RIMOSSE DALLA LIBIA LE ULTIME ARMI CHIMICHE DI GHEDDAFI

Le autorità libiche hanno imbarcato il 30 agosto su un cargo danese l’ultimo carico di armi chimiche rimaste nel Paese, mettendo così fine all’operazione di eliminazione degli arsenali chimici libici, condotta con la cooperazione dell’Onu.

Il cargo – con a bordo 23 contenitori di sostanze chimiche pari a circa 500 tonnellate – è partito dal porto di Misurata, diretto in Germania, come confermato dal vicepremier del governo di unità libico, Mussa el-Koni. Secondo il quotidiano inglese Telegraph, la nave per operazioni  anfibie Mounts Bay (nella foto sotto)   dell Royal Fleet Auxiliary della Royal Navy, ha scortato attraverso il Mediterraneo il cargo danese.

L’ultimo stock di armi chimiche era custodito nella regione centrale di Jafa, 200 chilometri a sud di Sirte, dove sono in corso le operazioni contro le milizie jihadiste dello Stato Islamico. La Libia aveva firmato la convenzione Onu sull’eliminazione delle armi chimiche nel 2004.

All’epoca il regime di Muammar Gheddafi aveva dichiarato di possedere 24 tonnellate di gas mostarda, 1.390 tonnellate di precursori chimici e oltre 3.500 ordigni a carica chimica; nel 2011, quando vennero interrotte le operazioni di distruzione in seguito allo scoppio della rivolta contro il regime, tutte le bombe erano state eliminate, come il 51% del gas mostarda e il 40% dei precursori chimici.

Negli ultimi mesi si era diffuso il timore che almeno una parte degli aggressivi chimici rimasti bel Paese potessero cadere nelle mami delle milizie dello Stato Islamico.

“Le ultime riserve di sostanze chimiche e tossiche presenti in vari siti di stoccaggio in Libia sono state trasportate con successo all’estero nel quadro di un’operazione volta ad evitare che tali prodotti siano utilizzati dai terroristi per la realizzazione di armi chimiche” aveva annunciato un comunicato dell’Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche (Opac), secondo cui le scorte, composte da diverse centinaia di tonnellate di prodotti chimici industriali, sono state completamente rimosse dal paese lo scorso 27 agosto grazie alla collaborazione di diversi paesi stranieri.

Anche  l’Italia “ha preso parte attiva alla pianificazione e allo svolgimento dell’operazione di rimozione dei rimanenti precursori di armi chimiche ancora presenti in territorio libico per la loro successiva distruzione”. Lo ha reso noto la Farnesina evidenziando che “l’Italia ha fin dall’inizio contribuito al successo dell’operazione, facilitando il prelievo di alcuni campioni di tali sostanze. Successivamente, ha assicurato l’accompagnamento con unità della Marina Militare e il monitoraggio della Guardia Costiera alle navi danesi impegnate nel trasporto degli agenti chimici ai fini della loro distruzione in Germania”.

Foto Opac e Royal Navy

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