CLANDESTINI: ORA BERLINO PARLA DI RESPINGIMENTI ED ESPULSIONI

Riportare in Africa i migranti salvati nel Mediterraneo. Questa l’idea illustrata in un’intervista dal ministro dell’Interno dell’Unione Cristiano-Democratica di Germania (CDU), Thomas de Maiziere, secondo il quale questa misura funzionerebbe come deterrente per i futuri viaggi.

“Eliminare la prospettiva di raggiungere l’Europa potrebbe far abbandonare ai migranti l’idea di intraprendere un viaggio pericoloso, mettendo le loro vite e i loro soldi a rischio”, ha detto un portavoce del ministero, in un’intervista con il giornale Welt am Sonntag.

Secondo la proposta, i migranti provenienti dalla Libia potrebbero essere riportati in un paese terzo come la Tunisia, Egitto o altri Paesi del Nord Africa, e da lì potrebbero avanzare le loro richieste d’asilo che, se accettate, consentirebbero loro di raggiungere l’Europa in modo sicuro.

La misura stroncherebbe, secondo il ministro di Berlino, anche le organizzazioni di trafficanti di esseri umani.

Esattamente quello che Analisi Difesa sostiene da anni (anche se sarebbe più fattibile respingere i clandestini direttamente sulle spiagge libiche da dove salpano) come soluzione economica, efficace e l’unica in grado di salvare migliaia di vite umane e stroncare l’immigrazione clandestina.

Benchè sia tutta da dimostrare la volontà dei Paesi nordafricani di accettare di farsi carico degli immigrati illegali respinti o espulsi dall’Europa, fa piacere notare che nella più grande potenza europea continentale qualcuno si stia svegliando dal sonno generato da un “buonismo” criminale che alimenta l’illegalità e che ha dato all’Europa il pessimo record di costituire la prima organizzazione di Stati della Storia a rinunciare a difendere le proprie frontiere.

La proposta di De Maiziere, che ha sollevato le critiche dell’opposizione che parla di uno scandalo umanitario e della fine del diritto d’asilo, è ancora in una fase iniziale e non è stata formalmente sollevata a livello europeo, ha aggiunto il portavoce.

Questo significa che potrebbe trattarsi solo di una dichiarazione tesa a convincere l’elettorato che il governo intende cambiare politica sull’immigrazione per cercare di ridurre i crescenti consensi attribuiti a movimenti ben più decisi su come stroncare il pericoloso fenomeno dell’immigrazione illegale come Alternative fur Deutscheland.

Oppure significa che della proposta di De Maiziere si comincerà lentamente a parlare a Berlino e Bruxelles senza assumere iniziative che sarebbero invece urgenti.

Specie in Italia dove di valutazioni come quelle di De Maiziere non se ne sentono nel governo (anche se Matteo Renzi ha detto in più occasioni che i “migranti economici” andrebbero tutti rimpatriati) mentre i clandestini arrivati dall’Africa favoriti dalle flotte italiane e Ue sono quest’anno quasi alla soglia dei 170 mila che sbarcarono in tutto il 2014 mentre i 153 mila arrivi dell’anno scorso sono già stati ampiamente superati. Clandestini destinati a restare in Italia poiché i partner della Ue, Germania inclusa, non ne accolgono più.

Foto: EPA, DPA e Marina Militare Italiana

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