potesse svolgere anche compiti di pattugliamento a corto/medio raggio, in grado di raggiungere velocità superiori ai 50 nodi e circa 500 miglia nautiche di autonomia.
Quest’ultima nei piani di FSD doveva essere non soltanto classificata RINA FPV (RINAMIL for FPV – Fast Patrol Vessel) ma anche con la certificazione commerciale civile europea CE per soddisfare esigenze di sicurezza nel settore privato, di cui parleremo dopo.
I budget e il personale specializzato a disposizione di forze armate e di sicurezza sempre più limitati, che non consentono di acquisire e armare un numero consistente d’imbarcazioni, hanno spinto FSD verso un mezzo veloce, caratterizzato da un’elevata polivalenza, ampi spazi e capacità di carico.
Un’unità in grado di effettuare rapidi spostamenti per arrivare in tempo utile nelle aree d’interesse, accomunati con un’autonomia importante di pattugliamento e un comfort adeguato, se non di livello superiore per l’equipaggio sia maschile che femminile.
Inoltre il nuovo modello doveva essere in grado di assolvere anche compiti più prettamente militari e quindi il progetto doveva tenere conto della necessità di imbarcare importanti equipaggiamenti e pesi.
Caratteristiche
La risposta di FSD a questi requisiti è stata la progettazione e costruzione dell’FSD 195, basato sullo scafo e sistema propulsivo della nota imbarcazione da diporto Pershing 64, costruita dagli omonimi cantieri del gruppo in oltre 60 esemplari (che salgono a circa un’ottantina se si contano le imbarcazioni modello Pershing 70, che mantengono la stessa carena anche se più lunghi di circa un metro).
“Lo scafo a ‘V’ molto profondo e di larghezza adeguata del Pershing 64 rappresenta un giusto compromesso per le esigenze che volevamo soddisfare mentre sono stati disegnati specificatamente un nuovo ponte principale e sovrastruttura così come il layout del ponte inferiore e della sala macchine.
E’ stato sviluppato un nuovo progetto strutturale e studiati nuovi materiali” ci riferisce l’ing. Ameli.
Al pari del Pershing 64, l’FSD 195 presenta una carena Monoehdron a convessità variabile con pattini di sostentamento e 17° di inclinazione (deadrise) a poppa.
L’unità è stata realizzata in materiali compositi impiegando sandwich di balsa e vetroresina laminato per infusione sottovuoto per scafo e coperta, laminazione per infusione sotto vuoto con resina vinilestere in sandwich con anima in PVC a cellula chiusa per paratie, pagliolati e sovrastruttura, mentre per i rinforzi longitudinali è stato impiegato un sandwich con anima in poliuretano e piattabanda in carbonio.
“Grazie alla flessibilità progettuale e al know-how sui materiali compositi, possono essere impiegati altre tipologie di compositi per realizzare diverse disposizioni interne e sovrastruttura.
L’unità da dimostrazione è stata realizzata presso lo stabilimento di Cattolica con scafo costruito da un noto fornitore della supply-chain del Gruppo, che nel frattempo ha creato un centro di eccellenza per la produzione degli scafi in materiali compositi presso Forlì.
La realizzazione dell’imbarcazione prototipica ha richiesto diciassette settimane con messa a mare lo scorso 15 giugno, ma con la validazione del processo produttivo nel frattempo realizzatasi e ordini fermi, il tempo di produzione dovrebbe scendere a 9-10 settimane.
Rispetto alle 42 tonnellate a pieno carico del Pershing 64, l’FSD 195 è sceso a un dislocamento a pieno carico di 37 tonnellate ed uno asciutto/scarico di 31.
Con un equipaggio di sei persone (più due sistemazioni per altrettanti ospiti), una lunghezza scafo di 20 metri (LPP di 15 metri) e una larghezza di 5 metri, l’FSD 195 è propulso da due motori MAN V12-1900 (D2862LE476) da 1900 shp (1397 kW) accoppiati a due trasmissioni di superficie Top Systems TS85, in grado d’imprimere una velocità massima di oltre 54 nodi a un terzo del carico, con una capacità serbatoio carburante di 3.500 litri (a cui è possibile aggiungerne altri due opzionali da 1.900 litri) per assicurare un’autonomia di 400-500 miglia nautiche a seconda delle velocità.
Allestimenti e dotazioni
Realizzato per soddisfare le particolarmente sfidanti specifiche RINA FPV che richiedono la capacità di navigare con onde di quattro metri (Sea State 5), l’FSD 195 presenta un layout generale esterno con sovrastruttura asportabile in posizione centro-poppiera, dotata di controplancia esterna e albero smontabile, zona di lavoro a prua e pozzetto a poppa di ampie dimensioni che permettono fra l’altro il trasporto di un consistente numero di naufraghi.
Il ponte inferiore è suddiviso in quattro compartimenti rappresentati dalla zona equipaggio (a prua), zona equipaggio centrale (comandante e secondo), zona quadrato con cucina e locale tecnico separati da paratie strutturali dotate di porte stagne ed un disimpegno centrale classificato B15 con accesso dalla plancia ed infine un corridoio centrale longitudinale che percorre l’intera imbarcazione.
Particolare attenzione è stata rivolta alla protezione antincendio dell’equipaggio, seguendo i requisiti RINA FPV, mediante l’incapsulamento dell’intera sala macchine, secondo lo standard A30 (resistenza per un’ora e 30 minuti), grazie a materiali e progettazione del gruppo Promat Marine, mentre diverse altre sezioni, come la zona sottoplancia e la cucina, in cui viene richiesto il livello meno esigente B15, sono in parte isolate allo stesso livello A30.
Tutte le paratie longitudinali sono classificate B15 in calcio-borosilicato ricoperto da pannelli di alluminio.
Alcune delle paratie strutturali sono anche stagne e sempre nel settore della sopravvivenza occorre menzionare la progettazione con capacità di galleggiamento con uno dei compartimenti completamente allagati.
La sovrastruttura condizionata e asportabile per facilitare il trasporto su gomma dell’imbarcazione, presenta una zona plancia con sei sedili ammortizzati di produzione canadese “Shoxs”, più tre ribaltabili a poppa, con stazione di guida principale per navigatore e pilota a sinistra con quest’ultimo in posizione centrale, mentre a dritta, separato dall’accesso diretto al ponte inferiore, si trova la stazione per operatore SAR o altri compiti.
Tutte e tre le postazioni, e più estesamente quella del pilota, dispongono di comandi sui sedili ammortizzati in modo da rendere più agevole e sicura la conduzione dell’imbarcazione.
Equipaggiata con quadri elettrici di plancia e laterali (24V/230V), porta stagna di poppa, pavimentazioni antisdrucciolo ed antishock, la sovrastruttura presenta una finestratura con vetri laminati ad ampia visibilità.
Per soddisfare specifiche esigenze del cliente, la sovrastruttura può essere blindata e/o allestita senza postazione di guida esterna.
Il livello di protezione della blindatura della struttura con pareti perimetrali, vetrata e cielino, a cui ha lavorato FSD è multi-hit FB6/BR6, che resiste ai colpi ravvicinati da 5,56×45 e 7,62×51 mm, con un peso aggiuntivo di 1.250 chili.
L’adozione di tale protezione non crea problemi con il centro di gravità poiché l’imbarcazione dalla quale deriva, presenta importanti pesi posti in alto.
La dotazione elettronica del dimostratore della FSD comprende una suite integrata di fornitura commerciale Furuno con radar di navigazione principale DR54D e secondario DR65A nonché sistema di sorveglianza, tracciamento, identificazione ed inseguimento elettro-ottico FLIR Systems M400, collegati ai due display multifunzionali touch-screen Furuno TZT da 14 pollici della plancia e agli altrettanti display Furuno multifunzionali della stessa famiglia (9 pollici TZT 9) delle due postazioni controplancia con sistema di navigazione comprendente girobussola RG 85 della Simrad e compasso Furuno PG700.
Installati anche i ripetitori di plancia HR80 della Simrad, ricevitore GPS Furuno GP 330, DGPS Furuno GP170, autopilota FAP711C, Echobox ed Echolog Furuno nonché database mappe C-MAP ed AIS Furuno FA150. Completano la dotazione, i sistemi per le comunicazioni VHF classe D Furuno FM4721, satellitare INMARSAT Furuno Felcom 250 e VHF portatili della Radio Ocean.
In aggiunta alla sovrastruttura con una stazione secondaria di pilotaggio esterna, dotata di deflettore in plexi, due sedili “Shoxs” per pilota e navigatore/osservatore nonché relativa plancia integrata, albero luci/radar smontabile e bimini di copertura in titanio, il ponte principale presenta una zona centrale-poppiera asportabile per dare pieno accesso ai motori di propulsione e al generatore in caso di manutenzioni straordinarie.
Mentre la dotazione standard prevede una zattera autogonfibiale SOLAS Med per il personale imbarcato da 20 posti e due salvagenti anulari, la spiaggetta di poppa può essere equipaggiata con una zattera FORC Arimar da 50 o 100 persone, o similare, per compiti SAR.
Inoltre, tutta la zona a poppa della sovrastruttura può, all’occorrenza, ricevere e dare riparo ad un elevato numero di naufraghi (secondo le prescrizioni del Regolamento RINA FPV), al pari della zona di ponte anteriore, che prevede la predisposizione per un sistema d’arma manuale/remotato fino al calibro 12,7 mm.
Il ponte inferiore presenta quattro compartimenti separati con disimpegno centrale ed armadio tecnico. Particolare attenzione è stata dedicata al comfort dell’equipaggio nel corso delle operazioni di pattugliamento.
Da prua a poppa, l’FSD 195 presenta una cabina equipaggio con due letti affiancati e sovrapposti (per un totale di quattro persone) con ampio ripostiglio, nel quale può trovare posto un armadio armeria blindato, due cabine a centro barca con secondo letto abbattibile ed armadi, con quello di dritta, destinato al comandante, equipaggiato con zona ufficio.
Tre toilette con ingressi indipendenti, equipaggiate con lavandino, un wc elettrico e una doccia ciascuno (di cui quella del comandante di dimensioni più grandi e doccia separata), completano la dotazione cabine alloggi con finiture realizzate in vetroresina gelcottata e lastre in sandwich alluminio/materiale sintetico Dibond.
Le zone comuni comprendono una cucina completamente equipaggiata, quadrato/mensa con nove posti a sedere e tavolo estendibile e tv monitor sulla paratia longitudinale. Quest’ultimo permette anche la ripetizione di tutte le informazioni di navigazione provenienti dalla strumentazione Furuno di plancia.
Tutti i locali di vita sono dotati di aria condizionata indipendente.
Completa il ponte inferiore, il locale apparato motore dotato di sala impianti separata, che comprende un impianto di estinzione incendi a gas FE 227, non tossico ad azionamento automatico/manuale nonché il generatore diesel/elettrico da 17,5 Kw (predisposizione per un secondo) batterie di avviamento, quadri elettrici, una serie di sistemi di sopporto e l’impianto propulsivo incentrato su due motori MAN V12-1900 (D2862LE476) da 1900 shp (1397 kW) accoppiati a due trasmissioni di superficie Top Systems TS 85, la cui potenza e capacità di manovra sono state assaggiate nel corso della breve prova a mare davanti a Cattolica.
Elevate prestazioni
Sebbene lo scafo dell’FSD 195 sia dotato di una stabilità intrinseca derivante dal progenitore commerciale, l’imbarcazione è dotata di un sistema di stabilizzazione dinamica in navigazione del tipo Humpree che controllano il rollio ed il beccheggio oltre i 15 nodi e di un sistema di stabilizzazione giroscopica attiva del tipo Seakeeper NG9 (9000 Nms) per condizioni statiche e fino a 10-12 nodi che consente di ridurre il rollio del 60-70%.
Unitamente ad un sistema di trasmissioni Top System TS85 con eliche di superficie sterzanti e trimabili, che offre una grande manovrabilità e cambiamento d’assetto dell’imbarcazione, consentendo la planata anche in condizioni di carichi consistenti come nel caso di recupero di un importante numero di naufraghi.
Nel corso della prova a mare l’FSD 195 ha dimostrato (anche se il mare era piatto), di planare in spazi e tempi ridotti e di condurre virate strette, sperimentate fino a 35 nodi, in spazi che potevano essere inferiori a 50 metri, con un ritorno in caso di incrocio con le nostre stesse onde estremamente ridotto.
Secondo quanto ci è stato successivamente riportato dallo stesso ing. Ameli, nel corso della circumnavigazione della penisola per raggiungere La Spezia, in particolare nella tratta Cattolica-Brindisi si è sperimentato anche un mare Forza 4/5 per una media di 30 nodi ed un tempo complessivo senza soste di 11 ore.
Nessun malfunzionamento si è verificato nel trasferimento, nonostante si trattasse del primo battesimo del mare su lunghe distanze (per complessive 1.500 miglia nautiche, con prove a mare durante le tappe intermedie), percorse nell’arco di meno di due settimane e prestazioni velocistiche di particolare rilievo come, ad esempio, la distanza fra Tropea e Capri coperta in meno di tre ore a una media di 48 nodi.
Nel corso del trasferimento sono stati registrati, secondo quanto riferitoci dall’ing. Ameli, elevati livelli di comfort per l’equipaggio, con livelli di rumorosità e vibrazioni molto bassi, similari a quelli delle imbarcazioni civili del Gruppo Ferretti.
Prestazioni di tutto rilievo che unitamente alle altre caratteristiche fanno dell’FSD 195 un competitor agguerrito anche per compiti più prettamente militari.
La divisione FSD ha già studiato una versione armata con la citata postazione remotizzata a prua con mitragliatrice da 12,7 mm fornita dalla Divisione Sistemi per la Difesa del gruppo Leonardo mentre a poppa è stata studiata l’installazione di due lanciatori singoli per missili antinave Marte Mk2 sviluppati e prodotti da MBDA Italia che hanno richiesto la riprogettazione della zona di poppa, ma che offrono secondo FSD una soluzione particolarmente interessante per il mercato dell’export.
Per quanto riguarda infine la scelta della doppia certificazione, CE e FPV, FSD ha voluto parimenti studiare un’imbarcazione capace di porsi anche sul mercato civile, come innovativo “maxi-tender”, destinato a fungere da barca appoggio per mega yacht, raggiungendo – come ci ha riferito l’ing. Ameli – livelli di operatività e sicurezza (tenuta al mare, velocità, protezione balistica degli occupanti, protezione attiva e passiva al fuoco, compartimentazione stagna) mai precedentemente proposti sul mercato dei tender certificati CE.
Luca PeruzziVedi tutti gli articoli
Nato a Genova nel 1966 e laureato in giurisprudenza, è corrispondente per l'Italia e collaboratore delle riviste internazionali nel settore della difesa del gruppo inglese IHS Markit (Jane's Navy International e Jane's International Defence Review) e della casa editrice tedesca Mittler Report Verlag (European Security & Defense e pubblicazioni collegate) nonché delle riviste di settore Armada International, European Defence Review e The Journal of Electronic Defense. In Italia collabora anche con Rivista Marittima, Aeronautica & Difesa e la testata online dedicate al settore marittimo ed economico The MediTelegraph (Secolo XIX).