L’INDUSTRIA ITALIANA A EURONAVAL 2016

La partecipazione italiana al Salone Euronaval, arrivato alla sua 25a edizione, è stata guidata dai grandi gruppi Fincantieri e Leonardo, che unitamente ad una schiera d’imprese medio-piccole contendono ai concorrenti francesi, europei e del resto del mondo il complesso mercato delle costruzioni navali, equipaggiamenti e sistemi d’arma aeronavali.

FINCANTIERI si è presentato al salone forte dell’acquisizione quale capocommessa del programma nazionale per il rinnovo della Flotta della Marina Militare che, come noto, comprende la realizzazione e l’equipaggiamento di ben nove piattaforme di nuova generazione, fra cui 7 Pattugliatori Polivalenti d’Altura (PPA), un’unità da supporto logistico (LSS) e un’unità d’assalto anfibio (LHD), oltre al contratto multi-miliardario per l’espansione della Marina del Qatar(Qatar Emiri Naval Force) con ben 4 corvette da 3000 tonnellate, 2 unità da pattugliamento veloce lanciamissili ed una unità da comando, controllo e lotta anfibia.

A questi importanti risultati s’aggiunge la selezione per la fase avanzata del mega programma australiano per l’acquisizione di ben 9 fregate di nuova generazione nell’ambito del programma SEA 5000, senza dimenticare il programma LCS (Littoral Combat Ship) negli Stati Uniti e la gara per nuove fregate in Canada, il proseguimento di quello per la realizzazione di 10 FREMM per la Marina Militare Italiana ed il supporto integrato nel corso della vita operativa delle unità appena indicate.

Un portafoglio ordini che per Fincantieri vuole dire la costruzione fra gli ultimi mesi di quest’anno ed il 2026, di ben 23 unità navali che comprende in aggiunta alle nuove unità della Legge Navale e le sette per il Qatar, il sottomarino Romeo Romei (secondo della seconda coppia di battelli tipo U-212A) per la MM entro quest’anno, una nave oceanografica per la Norvegia nel 2017 e le ultime cinque FREMM entro il 2021.

Un pacchetto ordini ed una sfida industriale di particolare complessità ma anche di prestigio a livello mondiale, senza dimenticare i più recenti successi e la produzione nel settore delle navi da crociera, che fanno del gruppo il player con produzione più diversificata ed attivo nel segmento delle piattaforme più tecnologicamente avanzate al mondo, grazie anche al presidio del settore dei megayacht, offshore, riparazioni, equipaggiamenti e post-vendita.

Nello stand di Fincantieri erano presenti, per la prima volta la salone, i modelli più aggiornati dei tre tipi di navi facenti parte del programma di rinnovamento della Flotta della MM, di cui la nave da rifornimento e supporto logistico (LSS Logistic Support Ship) è in fase di costruzione presso il cantiere integrato di Riva Trigoso/Muggiano e di Castellammare di Stabia per una consegna prevista nel 2019, mentre il taglio della prima lamiera per il capoclasse dei sette Pattugliatori Polivalenti D’altura (PPA) è previsto entro l’inizio 2018, in vista di una consegna nel 2021.

L’unità capo classe sarà in versione Light o versione con armamento e dotazione più leggera, mentre la piattaforma in versione Light Plus che comprenderà il sistema missilistico di difesa aerea SAAM ESD PPA sarà consegnata nel 2023.

La versione con l’equipaggiamento completo incentrato sulla sensoristica radar AESA bi-banda (X e C) e la suite antisom basata sul sonar ad immersione variabile (VDS, Variable Depth Sonar) ATAS, entrambi forniti dalle divisioni del gruppo Leonardo, seguirà invece nel 2024, quale quarta unità della classe. L’unità d’assalto anfibio o LHD (Landing Dock Helicopter) che riceverà il nome Trieste, verrà invece consegnata nel 2022.

Se i programmi di costruzione per la Marina Militare e in particolare quello dei PPA inizierà il prossimo mese le attività di verifica legate alla System Design Review (SDR), che dovrebbero completarsi a cavallo di fine 2016/inizio 2017, il programma per l’espansione della Flotta e delle capacità della Marina del Qatar ha registrato nelle scorse settimane l’operatività del relativo contratto, i cui benefici sul bilancio di Fincantieri dovrebbero vedersi con l’inizio del 2017, come ha recentemente affermato l’amministratore delegato di Fincantieri, Giuseppe Bono.

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Nato a Genova nel 1966 e laureato in giurisprudenza, è corrispondente per l'Italia e collaboratore delle riviste internazionali nel settore della difesa del gruppo inglese IHS Markit (Jane's Navy International e Jane's International Defence Review) e della casa editrice tedesca Mittler Report Verlag (European Security & Defense e pubblicazioni collegate) nonché delle riviste di settore Armada International, European Defence Review e The Journal of Electronic Defense. In Italia collabora anche con Rivista Marittima, Aeronautica & Difesa e la testata online dedicate al settore marittimo ed economico The MediTelegraph (Secolo XIX).

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