Termina il primo ciclo addestrativo per la Guardia Costiera Libica

Si è concluso il primo dei cinque cicli addestrativi dei 78 trainees libici iniziato lo scorso 26 ottobre, che ha visto impegnate l’Unità anfibia della Marina Militare Italiana San Giorgio e la Nave olandese Rotterdam, entrambe inquadrate nell’Operazione Sophia di Eunavfor Med.

L’addestramento della Marina/Guardia Costiera libica è seguito dalla Forza Navale Europea ed è frutto di un Memorandum of understanding siglato lo scorso 23 agosto dall’Ammiraglio Enrico Credendino, comandante dell’Operazione Sophia di Eunavfor Med e dal commodoro Abdalh Toumia, comandante della Guardia Costiera libica.

Per il ciclo appena concluso, ed anche per il prossimo, i trainees sono stati divisi in due gruppi: il primo gruppo ha svolto lezioni teorico-pratiche su Nave San Giorgio per la condotta della navigazione, inglese, telecomunicazioni e gestione eventi di ricerca e soccorso, mentre il secondo gruppo ha svolto lezioni teorico-pratiche su Nave Rotterdam per la lotta antincendio, attività di boarding e ispezioni mercantili, manutenzione meccanica ed elettrica.

Al termine dei primi due cicli la rimanente attività di training di 10 settimane sarà condotta interamente su nave San Giorgio con un ruolo determinante degli istruttori italiani.

Un addestramento completo e complesso che vede affiancati agli istruttori italiani anche team di istruttori provenienti dagli Stati Membri UE, nonché dalle rappresentanze di Frontex e UNHCR per una formazione che mira ad avere i primi istruttori libici, in un periodo di circa quattro mesi, in grado a loro volta di trasmettere ai loro equipaggi le conoscenze sulla navigazione costiera e d’altura, la condotta di imbarcazioni e motovedette, la gestione delle telecomunicazioni, l’arte marinaresca, il diritto della navigazione, la Ricerca e Soccorso (SAR), il Primo soccorso, la capacità di costruire una Maritime Situational Awareness e le conoscenze per una vigilanza sulle attività di pesca nel rispetto del Diritto Internazionale.

La collaborazione, richiesta dal governo libico riconosciuto dalla comunità internazionale e sviluppata sotto l’egida dell’Unione Europea nell’ambito dell’operazione Sophia di Eunavfor Med, si inquadra nelle cosiddette attività di Maritime Capacity Building and Training e Maritime Securety e si concluderà nella primavera del 2017.

L’addestramento della Marina Libica è un importante tassello per la stabilità dell’intera area e rappresenta un passo in avanti per il ritorno alla stabilità nel Paese martoriato che passa anche attraverso una piena capacità di controllo del territorio e dei mari territoriali.

Nello specifico tale addestramento ha lo scopo di fornire conoscenze e capacità utili a garantire sorveglianza e sicurezza marittima a vantaggio di tutta l’area mediterranea, ovvero dei Paesi rivieraschi europei ed africani.
Nella sua totalità l’addestramento della Marina libica si svilupperà in tre differenti fasi.

La prima, in corso, di 14 settimane circa, prevede l’addestramento e formazione di ufficiali, sottufficiali e marinai imbarcati su nave San Giorgio, i quali al termine saranno abilitati istruttori e quindi formatori a loro volta per equipaggi libici.

La seconda fase consiste nell’addestramento dei militari libici nei centri di formazione dei Paesi membri dell’Unione Europea; la terza fase invece riguarderà la formazione e l’addestramento degli equipaggi per la condotta dei pattugliatori e delle motovedette in dotazione alla Marina/Guardia Costiera libica.

Quella della Capacity Building è una attività che la Marina Militare italiana svolge con regolarità e impegno con i Paesi “partner” in ambito NATO, UE ma anche in ambito collaborazioni bilaterali con i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo inclusi quelli del nord Africa, più prossimi alle nostre aree di interesse.

L’anno che sta per concludersi ha visto infatti le navi della Marina italiana partecipare alla esercitazione Medex congiuntamente alla Marina Algerina, alla esercitazione Sea Border con le Marine di Francia, Malta, Portogallo, Spagna, Algeria, Libia, Mauritania, Maorocco e Tunisia, ad una esercitazione bilaterale con la Marina del Marocco, alla esercitazione Adrion con le Marine di Albania, Croazia, Grecia, Serbia-Montenegro, e Slovenia, e da poco si è conclusa l’esercitazione Oasis 2016 con la Marina tunisina.

Fonte: comunicato Marina Militare

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