Cyberdefence: la NATO addestra gli specialisti iracheni
La NATO sta addestrando gli esperti di cyberdefence iracheni presso la Middle East Technical University (METU) ad Ankara. L’obiettivo è migliorare le loro capacità tecniche e l’expertise per rafforzare la cybersecurity nazionale di Baghdad. L’ultimo corso, supportato dallo Science for Peace and security (SPS) Programme, si è tenuto dal 21 novembre al 2 dicembre.
In particolare le lezioni sono state focalizzate sulle necessità degli amministratori di sistemi e di network dell’Iraq. Vi hanno partecipato 16 civili provenienti dal neo costituito Iraqi Computer Incident Response Team (CIRT). Il programma ha visto sia lezioni teoriche sia esercitazioni pratiche nei laboratori sugli aspetti chiave della sicurezza informatica.
Dalla criptoanalisi alla prevenzione del furto di dati, dalla digital forensics avanzata alle valutazioni sulle vulnerabilità.
Il corso NATO alla METU di Ankara affronta la cybersecurity e cyberdefence con un approccio ampio. Permette, infatti, ai partecipanti di lavorare su aree differenzi rispetto a quelle in cui sono specializzati. Ciò per far sì che i tecnici siano “meglio equipaggiati” per affrontare qualsiasi tipo di minaccia cibernetica.
Alle lezioni infatti c’è stato spazio per questioni che vanno dall’awarness al technical knowledge. Il tutto al fine di aumentare la capacità di resilienza dei network nazionali iracheni. Che sia nelle operazioni quotidiane o in caso di attacchi straordinari di grande portata. Gli specialisti del paese mediorientale si sono detti molto soddisfatti del corso. Tanto da chiedere un follow-up che si potrebbe tenere in Turchia o anche in Iraq.
Francesco BussolettiVedi tutti gli articoli
Nato a Roma nel 1974, lavora all'agenzia di stampa Il Velino. E' inviato di guerra embedded dal 2003, quando partecipò alla missione Antica Babilonia con l'Esercito Italiano in Iraq. Ha coperto sul campo anche i conflitti in Afghanistan (Enduring Freedom e Isaf) e Libano (Unifil), nonché quelli in Corno d'Africa (Eritrea, Etiopia e Somalia) e le principali attività della Nato al fianco delle forze armate di diversi paesi. E' ufficiale della Riserva Selezionata dell'Esercito, specialista Psy-Ops, e tra il 2012 e il 2013 ha prestato servizio a Herat nell'RPSE. Attualmente si occupa in particolare di cybersecurity.